Ciclovia dell’Adda – Pedalando fra il genio di Leonardo da Vinci

A volte per scoprire siti di interesse storico culturale non c’è bisogno di fare chissà quanti mila chilometri in aereo, prendere la macchina o dirigersi in un luogo sperduto del mondo. Bastano pochi chilometri da casa per scoprire posti da favola; o perchè no a volte basta cambiare mezzo di trasporto che tutto sembra diverso, nuovo.  A volte bastano una bicicletta, un fiume e la voglia stessa di scoprire. Mixiamo questi tre elementi fondamentali ed il risultato che otteniamo è la ciclovia dell’Adda: un percorso di una cinquantina di chilometri che parte da Cassano d’Adda in provincia di Milano e termina a Lecco. Fortunatamente, visto la vicinanza da casa, posso percorrere questa ciclovia in diversi periodi dell’anno e a seconda della stagione i profumi che si sentono e le emozioni che si provano sono sempre diverse.

IngressoCrespi


Questa pista ciclabile è ben variegata per gli ambienti che si percorrono e per le curiosità e “scoperte” che si incontrano durante il tracciat,o dove nella parte centrale vengono percorsi i luoghi dove Leonardo da Vinci fece svariati esperimenti idraulici con il fiume. La ciclovia si snoda principalmente su ampie strade bianche, ma non mancano tratti asfaltati nel centro di piccoli paesini, dove si incontrano bar, panifici e diverse aree di sosta.

Pelando lungo questa ciclovia abbiamo modo di vedere anche opere monumentali e patrimonio dell’umanità, come le dighe e centrali idroelettriche Edison ed Enel, il piccolo villaggio operaio di Crespi d’Adda, le chiuse progettate da Leonardo ed il suo traghetto (nei pressi di Imbersago), che sfruttando la corrente del fiume ed una fune tesa fra le due sponde si muove da un lato all’altro; un’ opera idromeccanica rivoluzionaria.

ciclovia dell'adda


PERCORSO:
La partenza avviene nel comune di Cassano d’Adda, nei pressi del centro sportivo comunale dove all’incrocio partono due ciclabili: a sinistra la ciclabile della Martesana che collega Cassano a Lecco (ve ne parleremo in un altro post) e a destra la Ciclovia dell’Adda.

Pronti, partenza, via. Iniziamo a pedalare tenendo sulla nostra sinistra la piccola roggia. La ciclabile corre su  asfalto lungo la strada ma è questione di poco, infatti nei pressi di Groppello la ciclovia si stacca definitivamente dal caos cittadino ed inizia a correre in mezzo ai campi, fianco a fianco alla roggia fino a Canonica d’Adda.

Giunti a Canonica troviamo un lungo ponte sulla destra; noi proseguiamo dritti facendo attenzione perché la strada è a zona mista, percorsa anche da macchine. Un tratto in leggera salita per una ventina di metri fino alla stradina che scende sulla destra, che imbocchiamo e dove pedaleremo ancora fianco a fianco al corso d’acqua o meglio ai corsi d’acqua. Infatti ora sulla sinistra abbiamo la roggia e sulla destra l’impetuoso fiume Adda che scorre in direzione ostinata e contraria, come direbbe Faber.

Dopo circa 5 km raggiungiamo la deviazione per Crespi d’Adda, un piccolo villaggio operaio ottocentesco. Ancora qualche chilometro e ci ritroviamo a Trezzo d’Adda. Proseguiamo sulla pista passando sotto i piloni dell’enorme ponte della autostrada A4, teniamo la destra e più avanti possiamo osservare i resti del ponte visconteo, un’opera mastodontica realizzata su tre livelli.

Proseguiamo per pochi metri e notiamo sotto di noi l’uscita dell’acqua della centrale idroelettrica Enel che incontreremo. Dopo la curva a sinistra infatti ecco in fianco a noi l’ingresso dell’acqua alla centrale idroelettrica Taccani, con i relativi meccanismi di pulizia e filtraggio delle acque.

Continuiamo la nostra pedalata costeggiando per alcuni chilometri il “lago artificiale” creato dalla diga. Lungo questa zona troviamo diversi ristorantini.

Affrontiamo un bel tratto di strade bianche, in buona parte ombreggiato, che ci porta alle prossime due centrali Edison. Dalla seconda centrale possiamo osservare le chiuse, progettate da Leonardo, sulla nostra destra,usate in passato per superare con i barconi le “rapide” dell’Adda, molto caratteristiche.

Dopo un tratto asfaltato, passiamo sotto la mole dell’antico ponte San Michele di Paderno, anche questa una grande opera ingegneristica. Il posnte è stato realizzato senza saldature ma con solo l’ausilio di 100.000 rivetti, su due piani: sopra passano le auto a senso unico alternato e sotto il treno, che lo attraversa lentamente per motivi di sicurezza.

Superato il ponte, la ciclabile diventa nuovamente sterrata, superiamo una grande diga e dopo 3 km circa ci troviamo a Imbersago. Qui troviamo la ricostruzione fedele del battello progettato da Leonardo da Vinci che utilizza la corrente del fiume per muoversi da una sponda all’altra tramite un gioco di ingranaggi ed una fune tesa tra le due sponde.

Proseguiamo la pedalata ed arriviamo ad una zona con diversi slarghi del fiume e laghetti, dove in uno di questi si sono adattate delle tartarughe d’acqua tropicali.

Dopo una decina di chilometri arriviamo a Brivio, un bel paesino che merita sicuramente una visita o, magari, una breve sosta per le nostre gambe, possibilmente sulle belle panchine presenti sull’alzaia, che danno un’ottima vista sul castello del paese. Ripartiamo attraversando il ponticello che incontriamo davanti a noi lungo la ciclovia. Ci immettiamo in un boschetto, che attraversiamo sbucando nei pressi del laghetto di Olginate prima e successivamente il lago di Garlate.

Percorriamo tutta la bellissima sponda, escluso un tratto dove ci troviamo per due chilometri a fianco della via statale. Terminato il lago, proseguiamo ancora per circa 5 km ed eccoci arrivati al termine della ciclovia dell’Adda.

Il finale non è sicuramente come ce lo aspettavamo: infatti non si scorge nessun cartello indicativo, nessun pannello informativo, solo una fontanella di pietra. Ebbene sì, perché per giungere nel centro di Lecco lungo il lago bisogna percorrere ancora qualche chilometro su una ciclabile cittadina che corre a fianco della strada, fino a giungere e trovare sulla nostra destra un grosso ponte con il cartello indicante l’ingresso in LECCO.

Una volta attraversato il ponte, svoltiamo a sinistra. Proseguiamo ancora per un chilometro circa fino a ritrovarci senza quasi nemmeno accorgercene sul lungolago di Lecco.

SCHEDA TECNICA DELLA CICLOVIA:
Percorso:         Da Cassano d’Adda (MI) a Lecco
Distanza:           50 km (solo andata)
Dislivello:         55 metri
Difficoltà:          Medio bassa
Ciclabilità:        100%
Fondo:                20% asfalto – 80% sterrato
Percorribilità:  Tutto l’anno (durante i periodi di forte pioggia potrebbero esserci zone impraticabili).

Testo e foto di Marco Sanzani

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