A Sarteano la sfida tra contrade finisce sempre con... una riconciliazione!
Terminati i due giorni di #trippandoasarteano, durante i quali la cittadina senese è stata piacevolmente invasa da una trentina di blogger alla scoperta di questo piccolo ed affascinante lembo di Toscana, eccomi qui a condividerne, come gli altri, un pezzetto.
Sarteano è un luogo incantevole, a cavallo tra la Val d'Orcia e la Val di Chiana, una di quelle piccole perle che la Toscana ha sapientemente nascosto fra le valli, nei boschi, lungo i fiumi, che meritano sempre un viaggio alla loro scoperta.
Racchiusi nelle loro mura ancora vivono medievali palazzi ed antiche tradizioni che, nel tempo, hanno acquisito i tratti dello spettacolo, della gara e del divertimento.
A Sarteano, ogni mezz'agosto, si tiene la Giostra del Saracino, gara di antichissimo retaggio, tanto che è difficile attribuirle un inizio vero e proprio.
E siccome si parla di palio, mezz'agosto, gara, parole a me care (palio argentario) eccomi qua a raccontarlo e, magari, ad incuriosire qualcuno che ancora non ha avuto il piacere di visitare queste terre.
Per parlare della Giostra occorre tornare indietro di anni, secoli, quando la forza ed il coraggio si dimostravano attraverso i duelli in cui il nemico, simbolizzato da un fantoccio armato, veniva sfidato dai migliori in campo, dai più ardui e bravi in battaglia e, nell'eterna lotta fra il bene ed il male, la luce e l'oscuro, il nemico era il saracino, ovvero l'Arabo, il Moro che che imperversava non solo sul mare e sulla costa ma s'inoltrava nelle terre più interne terrorizzando la gente.
Oggi la Giostra del Saracino è un vero e proprio spettacolo che attira moltissima gente e, come mi hanno detto alcuni sarteanesi, è molto sentita fra i giovani che tengono alla propria contrada e al corteo storico in cui sfilano dame, cavalieri, armigeri, priori, musici e, come nelle migliori feste medievali, gli sbandieratori.
Con la Tratta dei Bossoli, antico cerimoniale medievale di nomina dei Priori della cittadina, viene estratto a sorte l'ordine di partenza delle cinque contrade:
S. Andrea (rosso azzurro)
S. Bartolomeo (bianco viola)
S. Lorenzo (bianco rosso)
S. Martino (bianco azzurro)
S.S. Trinità (viola giallo)
mentre, il giorno prima la gara, il 14 di agosto, viene fatto un "assaggio" di gara con la Provaccia.
Il 15 di agosto, e di questo ne so qualcosa, sale la febbre di contrada (per me di rione ma non cambia nulla!), quando i cavalieri scendono sulla pista di terra, portata per l'occasione, e alla voce:
"...E senza porre più mora alcuna, si dia cominciamento alla Giostra..." inizia il batticuore.
Al vincitor gloria ed onore, agli altri 4 l'amaro della sconfitta...ma, a Sarteano, l'orgoglio per la vittoria dura poco e, poco dopo, esattamente il primo sabato del mese di ottobre avviene la festa della Riconciliazione in cui le maestranze delle contrade si riuniscono nella Chiesa di San Francesco dove, durante la S. Messa presieduta dal Vescovo, avviene la pace... ma fino a quanto?
Chissà se un 15 di agosto andrò a vedere la Giostra del Saracino dato che il Palio Marinaro avviene lo stesso giorno ma, se mai accadesse, per i colori di quale contrada potrei fare il tifo?
Alla prossima.