Acaya: un tesoro di arte, natura e sport
Un'esperienza imperdibile che tutti dovrebbero provare nella vita è la vacanza in Salento. Negli ultimi anni, essa è diventata una terra amata da molti turisti che sono in cerca di sole, mare, relax e divertimento. Meta adatta a famiglie e gruppi di amici, insomma che fa per tutti. Tanti sono i paesaggi mozzafiato da visitare e da vedere.
Geograficamente collocata a sud della regione Puglia, la terra salentina è un mix di colori, sapori ed esperienze da vivere dove lo stile barocco fa da padrone.
Nella piana salentina c'è un piccolo gioiello che campeggia incontaminato. Un piccolissimo comune che saprà regalare, a chiunque lo visiti, un'immersione totale nell'arte, nella natura e nello sport: Acaya.
Acaya
La piccola frazione del comune di Vernole conta appena 450 abitanti. Situata a soli 5 Km dal mare, gode di una posizione strategica, essendo a pochi passi anche dal capoluogo del Salento, Lecce. Il piccolo centro è immerso nella natura, grazie alla presenza della Riserva Naturale Statale Le Cesine.
Acaya è un esempio perfetto di città fortificata, grazie alle possenti mura e al castello voluti dal regio ingegnere militare Gian Giacomo dell'Acaya, ingegnere di Carlo V d'Angiò, da cui il centro prende il nome.
Nonostante le dimensioni molto ridotte, Acaya è un concentrato di espressione artistica senza precedenti. Il centro viene fondato in epoca medievale con il nome di Segine, assumendo il nome e la forma attuali nel 1535. Molteplici sono i punti di interesse che fanno della piccola frazione di Vernole una meta di turismo molto ambita per tutti i visitatori del Salento.
L'arte ad Acaya
Acaya rispecchia in pieno gli standard dell'intero Salento, sfoggiando un'espressione d'arte che permette il visitatore di immergersi in un'esperienza all'insegna dell'arte barocca e dell'architettura militare fortificata.
Le architetture religiose trovano rappresentanza nella Chiesa di Santa Maria della Neve e nella Cappella di San Paolo.
Le prime attestazioni sulla nascita della parrocchia di Santa Maria della Neve, ad Acaya, risalgono al XIII secolo, ma l'edificio fu completato nel 1420 con l'aggiunta di decorazioni esterne e il completamento del campanile. Questi lavori hanno comportato un maggiore prestigio dell'intera struttura, la quale viene ulteriormente modificata nel XIX secolo, quando vengono eseguiti lavori per dare un tocco neoclassico alla Chiesa. La pianta è a tre navate e l'interno è riccamente decorato anche dalla presenza di ben sei altari e molte statue in cartapesta leccese.
La Cappella di San Paolo è stata costruita nel XVIII secolo. Caratterizzata da un'aula unica, all'interno, gode di una finezza realizzativa in facciata grazie ad un frontone triangolare che ricorda i templi greci e romani, interrotto da una croce.
La fortezza di Acaya
Acaya rappresenta in toto il concetto di fortificazione, così come era inteso nel 1500. Dopo aver varcato la porta d'accesso al borgo, con la statua di Sant'Oronzo sulla sommità, come a guardia della roccaforte, il centro della cittadina è composto da sei strade parallele, che corrono in direzione nord-sud, e tre strade con orientamento est-ovest; tutte le strade hanno larghezza di 4 m e sono poste, circa, a 17 m di distanza l'una dall'altra. Questa disposizione stradale crea un impianto urbano ortogonale tutto racchiuso nel circuito murario. Tale circuito è composto da tre imponenti bastioni e un castello che occupa un intero angolo delle mura.
Il castello è a forma trapezoidale ed è circondato da un fossato. Superata l'imponente e sfarzosa porta d'accesso rinascimentale, si accede al cortile interno, dal quale si può proseguire la visita all'interno delle raffinate sale interne coperta da volte a botte e a crociera. Tra i locali interni è possibile fare visita alla scuderia situata nel lato ovest del castello. All'interno di essa è possibile notare come, nel XIX secolo, fu adibita a frantoio con ruota molitrice in pietra. Il piano superiore del castello era riservato a scopo residenziale, con le dimore del feudatario. In questo piano, spicca la sala ennagonale, caratterizzata da un fregio continuo figurato, in cui sono evidenti le effigi di Alfonso e Maria dell'Acaya.
Le aree naturali di Acaya: Le Cesine
Non solo storia, arte e architettura, qui c'è anche un'immersione totale nella natura.
caya si trova, in pratica, immersa nella Riserva Naturale Statale Le Cesine.
Il nome sembra derivare dal toponimo antico del luogo Seges, ovvero area incolta e abbandonata. Questa area rappresenta una delle ultime aree, rimaste paludose, che si estendevano da Brindisi a Otranto, ricoprendo un territorio molto vasto.
Le Cesine sono caratterizzate da una forte presenza di dune e aree palustri, con gli stagni di Salapi e Pantano Grande; macchia mediterranea e una pineta. Tutto ciò va a formare un habitat naturale per una grande varietà di anfibi, rettili, pesci e uccelli che popolano l'intera area della riserva naturale.
Dopo aver attirato un'attenzione internazionale, l'area Le Cesine è stata istituita come Oasi nel 1978 ed è gestita dal WWF.
L'attività sportiva ad Acaya
Un paesaggio incontaminato come quello creato dalla splendida cornice di Acaya stimola i numerosi visitatori che decidono di alloggiare qui, a praticare sport, coniugandolo al desiderio di relax da esaudire durante le proprie vacanze.
La possibilità di fare attività sportiva è offerta dall’Acaya Golf Club. Essendo totalmente immerso nel verde, permette al visitatore di godere del piacere di fare sport, stando a contatto con l'aria salubre del circondario.