
Cascata delle Marmore: quando l'uomo fa della natura un'opera d'arte...

L'occasione, improvvisa e gradevole, dell'arrivo a Giano dell'Umbria di una coppia di compatrioti di un'amica di origini russe degli Urali mi ha portato per l'ennesima volta a godere della meraviglia della natura fatta arte: la Cascata delle Marmore a Terni.
Cascata della Marmore: come hanno origine

Per chi ancora non lo sapesse, il salto d'acque più alto d'Europa è opera dell'ingegno umano, e del console/censore romano Manio Curio Dentato, che decise di bonificare la palude di Rieti facendo defluire le acque del Velino verso il salto naturale di Marmore che portava acqua al Nera, affluente del Tevere: correva l'anno 271 a.C....
Come visitare la Cascata delle Marmore


La visita della cascata è ben strutturata, con 5 sentieri che soddisfano i curiosi ed i vogliosi di superare i 165 metri di dislivello tra il belvedere inferiore, dal quale siamo entrati noi, e quello superiore.
Segnaletica, cartellonistica, indicazioni sono tutte al loro posto, ad indicare il grado di bellezza da scoprire con discrezione e semplicità......e poi ci sono offerte culturali e di svago ben segnalate: per i piccoli di ogni età il Centro di Educazione Ambientale ma sopratutti lo Gnefro, il folletto verde che accompagna i visitatori con la Fantapasseggiata...


Il sito web e altre info sulle Cascate delle Marmore

Un sito internet ben strutturato ed internazionale (dovete cercare Marmore falls, of course...) ed una biglietteria all'altezza della situazione con personale gentile e sorridente, il che non guasta mai, con gadgets e miniguide gratuite ed a pagamento per soddisfare ogni richiesta sono a disposizione di ogni visitatore...
Viaggio per immagini alle Cascate delle Marmore







































Ora però vi condurrò per immagini nello stupefacente mondo delle acque che si nebulizzano, che giocano, che vorticano in un verde lussureggiante mutevole e cangiante anno per anno, stagione per stagione, giorno per giorno, ora per ora, istante per istante...
Grotte, gole, scrosci improvvisi, cascatine e cadute sguscianti, tutto concorre a svelare lo stupore che la natura ci riserva quando la si osserva...
...ed eccoci in cima, sulla Specola fatta costruire da un papa (!?!) per rimirar la valle ed i giochi che l'acqua, goccia dopo goccia, creano impattando il terreno del salto e infrangendo l'aria, legandosene e rendendola frizzante, umida e fresca...
...e seguendo l'invito di mia moglie, siete tutti invitati a provare l'ebbrezza del tunnel prima e della terrazza (acquatica) degli innamorati poi, segno manifesto dell'intervento umano atto a domare la Natura...
In questa dozzina vi invito a notare come sia la natura che l'uomo possano modificare in un attimo la realtà: stesso punto di vista, ma luce diversa ed acqua a diversa velocità modificano l'essere della scena di volta in volta che ci si presenta de visu ed in fotografia...
Se posso permettermi di darvi un consiglio, lasciatevi stravolgere dall'ascesa seguendo il sentiero 1 o Antico Passaggio, e poi discendete dolcemente per ammirare i giochi che ossigeno ed idrogeno in combinazione liquida creano ad ogni piè sospinto, divagando di quà e di là sul sentiero 2 e 3...
ALBERI RIFLESSI in ACQUA: si potrebbe riassumere così questo trittico d'immagini che evidenziano la meraviglia che un luogo del genere sanno generare: piante di ogni tipo, salti di luce a prova di occhi addestrati e rane, libellule ed ogni sorta di essere di fauna e flora formano questo caleidoscopio di profumi colori sapori unici ed inimitabili...

Vorrei salutarvi con una frase a commento dell'ultima immagine del grande narratore di favole Hans Christian Andersen, che come miliardi di persone nella sua vita Amò questo luogo: "Il fragore della cascata mi penetrava con penetranti toni d'organo."Pace e bene...
Ernesto De Matteis
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