Chi verrà con noi a Sarteano? Enrico Giuliani aka #BassaVelocità

Enrico Giuliani, mente e mano del blog Bassa Velocità è il blogger emergente che accompagnerà i Trippandos nelle scorribande in giro per Sarteano. Curiosi di conoscerlo? Gli ho chiesto di raccontarsi...

Quando Trippando mi ha inserito nella lista dei 10 giovani blog emergenti mi sono emozionato!
(anche e soprattutto perchè l'ultima volta che mi hanno considerato giovane girava Windows 95...)
Quando sono risultato il più votato e così ho saputo che avrei seguito come "reporter" il loro secondo raduno #trippandoasarteano mi sono emozionato sempre di più!
Quando la Signora Trippando m'ha detto che, per presentarmi, dovevo raccontarmi io mi sono... emozionato? No!
Credo che ansiato sia il termine più corretto.

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A domande quali "chi sei, cosa fai", senza citare l'inflazionatissimo Nanni Moretti di "Ecce bombo", io risponderei "ho un blog, quindi immagino si possa dire che sono un blogger" e per me la faccenda sarebbe chiusa.

Ma immagino che una descrizione simile renderebbe abbastanza insoddisfatta la Signora Trippando, che per punizione a #trippandoasarteano mi potrebbe rinchiudere nella tomba etrusca della Quadriga Infernale (sapevate che Sarteano è ricca di testimonianaze etrusche?)

Quindi mi toccherà essere un po' più prolisso.
Giro e scrivo nel web da oltre dieci anni: forum, fanfiction, wikipedia, blog, ogni volta con un nick differente. Sono sempre stato un po' fissato con la riservatezza: sono un blogger che non “ci mette la faccia” come si usa dire. Dico quello che penso e che mi piace -e spesso anche quello che non mi piace- ma preferisco essere torturato che farmi un selfie.
Ho scritto e scrivo di tante cose: mi appassiona l'architettura, la storia ed i giardini, ed ho una passione sfrenata per il telefilm. Un libro è sempre un regalo gradito, ma non me ne fanno mai perchè si dice io sia di gusti difficili.
Anche per questo a #WeLevanto, primo blogger-meet che ho organizzato gli altri blogger avevano idea che fossi un terribile e vecchio orso. Forse dovevo specificare che di solito non sono molto prolisso nel parlare di me anche perchè finisco a dipingere un quadro un po' creepy...
Facciamo che passo a parlare del blog.
Si chiama #BassaVelocità e nasce male, poverino: in anni in cui ognuno deve avere la propria nicchia ed essere travel, destination, emotional e chissà quante altre definizioni io non saprei ancora come etichettarlo. Scrivo di stazioni e di treni, di mobilità lenta e di turismo consapevole, di architettura e di paesaggi.
Mi piacciono le stazioni, che raccontano benissimo la storia delle città e dell'architettura negli ultimi 150 anni. Mi piacciono i treni, mezzi che attraversano spesso bellissimi paesaggi poco urbanizzati e che dovrebbero permettere a tutti di muoverci più comodamente (la realtà è un po' diversa, ne convengo). Mi piace il concetto di “viaggio lento”: non ho il mito della velocità. Come viaggiatore preferisco muovermi senza fretta, assaporando quello che ho intorno e predilegendo mete ai margini dei grandi flussi turistici, dove tutto è più calmo, più spontaneo, più sincero.
Per questo so già che Sarteano mi piacerà moltissimo.

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