Due giorni in Umbria alla scoperta di frutti antichi
Accomodata in cima alla collina, sovrana del territorio che la circonda, l’Abbazia di Montelabate in Umbria nel fine settimana del 27/28 Settembre ha ospitato una significativa mostra mercato di erbe e pomi antichi.
Santa Maria di Valdiponte, cosi si chiama l’abbazia benedettina, pregna di storia e misticità, ha fatto da corollario ad una delle manifestazione più belle del settore.
Proposte selezionate ad hoc non hanno disatteso la curiosità e le domande di un pubblico attento e preparato, pronto a cogliere sfumature e dettagli di cotanta bellezza. Organizzate dal GAL Media Valle del Tevere e curata dall'associazione ErbEventi, le due giornate hanno dato vita alla VI edizione che tanto successo hanno raccolto da non poter, alla fine, soddisfare tutte le presenze.
Incentrata sul territorio, sulla natura, sui suoi ritmi e sulla stagionalità, questa manifestazione oggi come non mai è attuale e richiama la presenza dell’uomo a se stesso, alla cura di sé, del cibo di cui si nutre , del mondo che lo circonda e dell’etica del quale è tatuato.
La natura offre infinite possibilità e opportunità a chi, con attenzione, si piega ai suoi insegnamenti. La materia prende forma: alchimie, formule e combinazioni; conservazione e riproduzione; essenze creative che donano nuove risorse e opportunità. Interessanti i Workshop:
- Come fare il Sapone con lisciva, soda e infinite combinazioni di profumi o erbe, che insegnano il fascino di farne un’opera propria.
- Degustare sette differenti mieli, constatando che sono allo stesso modo dolci, ma che in memoria conservano i mille atterraggi di api che li hanno arricchiti di sfumature e sapori diversi.
- Scoprire la cucina Vegana,spiegata da una convincente chef attraverso un piatto ne' triste ne' povero, ma anzi un elaborato di ricerca e passione per il proprio lavoro, molto piacevole al gusto.
Che belle le foglie che cedono al tessuto la loro anima e che il tessuto restituisce, mostrandone l'impronta, grazie ad una stampa ECO.
Impossibile non fermarsi ad osservare le delicate lavorazioni in vetro artistico, leggere, trasparenti, di una grazia infinita.
Vetri che diventano anche monili, elevati ad un alto grado di emozione: imprigionati dentro ad una boulle il volo leggero di romantici semi di soffione, un paio di orecchini, dei quali mi sono subito innamorata.
Ho seguito mani che intrecciavano canestri perfetti scegliendo rami e pensieri lunghi e flessuosi. E altre mani cambiando la sinfonia dei movimenti, curando onde impercettibili, componevano meravigliosi vasi di ceramica.
Nella cripta dove austeri archi si rincorrono ho ascoltato, ancora una volta, ascoltare Isabella Dalla Ragione e il suo amore per il recupero di pomi antichi lasciatole in eredità da Livio, il padre amato. Tradizioni che evolvono hanno oggi una connotazione contemporanea nella fondazione di Archeologia Arborea.
Passeggiare tra fiori, rose, erbe, legumi sostando gustosamente per il pranzo o lo spuntino nei presidi di Slow Food. Incrociare lo sguardo di un’ alpaca, incontrastata anima del chiostro, ci ricorda che i suoi filati preziosi vengono lavorati proprio in Umbria con calda fantasia.
Voglio lasciarvi un pò di curiosità, anche se interessanti erano tante altre proposte, curiosità che vi spinga a non mancare ad Herbae Volant Fructus Manent edizione 2015. Fortunatamente ci sono eventi che tengono vigile la coscienza di un mondo possibile nonostante la globalizzazione, eventi che fanno della biodiversità la conferma di un'identità. Una identità schietta che arricchisce chiunque l'incontri.
Grazie