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Cosa fare in Val di Cornia quando non hai voglia di mare: parchi e musei per tutti i gusti

Attenzione! Contiene video e reel per un viaggio immersivo! L'estate è alle porte, chissà quanti di voi saranno ai blocchi di partenza per trascorrere qualche giorno al mare in Val di Cornia, ma... Ci può essere un giorno meno assolato o addirittura piovoso, un giorno in cui si richiede uno stacco dalla vacanza sole-mare... E allora che fare? Negli ultimi tempi, sola o accompagnata, sono stata più volte alla scoperta dei tanti parchi e musei della Val di Cornia. Ce n'è per tutti i gusti e non posso che consigliarveli tutti (o, almeno, quelli che ho già esplorato), gusto per gusto!

Per chi vuole scoprire la storia

Per chi vuole scoprire la storia: degli etruschi, dei romani, del Medioevo o giù di lì, c'è pane per i denti di tutti... o quasi! Di solito si associa la Val di Cornia a Populonia e Populonia agli Etruschi. E invece... Si arriva qua e si scopre che c'è solo da aprire occhi e orecchie e farsi invadere dalle storie dei popoli, della gente e dei personaggi illustri e che hanno abitato queste terre o che in qualche modo vi sono legati. I parchi e i musei della Val di Cornia sono gestiti dalla società Parchi Val di Cornia (tutte le visite sono facilmente prenotabili dal loro sito). Vi consiglio, quando è possibile, di scegliere sempre le visite guidate con le guide del parco: vi faranno viaggiare nel tempo, nello spazio, capirete e scoprirete tantissimo... Di più!

parchi val di cornia

Dagli Etruschi ai Romani

Per un tuffo nella cultura etrusca, bisogna puntare il navigatore sul Golfo di Baratti, non farsi prendere dal mare spettacolare (che è grande tentatore, lo so...) e dirigersi verso il Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Alla Necropoli di Baratti, in basso, le guide del parco vi racconteranno storia, storie, curiosità e tradizioni etrusche. In un certo momento vi sembrerà quasi di essere a Petra... Ma non voglio anticiparvi troppo, se non ci siete mai stati!

In alto, all'Acropoli di Populonia, l'immersione sarà nella storia e nei modi di vivere dei Romani, che conquistarono la città etrusca e la romanizzarono. Troverete anche dei pannelli per bambini, con due personaggi che guideranno i vostri bimbi alla scoperta di questo luogo. La visita dell'acropoli è molto particolare, perché oltre al giro guidato è possibile visitare una parte in autonomia: una sorta di mini trekking tra gli odori delle essenze della macchia mediterranea, con degli scorci spettacolari sulla scogliera, sul promontorio di Piombino e sull'isola d'Elba.

Il Medioevo e molto più

Per chi invece vuole fermarsi un migliaio abbondante di anni dopo (o prima, insomma, dipende se si parte adesso o ai tempi degli Etruschi!), al Medioevo, ci sono un paio di opzioni:

  • il Parco Archeominerario di San Silvestro
  • la Rocca di Suvereto

Il Parco Archeominerario di San Silvestro

Il Parco Archeominerario di San Silvestro è uno dei luoghi più totalizzanti dove io sia mai stata. Nei pressi di Campiglia Marittima, potrete non solo visitare (sempre con un'eccellente guida, va da sé!) i resti del castello medievale di Rocca San Silvestro, ma anche fare un piccolo trekking (ci sono anche percorsi più lunghi, eh!) o vivere un'esperienza di miniera (attiva dagli etruschi fino a qualche decennio fa), visitando la Galleria Lanzi-Temperino (a bordo del trenino giallo, notevole!), l’area di Pozzo Earle, gli allestimenti del Museo delle Macchine Minerarie e del Museo dei Minatori, che raccontano gli ultimi decenni di storia mineraria.

Insomma, se andate "a San Silvestro", mettete in programma una giornata buona abbondante, sennò tornerete a casa già con il desiderio di ritornare.

La Rocca di Suvereto

Per un tuffo nel Medioevo, ma anche in un'epoca più recente, una valida alternativa senz'altro più veloce della Rocca San Silvestro è la Rocca di Suvereto. Potete raggiungerla con una bella passeggiata attraverso il borgo di Suvereto, magari facendo uno stop per visitare anche il Museo Artistico della Bambola (una chicca!), ascoltando storie di bambole e molto più grazie all'audioguida in più lingue. Per persone con difficoltà motoria c'è anche una strada accessibile che permette di arrivarci "fin sotto" in auto, grazie ai lavori di accessibilità che il Comune di Suvereto ha realizzato anche coi fondi PNRR. Le guide del Museo Aldobrandesco della Rocca (di Suvereto), vi catapulteranno nel Medioevo lungo la Costa degli Etruschi, ma anche qui le audioguide vi narreranno, dentro la rocca, storie di uomini e donne che hanno fatto la storia di questo borgo.

Per chi ama la scienza (in particolare la geologia)

Il territorio della Val di Cornia ha una storia millenaria di estrazioni minerarie. Se la scienza è il vostro focus, la parte mineraria del Parco Archeominerario di San Silvestro è sicuramente quello che fa per voi, con diverse possibilità di scelta a seconda delle vostre esigenze:

  • in 20 minuti potete visitare il Museo del Temperino, museo dell'archeologia e dei minerali. Ma se siete arrivati fin qui, non potete fermarvi...
  • la Miniera del Temperino, caschetto in testa e scarpe solide ai piedi, si visita in 40 minuti, durante i quali scenderete alla scoperta delle rocce e dei minerali dei giacimenti metalliferi del Campigliese.
  • per un'esperienza wow, c'è invece il treno minerario, che vi farà attraversare la Galleria Lanzi-Temperino (con una sosta suggestiva) partendo dalla zona di Pozzo Earle, dove,
  • Prima di salire a bordo, potrete visitare il Museo delle Macchine Minerarie (15 minuti di visita) e il Museo del Minatore (15 minuti di visita, o anche più, se vi farete prendere dalle storie)... Il Museo del Minatore si trova all'interno del Morteo, la “baracca” in metallo utilizzata dai minatori come spogliatoio e mensa e raccoglie un’esposizione di foto e documenti che raccontano la vita, il lavoro, le malattie dei minatori, ma anche le lotte sindacali che i minatori e le loro famiglie hanno affrontato alla fine degli anni ’70 per impedire la chiusura della miniera.

Per chi cerca curiosità e vuole sognare

Se avete poco tempo e avete voglia di meravigliarvi, tornare bambini (e, soprattutto, bambine), c'è il Museo Artistico della Bambola, a Suvereto, nato attorno alla collezione che la collezionista Maria Micaelli donò alla cittadina con lo scopo di farci un museo. Io sono pediofobica (cosa???), ma qui ci sono bambole davvero incantevoli e storie che vi trasporteranno in altre dimensioni, che potrete portare con voi e approfondire nel volume "Che Bambola!", che attraverso le parole di Marta Coccoluto e le immagini di Alberto Martelli vi continuerà a far sognare.

Per chi ama la natura...

Anche chi ama le passeggiate nella natura, troverà in Val di Cornia parchi naturali dove camminare tra le meraviglie. Io ho percorso dei brevi tratti, ma ci sono sentieri e percorsi per camminatori di ogni tipo... Mi sa che tornerò presto... Anche perché ho altri piccoli musei ancora da visitare...

E poi qui ci sono spesso iniziative interessanti, per cui vi consiglio di tenere d'occhio, oltre al sito, anche i social, dei Parchi Val di Cornia... Insomma, si viene in Val di Cornia per il mare e poi ci si accorge che bisogna tornarci anche per la quantità di attrazioni che offre. Ci incontriamo là prossimamente?!

Silvia Ceriegi

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