Inviata per un giorno - Lucca: la biodinamica e l'arte dell'equilibrio
Buongiorno ragazzi e salve a tutti!
La Signora Trippando in seguito alle varie vicissitudini, " Trippando uno tra i blog più influenti d'Italia e Toparco malato", è del tutto impazzita e tra lei e la Sig.ra Missorini mi hanno ingaggiata come giornalista per un giorno, lasciatemelo dire, che pazzeeeeee........
E naturalmente, dove potevano inviarmi? A Lucca, a scoprire "la biodinamica e l'arte dell'equilibrio". Detto così sembrerebbe quasi una seduta di recupero, ma in realtà è stata una scoperta di luoghi vicini (che assolutamente non conoscevo) ed in un mondo del tutto nuovo e diverso dalla mia routine quotidiana.
Alle volte è proprio vero, il viaggio sta nell'osservare. Spesso vicino a noi abbiamo dei luoghi storici di una bellezza tale da togliere il fiato e neppure lo sappiamo.
Questo è stato San Martino di Vignale un piccolo borgo nella campagna antistante la città di Lucca, dove splendide dimore settecentesche si sono trasformate in aziende vinicole. L'evento è avvenuto in una di queste belle fattorie: nella vigna della Fabbrica di San Martino, dove viticoltori del luogo facevano fare la degustazione dei loro vini abbinati ai piatti di ristoratori locali.
Amelia, una fantastica e solare ragazza, ha messo subito tutti a loro agio seguendo in ogni dettaglio l'impeccabile organizzazione.
La scoperta della giornata per me è stata la " l'agricoltura biodinamica". Un metodo di coltura fondato sulla visione spirituale e antroposofica del mondo elaborata dal filosofo ed esoterista Rudolf Steiner e che comprende sistemi sostenibili per la produzione agricola, in particolare di cibo, che rispettino l'ecosistema terrestre includendo l'idea di agricoltura biologica e invitando a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso.
I viticoltori presenti alla rassegna utilizzano due preparati legati alle teorie di Steiner che sono il corno letame e il corno silicio. Questi due fertilizzanti lavorano in maniera aerobica e tale sistema permette la formazione del minor numero di colonie di batteri dannose per la pianta.
Il Sig. Saverio ci ha spiegato inoltre che é dalla buona nutrizione della vite che nasce il buon vino.
Leggendo tra le righe l'entusiasmo di questa ragazza, mi sono rattristita quando mi hanno detto che purtroppo il turismo è poco diffuso nei borghi toscani meno noti. La maggior parte dei turisti, compresi quelli enogastronomici, preferisce borghi vinicoli noti e molto più famosi.
Ho scoperto inoltre che pochi dei nostri giovani si avvicino a quest'arte agricola poichè non vedono sbocchi per il loro futuro.
Mi rammarica scoprire che pochi giovani siano interessati a ritrovare la vecchia cultura del sapere agricolo che adesso stiamo perdendo, pertanto mi sento di dire : "diamo una mano a tutti coloro che come i viticoltori lucchesi si impegnano nel preservare i loro luoghi e la loro cultura, perchè è solo recuperando il nostro sapere e farne gran tesoro che potremmo andare avanti".
Un saluto, nella speranza che mi facciate nuovamente fare l'inviata per un giorno.
Anna