Darmstadt, dove l'Arte non ha tempo
Oggi l'ospite fisso (o collaboratore senza stipendio...) Ernesto De Matteis ci porta nuovamente in Germania. Dopo Heidelberg è la volta di Darmstadt. Buon viaggio!!
Seconda escursione teutonica alla scoperta delle meraviglie meno conosciute della nazione alemanna. Darmstadt è proprio l'emblema della regione che l'ospita, quell'Assia cuore rigido e nazionalista che sa modificarsi ed essere sempre avanti: sede ora di importanti organizzazioni europee come l'Eumetsat e l'European Space Operations Centre (ESOC), città universitaria di ricerca, io l'ho scoperta tanti anni fa studiando ed appassionandomi in università alla vita e opere del mio architetto-totem: Joseph-Maria Olbrich, conosciuto dai più per la sede della Wiener Sezession a Vienna, edificio innovativo e fuori dagli schemi della fine dell'Ottocento, ch'è il manifesto di quella Secessione che i giovani artisti dell'arte tardo neoclassica avevano progettato per uscire dagli schemi della conoscenza accademica (vi dicono nulla Gustav Klimt e la Wiener Werkstaette?).
Così, trovato nel principe elettore Ernst-Ludwig il finanziatore illuminato, l'architetto fonda la "Colonia degli artisti" sulla Mathildenhohe, collina lussureggiante a Darmstadt, manifesto di un sogno neanche tanto utopico che l'Arte dell'inizio del secolo XX voleva fare suo: riprendersi la terra per plasmarla come elemento armonico inserito nel paesaggio in simbiosi con natura, arte, architettura, botanica, letteratura, musica...
Tutto questo ancora oggi vive sulla collina dominata dalla Hochzeitsturm, la torre manifesto con Ausstellungsgebaude, la galleria delle esposizioni, le case progettate fino al disegno della tenda e delle posate dall'immensa creatività del giovane architetto viennese che ebbe come unico difetto quello di morire presto e di essere incappato nelle fauci dei terribili giudici del razionalismo della Bauhaus che di lì a poco stravolgeranno il modo leggero dell'arte Jugendstil e dell'Art Nouveau in genere.
Ma Darmstadt è anche sede di manifestazioni musicali, artistiche tutto l'anno, ed ha nel centro storico completamente pedonale perle come le due grandi chiese di san Ludovico e san Paolo, la LuisenPlatz, il palazzo Municipale, il castello sulla Marktplatz, l'Achteckhaus, l'Hundertwasser, il parco Rosenhohe e l'Aranceto. Tutto questo vi aspetta col rigore, la pulizia e l'ordine tipico di questa terra austera, ordinata e lavoratrice, attorniata da grandi città come Mannheim e Francoforte, ma colle quali reggerà il confronto per quel suo essere così avanti ed a misura d'uomo. Benvenuti a Darmstadt, la città dove l'uomo si appropria della natura facendone parte...