Bloggerhouse e l’arte sul Gargano

Chi si ricorderà il mio progetto #bloggerhouse, saprà certamente che il mio intento principale era quello di venire a conoscenza di movimenti artistici che animano il Gargano. Arte in ogni sua forma: scultori, pittori, registi, scrittori e chi più ne ha più ne metta. Insomma, per dirla in breve… ero a caccia di personalità…

E  a questo punto posso tranquillamente affermare che Matteo Fiorentino e Esilde (Lise) Rendina - oltre che Ferruccio Castronovo, un regista di cui vi parlerò nel mese di luglio - sono state le persone giuste incontrate al momento giusto. Incontro Matteo e Lise il martedì nel primo pomeriggio al Pizzicato. Dopo 24 ore sarò di nuovo sulla strada del ritorno e ripenserò a quanto sia stato significativo questo incontro.

Non solo per il loro lavoro (prima ancora che artisti, sono insegnanti), ma anche per l’entusiasmo, la trasparenza, la sensibilità e il bagaglio umano ed esperienziale che hanno voluto e saputo trasmettermi. Non occorre che siano loro a dirmi che fanno dell’incorruttibilità, dello “zero costrizioni”, del confronto e della crescita,  dell’amore per la propria terra i loro capisaldi. Basta vederli. Basta capire quanto  tengono al Gargano guardandoli. Anche se la loro terra, o meglio, chi la abita, non è stato così generoso con loro. Ma di questo avremo modo di parlare più avanti.

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L’associazione di cui fanno parte Matteo ed Esilde, La Nuova Vico in Arte Onlus, è nata nel 2008 e raccoglie pittori, scultori, musicisti e… simpatizzanti. La loro coordinatrice è un nome non da poco nel panorama dell’arte contemporanea  italiana: Paola Trevisan.

Tra i loro progetti futuri più belli quello di prendere un pezzo di territorio da bonificare per non far marcire i numerosi agrumeti abbandonati, per  proteggere il territorio e valorizzarlo. E di agrumeti abbandonati, purtroppo, ce ne sono molti sul Gargano.

Per adesso, in questi anni, l’associazione si è occupata principalmente di eventi. La mancanza di comunicazione e lo snobbismo generale delle persone non li ha di certo aiutati. Anzi, Matteo è uno di quelli che viene considerato dagli abitanti del luogo un pazzo, uno da evitare… e allora mi spiego perché la mia prima sensazione appena toccato il suolo vichese è stata di disagio. A contatto con questi due artisti, invece no, sembrava di averli già conosciuti in un’altra vita… Allora, sarò pazza anch’io…

Tra gli eventi della Nuova Vico in Arte c’è il workshop Percezioni, che si sta svolgendo in questi giorni presso l’Hotel Marechiaro di San Menaio. Fino a domenica 15, infatti, artisti provenienti dall’Australia, dall’Ungheria, dall’Olanda, dalla Germania, dagli Stati Uniti, dalla Francia animeranno la costa garganica. Come? Semplicemente, in un’atmosfera piacevole e rilassante indicato per stimolare la creatività, ogni artista potrà produrre le proprie opere direttamente sulla spiaggia privata dell’Hotel Residence Marechiaro.

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Gli artisti sono stati selezionati dalla Giuria, composta dagli esperti d’arte Giuseppe d’Avolio, Nicola Giuliano, dalla operatrice artistica Paola Trevisan e dal Presidente della Pro Loco di Vico del Gargano e San Menaio, Giambattista Del Conte.

Non una cosa da poco, insomma…

Ma  “La vuoi sapere la cosa strana e divertente al momento stesso?” mi dicono Matteo e Lise quasi all’unisono… Non so perché ma me la immagino… “Gli artisti stranieri non vedono l’ora che arrivi questo evento, vengono volentieri. Gli italiani no. Anzi gli italiani continuano a dirci: ma si può sapere chi ve lo fa fare?”

Appunto, me lo immaginavo…

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E poi tra luglio ed agosto un altro workshop in Foresta Umbra, a Jacotenente: Vivi il Parco nell’Arte. Quest’anno giungerà alla sua dodicesima edizione. Si tratta di un laboratorio artistico “en plein air”, in cui un ambiente silenzioso ed armonico stimola gli artisti a creare i loro quadri migliori.

Vivi il parco nell’Arte è possibile anche grazie ad un’altra delle grandi personalità che io non ho conosciuto personalmente, ma di cui vi parlerà Monica la prossima settimana: Fausta Munno del Rifugio Sfilzi.

E mi fa ridere il fatto che “il cerchio” di questo post si sia chiuso proprio come l’incontro con Matteo e Lise: l’arrivo di Monica ed Eugenia dal Rifugio Sfilzi. Inevitabile dunque cominciare a parlare di Fausta…

Ci salutiamo così, con un abbraccio e la promessa di rivederci ad uno dei loro eventi nei prossimi anni.

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