A Firenze con i bambini... e con un'ottima guida!
Quando ero bambina le guide turistiche erano solo per i grandi, a volte erano difficili da interpretare e da usare persino per loro, io le trovavo del tutto impossibili da capire con quelle lunghe frasi descrittive o quel susseguirsi di nomi e date che non mi hanno mai fatto amare del tutto la storia: Francesco I, Giuseppe II, Papa Tizio, Imperatore Caio, ecc.
Oggi per fortuna non è più così per gli adulti, ma soprattutto non è più così per i giovanissimi che fanno un viaggio con gli adulti e ciò anche grazie a guide come quella che abbiamo utilizzato noi nelle nostre poco più che 24 ore trascorse a Firenze lo scorso week end.
La settimana prima del week end previsto ho scritto un’email ad una bellissima e validissima libreria di Firenze completamente dedicata ai giovani e ho chiesto consiglio ai gestori, volevo aiutare i miei tre figli a prepararsi per la “passeggiata” che avremo fatto, ma sapendo quanto è bella e ricca Firenze e quanto poco era il tempo a nostra disposizione temevo che nelle loro teste il risultato fosse solo tanta confusione. La loro risposta è stata immediata: A spasso per Firenze di Rosaria Punzi, Lapis editore. Io non ho dovuto far altro che andare nella libreria della mia città, comprarla e darla ai miei figli a cui è piaciuta subito molto.
Come è organizzata la guida:
Un quaderno a rilegatura ad anelli. Questo fa sì che sia molto agevole da sfogliare, le pagine si girano a 360° ma all’interno ci sono molte doppie pagine che si aprono per dare una visione più ampia del monumento o delle mappe illustrate; si chiude con un elastico (così tra le pagine abbiamo potuto mettere cartoline, biglietti di entrate a musei ecc. senza rischiare di perderli strada facendo).
Come ogni buona guida turistica, nella prima pagina è spiegato come usarla e cosa significano alcuni simboli che si ritroveranno più volte all’interno, l’indice è costituito da delle parole e simboli chiave (come il “cappello rosso”, la famosissima cupola del duomo di Santa Maria del Fiore).
All’interno di ogni paragrafo inoltre si trovano dei suggerimenti per animare la visita in compagnia dei bambini con dei piccoli giochi, in modo da interessarli e da rendere la loro presenza più attiva possibile lungo il percorso che si è deciso di svolgere.
Alla fine della guida ci sono alcune pagine a quadretti grandi per “I miei appunti di viaggio” e infine lo spazio per incollare “La bustina dei ricordi” e “La foto più bella”.
Il contenuto:
Con uno stile che io ho trovato abbastanza leggero ma non superficiale, all’interno di questa guida Lapis per ragazzi troviamo inizialmente una presentazione per tappe storiche di Firenze, dalla sua nascita per opera degli antichi romani fino all’esondazione dell’Arno del 1966. Dopodiché c’è una carrellata di luoghi rilevanti per la visita che vengono presentati sempre grazie ad uno stile preciso in termini di contenuti e molto piacevole in termini di illustrazioni.
Oltre alle principali opere storico-artistiche all’interno della guida sono presentati i luoghi che hanno fatto la storia di Firenze, che ne sono diventati i simboli, anche moderni come per esempio palazzo Pitti, che oltre ad essere stata reggia per tre dinastie è stato anche il primo luogo in cui negli anni ’50 si sono organizzate sfilate che hanno fatto conoscere la moda italiana nel mondo.
L’ultima parte della guida è dedicata alle tradizioni di questa splendida città, alle feste e rievocazioni storiche, ma anche ai piatti tipici, che vengono allegramente presentate ai bambini come una tavola per la merenda.
Perché mi/ci è piaciuta:
- Ricca di contenuti, ma misurata nella lunghezza, ben scritta, anche se con un linguaggio non sempre adatto ai più piccoli, ma si presume che siano dei grandi a leggerla e spiegarla, giusto?
- Le illustrazioni sono belle e colorate ma rendono anche la raffigurazione molto riconoscibile quando la si incontra dal vero.
- Molto maneggevole e leggera ma di carta “robusta”.
- Giocosa e didattica allo stesso tempo.
- Infine, piacevole da continuare ad usare a casa completando le ultime pagine e riguardando le pagine dei luoghi visitati e magari porsi a vicenda le domande quiz per veder chi si ricorda più cose.
Testo e immagini di Francesca Errera