
Anghiari e l'Intrepida: istoria de la battaglia blanca...
E in tanta rotta e in sì lunga zuffa
che durò dalle venti alle ventiquattro ore
non vi morì altri che uno uomo;
il quale, non di ferite o d’altro virtuoso colpo,
ma caduto da cavallo e calpesto espirò...
Prima di metterlo per iscritto, più e più volte sor Niccolò narrommelo, e sì tanto riso permeava il su' paonazzo viso che ricordollo anchora...
Approdo su codesti lidi teknologici in virtù dello richiamo che la banda de lo Borgo chiamò #ttexperience nel volger de lo #paliobalestra di siddetto borgo che le jenti di codesto infausto tempo appellonno #Sansepolcro, proveniente da li tempi in cui Savonarola inspirò mirabil lettera a du' giullari che nel 1400 quasi 1500 mi fecer recitare la celeberrima battuta: 33 33 e 33 !!!
Tante e tante parole s'onno fatte sur lo dissegno che oggi canoscete come lo nummero 133/verso, tracto da la raccolta appellata "Codice Atlantico"...
E' per codesto motivo, e tanti e tant'altri che vorrovvi mentionare appresso, che lo jorno decimonono di octobre de l'anno corrente dimostrerò a lo munno intero che di mia china sanguigna sgorgò detto dissegno, e sarò ivi nella plana d'Anghiari a scarrozzar collo prototipo ligneo che lo museo de' la mia città natale preparommi per l'occasione...
Sarò abbigliato in modo consono a lo regolamento de la sgambettata ch'appellarono L'intrepida...
...penso in accordo coll'animo zuzzurellone de le jenti d'Anghiari, che se la ridono de lo munno dopo la victoria fatta senza colpo ferire che li rese eternamente immortali all'universo, e che provai a riportar su le pareti de lo Vecchio Palazzo de Florenza; ma lo riso del ricordo di messer Niccolò e del suo racconto ebbe la meglio, e non riuscii a fissarlo a dovere, tanto era ridicol l'evento...
Servirommi de lo mastro fotografo che ne lo trascorso mese partecipò a lo palio de lo borgo che vide nascere mastro Piero, infinito maestro la cui opra presto narrerovvi, per illustrare la maraviglia che pervade l'aere di detto locho d'Anghiari...
Giovinetto passai più eppiù fiate nella valle del Sovara e sopra tutto nelle terre incise d'Arno e Tevere: quivi osservando l'horizonte, capii cosa volevan dire i pingitor d'estremo oriente e mi venne inspiration d'appellar Prospectiva aerea quella che di lì a poco teorizzai partendo dalli insegnamenti di messer Piero... "Adunque tu, pittore, quando fai le montagne, fa' che di colle in colle sempre le bassezze sieno più chiare che le altezze, e quanto vòi fare più lontana l'una dall'altra, fa' le bassezze più chiare; e quanto più si leverà in alto, più mostrerà la verità della forma e del colore"
Sarà come tornare alli tempi delli signori che fecero grande Florenza, e passeggiando sull'attrezzo antico rimirerò piante, paesaggi et invasi a me cari...
Tanti bravi jovini, capitanati dal baldanzoso Vanni, porteronno per mano li ciclo Amatori ne le terre de la bellezza estrema, ove sì dolci colline spariscono intra li monti che li cerchiano, e pietre e cotti et fabriche dell'humana sapienza punteggeranno qua e là passaggi, scorci, ponti, borghi che lieteranno la fatica che dolce svanirà a cotanta visione...
...e se è vero ch'è dalli particolari che se scorge la semplice bellezza, ammirar dovrete lo borgo d'Anghiari, che nel sali scendi de li vicoli poggiati su li immensi bastioni v'aspetta, per traguardar dal mirador lo locho de l'infausto attacco de li milanesi, che trulli e beoti s'avvizzaron a li pressi del ponte, dove trovaron l'inizio della fine, anche per mano de le jenti che anteposero alla paura la propria forza, e da quel jorno de juno fecero attribuir al borgo lo nome che alto campeggia nell'aere:
Anghiari l'intrepida...