Quando, nel settembre dello scorso anno, ho deciso di accettare l’invito del capo a partecipare a #Elba4kids, un articolato e particolare blogtour per promuovere e far conoscere le meraviglie della terza isola in ordine di grandezza d’Italia, ho fatto come al mio solito: ho acceso l’oblio, e ho cercato di straniarmi per poter rimanere sorpreso, come un bimbo che per la prima volta vede un luogo.
Essendo in fondo #Elba4kids, era meglio portare in giro il bambino che è dentro di me che l’uomo di 44 anni con idee, studi, nozioni che inevitabilmente ti fanno vedere le cose in altro modo.
Così, non dovendo nemmeno guidare, guardavo dal finestrino il mondo che l’Elba offre: alberi, luci, edifici, ma sopratutto persone. Ed Angelo da subito mi fece questa impressione: lui era un essere umano nel vero senso della parola, consapevole e preparato, appassionato e servizievole, pronto a rispondere a domande e curiosità…
Così partimmo per il sentiero dei profumi; ma sopratutto mi intrigava il titolo del volantino che avevamo ricevuto: Art into the park, quando l’Arte sussurra la natura ascolta…
Il bambino Ernesto cercava di scoprire come fosse possibile camminare in modo artistico, dove l’Arte sarebbe apparsa in un luogo già di per sè opera d’Arte…
…sia per l’intervento di madre natura, sia per quello dell’uomo rispettoso ed umile…
Ovviamente, qual miglior inizio ci poteva essere in un ambiente incontaminato che non quello di incontrare i personaggi metaforici che personificano l’inizio del rapporto tra Uomo e Natura: Adamo ed Eva…
Come Scilla e Cariddi, come le colonne d’Ercole, due fusti fungono metaforicamente da porta d’ingresso, da inizio del tutto. Il sentiero spiega il passato, il duro ed efficace lavoro dell’uomo che si serviva della terra solo e soltanto per ottenere il meglio, mettendo a frutto le conoscenze e le capacità, che oggi vengono misconosciute ed abbandonate per fantomatiche nuove tecniche che dovrebbero apportare qualità e solidità, ma che lasciano il tempo che trovano…
Terrazzamenti abbandonati al loro destino, che questo progetto invece si prefigge di onorare e mettere in luce, per farne apprezzare la grandezza. E, sorprendentemente, ad un certo punto, in mezzo a cotanta bellezza, un simbolo di ozio e riposo meritato dopo tanto duro e proficuo lavoro: un letto!!!
Geniale quanto semplice, questa installazione è manifesto del progetto Art in to the Park: i materiali utilizzati sono solo naturali e biodegradabili, presi dalla natura e facilmente riassimilabili…
Camminando si incontrano cascate naturali, ponti costruiti sapientemente nella notte dei tempi, acchiappasogni, coccosauri, uova ancestrali, cani legnosi e reali…
Gnomi dei boschi, tartarughe impietrite e foglie, sassi, sentieri sapientemente gestiti, che fanno conciliare con se stessi prima che con la Natura…
Ed eccolo, il bambino, che continua a guardarsi intorno meravigliato, e che si chiede perchè nessuno gli racconti che la vita è così bella e che la Terra è Arte.
E che quando l’uomo sa vivere la terra, sa anche creare Arte…
Passeggiando per il Sentiero dei Profumi, ci si sente attori e parti integranti di “qualcosa che avviene“, a cui partecipano paritariamente l’artista e lo spettatore, in continuo divenire, come in un Happening di Kaprowiana memoria…
Ed io, bambino di 44 anni, mi sono sentito libero, felice e fiero di appartenere alla specie che ha creato tutto questo.
Grazie Isola Etica.
Grazie Isola d’Elba.
Grazie…