(Gustando l') Umbria: chiccherie varie, di Giulia Renzi

Il quinto post che partecipa al contest Gustando l'Umbria è quello di Giulia Renzi, blogger italiana di HansHolidiary. Buona lettura!

Il lupo a Gubbio sono solo io

agnelli e vacche è tutto quanto mio.

Se la foresta il cibo non mi dà

io mangio carne d’uomo di città.

Cos’ è? È una canzoncina stupida che io ed i miei compagni cantavamo sul pulmino in terza elementare quando andammo in gita a Fabriano, la città della carta. È la prima cosa che mi è venuta in mente quando Silvia mi ha invitata a scrivere un articolo con tema “Gustando l’Umbria”, che Trippando ha ideato assieme a Residenze l’Alberate.

Quella di Fabriano è stata la prima mia esperienza in Umbria, susseguita poi da altre piacevolissime visite in questa magnifica terra.

Ed è stato poi proprio nelle occasioni successive che ho scoperto il piacere della tavola umbra. Nonostante provenga da una regione (la Toscana) che per il cibo ed il vino possa considerarsi una delle migliori d’Italia, devo ammettere che la cucina umbra trova molte similitudini con quella toscana.

Ad esempio per i salumi. Pare che, infatti, Norcia sia famosa, oltre che per i tartufi, anche per l’antico mestiere di insaccare. Ed è così che nascono alcuni capolavori multiformi, dai sapori autentici di un tempo, come il salame, il capocollo, il cojone di mulo e la porchetta.

 Peccati di gola capaci di “solleticare” tutti i sensi.

Sempre in tema di “gite scolastiche”, in IV liceo la professoressa di Economia ci ha portati a visitare una fabbrica storica italiana in quel di Perugia… ovviamente sto parlando della Perugina, che ha creato anche la Scuola del Cioccolato . “L’accademia” offre un ricco calendario di corsi “per tutti i gusti” che permette anche di esplorare il mondo del choco-assaggio diventando dei “sommelier” del cioccolato.

Perugia può essere considerata la capitale Italiana del che ogni anno è sede di Eurochocolate, una delle kermesse più importanti del settore.

E per gli amanti del vino, anche i vigneti trovano il loro spazio in Umbria, con risultati sorprendenti. Nella zona di Montefalco vengono prodotti il famoso Sagrantino e il Rosso di Montefalco, il celebre borgo soprannominato, per la sua vista panoramica, “la terrazza sull’Umbria“.

Il Museo del Vino di Torgiano è stato creato per valorizzare la ricchezza agricola della zona tra Perugia e Assisi.

Il museo lascia spazio anche ad una esposizione sulla realtà agricola del territorio nel corso dei secoli attraverso immagini ed antichi attrezzi per il lavoro tra gli olivi.

A me è venuta fame…e sete!

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