A Belgrado un viaggio attraverso la Yugoslavia comunista di Tito

Visitare Belgrado non è banale. È una città molto estesa e di cui si conosce molto poco. Per questo, a caldo, mi è venuto spontaneo scrivere un articolo su cosa c'è da sapere prima di partire per un viaggio a Belgrado. Perché di Belgrado puoi leggere molto, ma quando arrivi lì non te la immagini com'è. Tanto meno ti immagini la sua vastità: per averne cognizione, salite a Kalemegdan, la fortezza, ed affacciatevi alla terrazza che guarda la confluenza tra Sava e Danubio, ai piedi della statua del vincitore.

confluenza tra sava e danubio a belgrado

Per visitare Belgrado servono gambe buone (molto buone). In alternativa bastano tempo per prendere gli autobus e spostarsi da una parte all'altra della città e/o denaro (poco, a dire il vero) per usufruire dei molti, moltissimi, innumerevoli taxi in circolazione.

Non posso dire, in sincerità, di aver visitato Belgrado: non bastano due giorni e mezzo per vedere questa grande, bella e particolare città.

Posso però dire di aver cercato di viverla like a local: sia alla sera, girando per locali frequentati da gente del posto (ne ho scritto qui), che per quanto riguarda la zona di Ada Cingaljia, il mare dei belgradesi, pochi isolati dall'Hotel Sumadija, un'ottima scelta di alloggio a Belgrado, di cui ho scritto qui.

Ma veniamo a noi: ci sarebbe piaciuto, a me e ad Enrico, prender parte ad uno dei tour organizzato dalle agenzie turistiche locali alla scoperta della Belgrado Comunista e dei luoghi della ex Yugoslavia, di cui l'attuale capitale serba era la grande capitale. Col Toparco, però, è stata dura riuscire a seguire il tour promozionale, in inglese, in giro per il centro che dura un'ora e mezzo. Figuriamoci un tour di tre ore in inglese. Ci siamo, quindi, arrangiati, visitando il Museo della Storia della Yugoslavia e la Casa dei Fiori, che si trovano a qualche passo di distanza l'uno dall'altro, in un elegante quartiere residenziale.

museo del 25 maggio a belgrado

Belgrado comunista: il Museo della Storia della Yougoslavia

Il Museo della Storia della Yugoslavia è un edificio degli anni '70 del secolo scorso, contiene molti documenti storici e, al momento della nostra visita, presentava una mostra dedicata ai viaggi fuori dalla Yugoslavia del Maresciallo Tito. Sono sincera (come sempre!): al di là della valenza storica del luogo, del poter dire "ci sono stata", a me non è piaciuto. È un luogo per studiosi e per appassionati di storia contemporanea.

La Casa dei Fiori

Ho apprezzato invece molto la "Casa dei Fiori", dove si trova la tomba del Maresciallo Tito. Si entra da un portoncino, dopo un controllo attento e si viene catapultati in un luogo che sa molto di sacro. Grande silenzio, un giardino curatissimo e una piccola casa/serra, piena di piante. Al centro, la tomba di Josif Broz, il Maresciallo Tito.

mausoleo di tito belgrado

  Attorno, foto ed oggetti del Maresciallo e dei validissimi pannelli che raccontano, anche in inglese, la vita di Tito e le sue abitudini.

uniforme tito

Impossibile che l'attenzione del visitatore non venga attratta dalle staffette. Per molti anni da ogni parte della Yugoslavia gruppi sportivi e scolaresche il 25 maggio correvano verso Belgrado, per festeggiare il Maresciallo Tito nel giorno del suo compleanno. Ogni gruppo portava una staffetta, che poi regalava al Maresciallo. Le più belle sono conservate sulle pareti della Casa dei Fiori.

staffette belgrado

Appena fuori dalla casa/mausoleo c'è un lungo corridoio che costituisce una sorta di mini museo etnografico della ex Yugoslavia e non solo: al suo interno si trovano i regali ricevuti dal Maresciallo durante le sue visite di Stato. È molto interessante (e affascinante) osservare oggetti realizzati a mano e decorati apposta per il garnde ospite.

ricordi di viaggio

Concedetevi 10 minuti di tempo anche per passeggiare nel bel giardino curatissimo. Tutto trasuda nostalgia.

giardino della hose of flowers belgrado

Un'ultima nota va al personale di questi due piccoli musei: sembra davvero rimasto all'epoca della Yugoslavia!

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