È come vivere in un déjà vu

Avete presente il déjà vu, ovvero quella sensazione di tornare in un posto dove però avete la certezza di non essere mai stati? Il vivere una situazione che però è la prima volta che state vivendo?

Nella vita "normale" sono per lo più i libri e i film che alimentano i nostri sogni e nel nostro inconscio ci fanno vivere situazioni al punto che poi ci pare di averle vissute davvero.

Ma adesso? Non so voi, ma io mi sento dentro un déjà vu, coi piedi e tutto. Ogni notizia, ogni fatto, ogni accadimento mi viene normale trasporlo a un anno fa.

È un anno, anzi, qualcosina di più, che si vive nella bolla. Nella paura, nell'ansia. A volte mi domando quanto sia sensato rinunciare alla vita per la vita. Poi la vita mi distrae e mi ritrovo a ripensarci che sono passate settimane, mesi, a volte.

Si vive e si rivive. Anzi, si sopravvive e si risopravvive, perché quando manca la libertà, per me, manca la vita. Io sono una ribelle, ahimé, una ribelle che si attiene alle regole e ai dippicciemme del giorno. Lo faccio per gli altri, gli altri che mi stanno intorno e anche quelli che mi stanno meno intorno. Fosse per me, rischierei anche. Anzi, mi garberebbe quasi. Ma anni e anni di catechismi, dottrine e messe mi hanno insegnato che il rispetto altrui va avanti a sé stessi.

Dunque sono qui, a vivere in un déjà vu, a guardare ogni cosa con gli occhi di un anno fa, a godermi le passeggiate intorno casa perché qualcosa dentro di me dice che saranno possibili ancora per poco, a ordinare libri su libri, per avere un po' di scelta e una bella scorta.

Il déjà vu è una bolla, una dipendenza. È controllare le notifiche sul telefono, in attesa dei bollettini regionali, di quelli nazionali, delle notizie sulle scuole dei figlioli.

Varie coincidenze, anche lavorative, mi hanno fatto tornare indietro di un anno, in un rewind che tende a diventare un loop.

Poi c'è l'altra me, quella che guarda avanti, che mette su progetti e aspetta a mandarli, perché la recettività, in questo momento, è a pannaggio di pochi.

Andiamo avanti - e lo dico a me stessa, prima che a voi - senza mai mettere da parte l'entusiasmo, nonostante tutto, mettendoci alla prova, creando cose nuove, adattandoci ai tempi che vengono e tornano. E che torneranno, anche quelli che noi desideriamo. Torneranno, torneranno...

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