10 motivi per non volare più con Ryanair
Un tempo si prendeva l'aereo solo per "andare lontano". Poi è arrivata lei, Ryanair. E tutti abbiamo iniziato a prendere l'aereo anche per andare a fare shopping. Se penso ai voli che ho preso negli ultimi anni, almeno sono tutti Ryanair. Di certo non perchè è la compagnia più economica o quella più cordiale, ma, purtroppo, perchè da Pisa è l'unica che raggiunge la maggior parte dei luoghi che piacciono ai Trippando's e volare con Ryanair è diventato quasi un obbligo, ahimé!
Abitando a poco più di 10km dal famoso "Galileo Galilei" (che, gli stranieri, credono trovarsi a Firenze), spesso abbiamo scelte obbligate. Non è stato così per il viaggio di nozze, a Parigi, quando tra EasyJet e Ryanair abbiamo scelto la prima, risparmiando tempo e denaro. Invece, quando "la Ryan", come la chiamiamo noi, ha introdotto il volo Pisa-Zara, manca poco io e Enrico le facciamo il monumento. Subito abbattuto (il monumento), dato che il volo è durato giusto un'estate; ma ci ha dato l'opportunità di vedere, a poco prezzo, la nostra amata Croazia dall'alto. Davvero uno spettacolo!
Ma veniamo ai tempi recenti; in particolare, al nostro ultimo volo con la Ryanair: Pisa-Stansted e ritorno. È stato il nostro secondo volo in quattro.
Siccome per i bambini (sopra i 2 anni) la prenotazione del posto a sedere è obbligatoria e gratuita, ho scelto di fare la prenotazione del posto con priorità anche per me e Enrico. In questo modo, con 6 euro ad aduto a tratta abbiamo potuto portare il cabina, ciascuno (anche i bimbi), 1 trolley o borsone da cabina (entro i 10 chili di peso, ma non ci sono stati pesati né all'andata né al ritorno e, comunque, 10 chili in un trolley da cabina si posson fare a metterci dentro libri... o sassi!) + 1 borsa o zainetto ciascuno, compresi i bimbi. Questo metodo ci ha permesso di risparmiare tempo al ritiro bagagli e, naturalmente, non abbiamo avuto il problema dello smarrimento, perché tutto era con noi.
Per entrambi i voli abbiamo lasciato il passeggino di Giacomo sotto bordo. A Stansted l'abbiamo ritrovato sotto bordo ed è stato perfetto. A Pisa l'abbiamo ritrovato sul nastro non appena abbiamo passato i controlli frontalieri, perché gli UK sono Non Schengen, ma questa è un'altra storia.
Tornando a Ryanair, devo dire che com'è adesso la questione del priority boarding risolve molte problematiche che c'erano fino a una decina di mesi fa. Però restano i soliti inghippi, che fanno quasi sempre ridere, ma a volte anche arrabbiare. Eccoli:
- L'oscillazione dei costi dei voli è folle ed esosa: senza un criterio comprensibile dall'esterno: dal sabato sera alla domenica mattina che poi ho prenotato mi son vista aumentare una delle due tratte del 30%. Considerando quattro paganti, ritardando di dodici ore la prenotazione mi è costato circa ottanta euro.
- Oltre alla pressione, prima di partire, con email successive (oltre che al momento dell'acquisto) per il priority boarding, ci sono anche le pressioni, in fase d'acquisto, per:
- assicurazione di viaggio,
- noleggio auto,
- alloggio. Praticamente voglion vender tutto loro!
- All'aeroporto di Pisa ci sono solo due check-in dedicati ai cinque-sei-dieci voli che partono, pressochè in contemporanea, all'ora di pranzo o poco dopo. Non vi dico le mezz'ore di fila, guardando l'orologio. Ovviamente le stesse persone si riversano ai controlli. E anche lì si fa la fila.
- Finalmente giunti al gate, le opzioni sono due: o l'aereo è in ritardo o è già ora di imbarcarsi. A Budapest ci siamo imbarcati per penultimi, con una bella passeggiata veloce di venti minuti dal terminal 2 al piazzale, passando da un controllo documenti fatto in un capannone.
- Appena giunti a bordo, quasi prima delle istruzioni di sicurezza, se si viaggia a orario dei pasti c'è l'hostess che dice "Se non avete fatto in tempo a mangiare qualcosa...". Come non abbiamo fatto in tempo? Non ci avete dato tempo. Avete creato ogni sorta di ingorgo per non farci addentare il desiderato panino. Ovviamente il cibo a bordo dei voli Ryanair si paga!
- E a bordo, poi, inizia la festa: prima la distribuzione del menu (vedi sopra); segue la distribuzione di cibo. Poi quella di bevande,e la vendita di profumi e affini.
- Poi c'è la lotteria. Si possono vincere voucher Ryanair o una Cinquecento. Ma ci tengono a precisare che il ricavato andrà in beneficienza. Sì... e il ricavato dello scassamento?
- E scendiamo dalla scaletta: di nuovo code per ritirare i bagagli: spesso c'è un unico nastro per più voli... al solito!
Per quanto riguarda i bambini, abbiamo notato anche qui un po' più di flessibilità rispetto a quando avevamo volato con Marco piccolo. I baby (0-2 anni) pagano una cifra irrisoria, non hanno posto a bordo ma una sovracintura da agganciare a quella di uno dei genitori e diritto a portare fino a due oggetti (per esempio passeggino e seggiolino auto); da 2 a 12 anni pagano tariffa piena e, scegliendo il priority boarding (sì, ve lo consiglio!) hanno diritto a due bagali da cabina (zainetto più trolley, intro), oltre a due altri oggetti (seggiolino auto e passeggino, per esempio). È possibile scegliere se consegnare i passeggini al banco del check in, oppure caricarlo sotto bordo (cosa che abbiamo preferito e che vi consiglio).
Ah, dimenticavo: la trombetta se il volo è in orario c'è sempre. MA vi dirò. È quasi più piacevole quella degli italiani che applaudiscono... per cosa... per non esser precipitati?
Il fatto che in cinque anni i motivi per non volare con Ryanair siano scesi da 10 a 8 non è male, ma spero di poter presto aggiornare quest'articolo con buone nuove!
E voi, come vi trovate con questa compagnia aerea?