Cosa c'è da vedere a Biella?
Dialogo alla macchinetta del caffè tra amiche:
M: cosa fai nel w.e.?
P: vado a Biella
M: a Biella? a fare cosa?
P: un blogtour. #Biellastoria.
M: un blogtour a Biella? ma cosa c'è da vedere?
Ecco, bella domanda: cosa c'è da vedere a Biella?
Non nascondo che anche io, prima di visitarla, conoscevo Biella quasi solo di passaggio quando salivo al Santuario di Oropa oppure quando andavo a fare shopping nei vari spacci e outlet che ci sono nei dintorni.
Ah no...a Biella ci sono stata anche un paio di volte per tenere una lezione all'Università. Ma sempre una cosa mordi e fuggi.
Questa volta, invece, ci sono andata per scoprirla, per scoprire cosa voleva mostrare questa cittadina che percepivo come schiva, timida e quasi sonnolenta.
Con la curiosità di chi arriva per la prima volta in una città sconosciuta, la prima sera mi sono avventurata verso il centro, a dare un'occhiata ai negozi, ma anche a scoprire chiese, monumenti e palazzi.
Le due parti di Biella e la funicolare
Biella è una città divisa in due parti: la parte alta, Biella Piazzo, e la parte bassa, Biella Piano. Sono unite oltre che dalla strada anche da una funicolare costruita nel 1885 e inizialmente funzionante con un meccanismo idraulico.
Dopo la salita al Piazzo con la funicolare, inizia l'esplorazione di questo antico borgo, attualmente in fase di recupero e di sistemazione, ad iniziare dalla piazza centrale, della Cisterna, che ha smesso di essere un grande parcheggio ed è ora una bellissima piazza "passeggiabile". La passeggiata permette di scoprire luoghi romantici, originali e caratteristici.
Proprio di fronte all'uscita della funicolare, infatti, un'insegna particolare attira la mia attenzione. E' quella della Risto-libreria "La Civetta": un ristorante che apre soltanto nel tardo pomeriggio ma che rimane aperto fino a notte inoltrata e che offre cibo per lo stomaco e per la mente.
Le chiese di Biella
Anche le chiese, al Piazzo, hanno il loro fascino. Quella della confraternita di S.Anna è stata concessa in uso alla comunità ortodossa e l'interno è stato modificato secondo le necessità della comunità stessa, mentre quella di San Giacomo è caratteristica perchè fa parte delle chiese che concedono il permesso di intraprendere il Cammino di Santiago e conserva le reliquie del Beato Agostino De Fango, domenicano biellese.
I palazzi e le case del Piazzo sono particolari ed in mezzo agli edifici civili scopriamo un ostello della gioventù con una speciale peculiarità: è stato ricavato all'interno dell'ex casa circondariale [ attiva fino al 1988 ]. Se volete provare l'ebbrezza di dormire in una stanza con spesse inferriate alle finestre, prenotate all'Ostello di Biella.
Biella Piano è molto più moderna e caotica, benchè una passeggiata in Via Italia, la strada pedonale, vi permetterà di scoprire chiese, musei e un favoloso battistero dell'XI secolo.
I visitatori più tecnologici e che vogliono sempre essere connessi alla rete saranno felici di sapere che proprio in via Italia e nelle vie limitrofe il comune ha predisposto un accesso gratuito alla rete wifi.
Siete curiosi di sapere com'è continuato il dialogo alla macchinetta del caffé?
M: allora com'è andata a Biella?
P: bene!! mi è piaciuta moltissimo e ho scoperto cose che mai avrei immaginato...
M: ah si? racconta racconta....
P: leggerai presto su Trippando!