E da qualche parte, in Maremma, si fa la Zaccandrella...
Preferite il Picnic o la Zaccandrella?
Sfido chiunque si trovi adesso a leggere questa domanda, a capire il significato della parola che si contrappone al più conosciuto pasto consumato all'aria aperta, possibilmente su un bel prato con tanto di tovaglia a quadretti, cesto ricolmo e insetti vari!
Ovviamente i miei concittadini dello Scoglio sono obbligatoriamente esenti da tale sfida dato che trattasi di parola tipicamente argentarina.
Non ve ne racconto l'origine etimologica ma vi invito, molto orgogliosamente, a partecipare al divertente ma, soprattutto, gustoso significato che ha per chi vive sullo Scoglio.
Il Promontorio dell'Argentario è uno di quei luoghi dove, fortunatamente, le tradizioni locali sono difficili da scardinare e, fra queste, la Zaccandrella, credo sia la più famosa ed ancora seguita fra i gruppi di amici e familiari.
Trattasi, in breve, di una prelibata tavolata fatta in una delle piccole e deliziose vigne che sono ancora presenti tra il verde della macchia mediterranea e le terrazze costruite a mano da nostri nonni.
Alcune hanno resistito alla speculazione edilizia degli anni passati per cui, tra una villa a picco sul mare e una piscina incastonata nella roccia, ancora vivono piccole casette ad un piano, con due porticine, una per la cantina e l'altra per la cucina e bagno, una finestra, un bellissimo pergolato esterno con al centro il protagonista: un grande e lungo tavolo dove riunirsi per la zaccandrella.
Il periodo ideale è, ovviamente, la primavera, quando le giornate sono più lunghe, il caldo piacevole e la temperatura del mare ancora non attrae.
In genere ciascuno porta una prelibatezza, un piatto o un dolce per il quale si è rinomati ma non manca mai il pesce e la bella grigliata di salsicce.
Le piccole cantine si aprono per scoprire i tesori; il vinello buono fatto in casa, le acciughe sotto sale e poi l'allegria che, complice il sole, il vinello e l'amicizia, raggiunge vette sublimi.
La Zaccandrella di Slow Vigna
La Condotta Slow Food locale, da qualche anno, ne ha fatto un piccolo evento, Slow Vigna, che attrae, certamente gente del luogo, ma anche curiosi che desiderano partecipare.
Ogni anno, in genere il primo di maggio, alla vigna di uno dei soci della condotta, si aprono cancelli e porte. Attorno a grandi tavole rotonde in giardino, si trascorre una giornata gustando ricette tipiche come il caldaro, la zuppa di pesce locale. Oppure rivisitate, come le Fichemaschie arrosto.
Chi lo desidera, porta il dolce per cui, alla fine del lauto pasto, chi ancora ne ha la forza, si può avvicinare al tavolo arricchito con varie golosità.
Cosa succede dopo? Ampia libertà di scelta: una bella passeggiata attorno alla zona, una pennichella sull'erba, quattro chiacchiere e... prima di andare via, si finisce di mangiare ciò che, per puro caso, è rimasto ancora da finire!
Vi interessa sapere dove, come, quando e costo? Soprattuto perchè, ovviamente, i posti sono limitati.
Questo il contatto della condotta Slow Food Argentario: slowfood.argentario@gmail.com
Sicuramente mi troverete là...alla prossima!