10 Curiosità su Bologna (ogni volta è una scoperta)
C'è una cosa che non capivo quando ero bambina e poi ragazza: perché si doveva tornare negli stessi posti. Nella mia ottica di secchiona (perché, sì, sono sempre stata una terribile secchiona), non capivo perché si dovesse andare in una grande città un giorno o due e poi ritornarci dopo qualche anno, vedere cose già viste e aggiungerne altre. E protestavo con mio padre, colui che mi ha attaccato questa terribile malattia chiamata "girite". Il suo punto di vista è sempre stato: ogni volta che torni in un posto, quel luogo ti dà qualcosa in più che te standoci dieci giorni consecutivi non scopriresti mai. Devo ammettere che aveva ragione, anche se "siccome è vicina", a Bologna lui e la signora madre non mi ci hanno mai portato... e la prima volta ci sono stata una settimana a più di vent'anni, per seguire una Summer School all'Università, la più antica del mondo. Già, l'Università di Bologna... alcune delle curiosità su Bologna che ho scoperto durante la vista DiscoverBologna organizzata da BolognaWelcome sono proprio sull'Università.
E allora vediamole insieme, queste curiosità che, una dopo l'altra, sono state come delle pennellate che hanno non solo colorato, ma anche dato forma, movimento e animo alla storia di Bologna raccontata dalla guida che ci ha introdotti nella città delle cento torri.
E partiamo proprio dalle curiosità su Bologna legate all'Università...
- Sapete che l'Università di Bologna è stata la prima Università al mondo? La sede dell'Università, palazzo dell'Archiginnasio, fu costruito fra il 1562 ed il 1563, ma l'Università era attiva dall'Undicesimo secolo e... Altra curiosità: gli studenti facevano lezioni a casa dei professori. Ve lo immaginate? A far lezione nello studio di casa dei prof... E gli studenti: per noi che abbiamo nell'immaginario lo studente universitario come povero in canna (e lo siamo stati in tanti, ai tempi)... Ecco, anticamente solo i ricchi avevano accesso allo studio universitario. E a Bologna arrivavano facoltosi studenti accompagnati da servitori. Si riunivano in gruppi, ognuno dei quali ha uno stemma sotto i portici del cortile dell'Archiginnasio.
- Ma c'è un'altra curiosità, legata all'Università, agli studenti e agli stemmi: ve ne sono anche alcuni dedicati a qualche professore. E sapete perché un professore sì e altri no? Lo decidevano gli studenti! Sembra sconvolgente, vero? Invece un tempo gli studenti avevano molto più denaro a disposizione rispetto ai loro professori e, in certi ambiti, erano loro a fare il bello e il cattivo tempo.
- Università e studenti facoltosi: ecco perché proprio attorno all'Archiginasio si sviluppa la "zona del cibo", ovvero il Quadrilatero. Gli studenti che vengono da fuori amano il cibo bolognese. E così prendono piede negozi di alimentari e trattorie.
Curiosità bolognesi in Piazza Maggiore e dintorni
- Andiamo verso Piazza Maggiore: anche qua si trovano delle curiosità molto interessanti. Molto, ho detto? No, moooolto interessanti! La prima, sul Palazzo del Comune, sono le unità di misura (piede, braccio, pertica e mattone) bolognesi: lì sul muro, ben in vista, alla portata di tutti.
- E poi il tridente della statua di Nettuno. Pare abbia una certa somiglianza col simbolo della Maserati, giusto? Quando è nata la Maserati, la sede si trovava proprio nei pressi di Piazza Maggiore e il logo della Maserati è esattamente il tridente del Nettuno.
- E San Petronio? Non so voi, ma io ho sempre pensato fosse il Duomo di Bologna. No. Quello è San Pietro, in via Indipendenza. San Petronio è la Basilica dei Bolognesi, pensata come luogo d'incontro, oltre che di culto. Doveva essere molto più grande di come non lo sia realmente (guardate bene lungo le fiancate, all'esterno, vedrete un accenno di quello che sarebbe dovuto essere il transetto), ma durante la sua costruzione Bologna è stata conquistata dai Papi e passata sotto lo Stato Pontificio. E mica il Papa poteva far costruire una chiesa "del popolo" che fosse più grande della Cattedrale o addirittura di San Pietro a Roma, no?
- A proposito di San Pertronio, un'altra curiosità: ospita la meridiana più lunga al mondo proprio grazie a un Papa, quel Gregorio XIII cui dobbiamo il calendario gregoriano (quello che usiamo anche ai giorni nostri). Fu costruita per verificare le teorie che hanno portato alla validazione del calendario gregoriano. Per la meridiana attuale (che non è quella originaria), lunga ben 66,8 metri, fu incaricato l'astronomo Cassini. Egli sfruttò la massima altezza possibile, fissando la lastra col foro gnomonico a un'altezza di 27,07 metri. Nonostante i terremoti e qualche piccolo cedimento strutturale, nelle giornate di sole la meridiana della basilica di San Petronio è in grado di determinare quasi ottimamente il Mezzodì Vero Locale. Inoltre, il giorno dei solstizi l'immagine del Sole, rovesciata come in una camera oscura, va a posizionarsi quasi perfettamente nell'area a essi dedicata, sul pavimento della basilica.
Curiosità su Bologna e le sue (un tempo) 100 torri
- Non sono poche nemmeno le curiosità sulle torri (un tempo 100) che costellano la città. Prima curiosità: la Garisenda, che con la Torre degli Asinelli costituisce il simbolo della città. Sapete che pende più della Torre di Pisa? [In questo momento ci sono anche delle verifiche di stabilità in corso. La Torre della Garisenda non sta bene e, da pisana, non posso non essere solidale e sperare in una pronta guarigione].
- Le torri, dicevamo: per averle più alte, spesso famiglie amiche (e vicine di casa) univano le finanze e ne costruivano una insieme. È per questo che alcune torri uniscono due palazzi.
- Sempre sulle torri: se guardate la città dall'alto (per esempio salendo sulla Torre dell'Orologio, nel Palazzo Comunale), vedrete che ce ne sono altre, oltre alle due famose. Magari mozzate e inglobate in altri edifici, ma se allungate l'occhio, vedrete che ci sono!
Bologna e i portici
- È molto curiosa l'origine dei portici bolognesi: per pagare meno il diritto di suolo, i primi (e successivi) piani degli edifici venivano costruiti più grandi rispetto ai pianterreni. Con delle sporgenze, praticamente. Siccome, però, la città aveva bisogno di spazi accoglienti dove far stare studenti e pellegrini, viene imposto ai proprietari di edificare i portici. Della serie: avete voluto le case più grandi? E il "sottocasa" lo mettete a disposizione della città.
- Se osservate i portici, noterete che sono tutti differenti. Questo perché non sono pubblici, ma dei proprietari degli immobili, che se li sono fatti costruire e decorare a loro piacimento.
- I portici di Bologna sono i più lunghi del mondo: 40 chilometri nel centro cittadino, altri 22 fuoriporta, arrivando fino alla Basilica di San Luca.
Piazza delle Sette Chiese
- Ultima ma non ultima, delle curiosità bolognesi: Piazza delle sette Chiese. Intanto non è una piazza, bensì lo slargo di una strada. E poi le chiese sono tre: la Chiesa del Crocifisso, la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesa dei Santi Vitale e Agricola (tra l'altro, bellissime e affascinanti da visitare passando dall'una all'altra). Le chiese sono tre, ma all'interno di una di esse si trova la mappa di come doveva essere l'area un tempo: e allora le chiese erano sette davvero!
Dicevo, ultima ma non ultima: ultima perché non me ne ricordo più, ero una giornata in giro per Bologna coi bimbi, non ho preso appunti, ma solo fissato l'attenzione su quello che più mi ha colpito. E poi, mica posso raccontarvi tutto io, sennò arrivate a Bologna e sapete già tutto. Invece dovete andare anche voi alla scoperta della città e delle sue curiosità. E, come insegna il mio babbo: andare e ritornare, perché ogni volta è una scoperta!