Dublino coi bambini #2: vichinghi e unicorni
Dublino è una città vichinga ed i vichinghi ci sono ancora! Girano con tanto di elmo con le corna, lanciano grida e viaggano su un mezzo di trasporto giallo che si trasforma in barca.
Il Viking Splash Tour era tra le attività che ci avete suggerito e noi abbiamo provato. Abbiamo preso i biglietti on line per poter scegliere comodamente data e orario perché volevamo che ci fosse anche il papà.
Ci ha accolto un autista con una tunica e il gioco è questo: voi siete coraggiosi vichinghi venuti a conquistare l'Irlanda, quindi al suo "one, two, three" dovete urlare per spaventare i pedoni. Per entrare meglio nella parte, danno anche degli elmetti, ma sono in prestito, alla fine del tour vanno restituiti (e Arianna non è stata molto contenta).
Tra un grido e l'altro l'autista porta il gruppo a visitare i principali monumenti della città fino a quando non si traforma in barca e si butta nel Liffey.
Non so se lo facciano sempre, ma nel nostro gruppo c'erano solo due bambini e l'autista ha chiesto loro se volessero condurre la barca, come dei veri vichinghi.
Noi ci siamo divertiti ed è sicuramente un 'attività simpatica e ideale se volete prendervi una pausa dalle camminate.
Per continuare sullo stesso tema siamo andati a visitare Dublinia, un museo su tre piani dedicato alla vita a Dublino in epoca vichinga, medievale e agli scavi archeologici. Si tratta di ricostruzioni dove i bimbi possono vedere brevi filmati, entrare nella casa di un vichingo e toccare quello che c'è all'interno, provare la branda, cimentarsi nei giochi che si facevano durante le fiere o scrivere in runico.
Alla fine della visita si arriva nel bookshop, dove vendono il famoso elmo con le corna. Yuppiii!
Anche il National Museum ha diverse attività dedicate al popolo del mare. I laboratori e il museo sono gratuiti e spesso non è richiesta la prenotazione, quindi è l'ideale per un pomeriggio più piovoso del solito. Noi abbiamo partecipato ad un workshop per costruire una "bussola dei venti". La guida ci ha portato a vedere alcuni reperti e poi hanno proposto ai bimbi di costruire uno strumento simile con piattini di cartone.
A Dublino non c'è tanto sole, la pioggia è sopportabile, ma devo confessare che il connubbio pioggia e vento lo pativo un po'. Guardare le previsioni meteo è di poca utilità: di solito segnalano piogge sparse (non so se fare il meteorologo in Irlanda sia un lavoro molto facile o molto noioso), però ho cercato di capire quali fossero i giorni più piovosi e ventosi per prenotare due laboratori artistici.
Quando siamo arrivate a The Ark c'era il sole. The Ark è un centro culturale, che ha come simbolo l'unicorno, dedicato ai bambini dai 2 ai 12 anni che si propone di far scoprire loro letteratura, teatro, musica, danza e tutto quello che è legato alle diverse arti. Adesso i laboratori sono per lo più dedicati al tema del colore. Arianna ha partecipato al workshop con Jole Bortoli (sì, è un'artista italiana che vive in Irlanda) ed è stato molto bello.
All'inizio spiegano ai bimbi, tramite dei finti ritratti di artisti di varie epoche come nascono alcuni colori: quelli di terra, quelli estratti dalle piante o dai minerali e quelli chimici.
Poi si visitano degli allestimenti per vedere come gli artisti mescolano e creano nuove composizioni col colore e alla fine ogni bimbo deve creare un colore con bianco dell'uovo e polvere di gesso. I colori creati vengono condivisi con gli altri e si dipinge.
Ho azzeccato invece la giusta giornata piovosa per andare da Giddy Studios, uno spazio dove i bambini dipingono su ceramica. Trovare il posto non è stato facilissimo perché si trova all'interno di uno dei parcheggi di un centro commerciale. Con la LUAS, dal centro occorrono circa 20 minuti e poi 5 minuti a piedi per raggiungere Dundrum Shopping Centre (posto ideale per comprare una felpa se, come la sottoscritta, arrivate a Dublino con golfini leggeri).
Al Giddy Centre i bimbi scelgono tra una serie di oggetti bianchi cosa vogliono dipingere, ci sono bamboline, animali, piatti, tazze, teiere... Insomma c'è l'imbarazzo della scelta. Arianna ha scelto un'unicorno. Ci siamo accomadate al tavolo sui sono sistemati tutti i flaconi dei colori in fila e un piatto già dipinto con tutti questi colori. Il piatto serve a far capire che colore otterrete una volta che il pezzo sarà cotto e quanto cambia il colore a seconda che passiate una sola mano o più.
Finito di dipingere la ragazza ha portato Arianna a vedere la stanza dove cuciono le opere, le ha spiegato la procedura e le ha fatto mettere il suo pezzo in forno ( spiegando a me che non c'è pericolo di bruciarsi). Dopo 4 giorni è arrivato l'sms che l'unicorno era pronto e potevamo passare a ritirarlo.Questa esperienza è piaciuta molto ad Arianna, se volete portare i vostri bimbi tenete però conto dei tempi: è necessario prenotare e, da quando il manufatto entra in cottura, possono passare 4/5 giorni prima che possiate ritirarlo. Il costo varia a seconda dell'oggetto che scelgono i bimbi ( l'unicorno è tra i meno cari).
Finito il laboratorio potete mangiare qualcosa al centro commerciale e attenzione a girovagare: potete incappare in Hamleys, un enorme negozio di giocattoli dove alcuni giochi si possono provare e potreste scoprire che la macchina radiocomandata con 10 ruote che si ribalta su se stessa vi piace da impazzire!
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