Da Boccaccio a Buffalmacco, il Decameron in Piazza dei Miracoli

Non c'è cosa più bella che poter raccontare una bella curiosità culturale appena appresa sulla propria città. Poco più di un mese fa, approfittando dell'incusione pisana di Aury's Passion e cugine, ho seguito un'interessantissima visita guidata di Piazza dei Miracoli, con Martina di Tuscany at Heart. Mi sembrava di aver imparato un sacco di cose, da cui è uscito uno dei miei articoli più curiosi: Nome: Pisa - Segno Zodiacale: Ariete.

Ma è proprio vero: non si smette mai di imparare. Venerdì, sabato e domenica passati sono stata protagonista del #PisaBlog12, un tour che ha portato me e altri undici blogger alla scoperta della mia città e dintorni. Altra guida, altro stile. Atre cose da vedere e da imparare. Stavolta il Cicerone che ci ha raccontato Piazza dei Miracoli è stato Vincenzo. A lui va anzitutto il ringraziamento, in una giornata di caldo cocente, di averci fatto passare da un'ombra all'altra: mitico! E poi, nell'unico luogo caldo della sua chiacchierata, perle su perle! Mi spiego meglio.

L'interno del Campo Santo Monumentale di Pisa

Dato che la visita della Piazza è iniziata sotto i 40°C delle 14.00 del 29 giugno, Vincenzo ha visto bene di partire dal luogo più fresco: il Campo Santo, o, come diciamo noi di zona, "il Campo Santo Vecchio" (beh, certo...i morti mica li seppelliscono sotto la Torre adesso!). Lì ci ha accolti il prof. Pardini, Deputato della Primaziale, l'ente laico preposto al controllo e al mantenimento dei monumenti della piazza. Dopo la sua interessante introduzione su Pisa e i suoi Monumenti (Pisa nuova Roma, non ve lo dimenticate!), è stato il turno di "Vincenzo la guida", che ci ha raccontato come, prima della realizzazione del Campo Santo, i pisani facoltosi si facessero seppellire in urne di origine romana attorno alla Cattedrale. In seguito alla realizzazione del Campo Santo, le urne sono state trasferite sotto i suoi loggiati. Al di là che sono monumenti funebri e questo, di per sè, mi inquieta, però sono davvero belle...e non me le ricordavo affatto.

Il bassorilievo di una tomba al Campo Santo Monumentale di Pisa

Nelle mie reminescenze del liceo c'erano solo gli affreschi mezzi distrutti. Ci ha ricordato Vincenzo, infatti, che il Cimitero Monumentale di Pisa è stato oggetto di un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. L'incendio sviluppatosi in seguito al suo interno ha fatto colare il piombo delle copertura, danneggiando terribilmente gli affreschi che ricoprivano le pareti interne del Campo Santo, che, a pezzi, sono ancora sotto restauro. Ai resturatori che hanno lavorato al portar via gli affreschi dalle pareti col metodo "dello strappo", si è aperto un mondo: hanno scoperto che sotto agli affreschi realizzati dgli artigiani che andavano a bottega dai maestri c'erano dei bozzetti bellissimi, in terra rossa di Sinope (da cui il nome Sinopie), realizzati dai maestri stessi, i veri artisti. Wow! pensate che Pisa ci ha "guadagnato" un altro museo, il Museo delle Sinopie (che, confesso, non ho mai visitato!).

Una Sinopia al Campo Santo Monumentale di Pisa

Ma veniamo agli affreschi: un tempo erano come giornali, in grado di raccontare al popolo il messaggio che voleva "lo sponsor" (la Famiglia Medici, per sempio...). Ganzo!

Quello che diventerà "Lorenzo il Magnifico" al Campo Santo Monumentale di Pisa

Ma il più del più (lode e lode a Vincenzo, che è riuscito davvero ad infuocarmi) è "Il Trionfo della Morte", l'affresco più famoso del Campo Santo di Pisa. Non ricordo assolutamente come mi sia stato spiegato quasi vent'anni orsono. Ma il racconto di Vincenzo è stata coinvolgente, entusiasmante (nonostante il soggetto): "la morte non si sa chi va a chiamare", "l'avido trattiene a sè il denaro anche mentre la sua anima, fanciulla, viene strappata dal diavolo" e così via.

Affresco al Campo Santo Monumentale di Pisa

Senz'altro, merito di tutto ciò oltre alla nostra ottima guida, deve andare a Buffalmacco, l'autore dell'opera, amico di Boccaccio, che, anni prima della peste del 1348 (il trionfo della Morte è stato terminato nel 1341) rappresenta i dieci amici del Decamerone sulla parete del Campo Santo di Pisa. Su di loro incombe la Morte con la sua falce. Che sia la premonizione della peste?

Affresco al Campo Santo Monumentale di Pisa

Ma non è finita qui; il Campo Santo di Pisa non è solo pittura, scutura ed architettura. C'è anche la scienza: avete presente la teoria dell'isocronismo del pendolo? Non mi metto a spiegarvela (risata), ma vi mostro la lampada, a pendolo, usata da Galileo per compiere gli esperimenti che lo hanno portato a teorizzare l'isocronismo del pendolo. Secondo voi, dove si trova?

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