I carristi di Viareggio e la loro grande Arte
Ci sono quegli articoli che ti chiedono di essere scritti. Il cervello guarda l'agenda della programmazione e ti dice che devi fare questo, questo e quell'altro. Invece le mani vanno da sole. Cliccano su "aggiungi articolo" e iniziano a scrivere. Ci sono esperienze che pretendono di essere raccontate finché l'adrenalina è ancora lì, il freddo ancora ti ghiaccia mani e gambe e la gola un po' ti brucia, ma quello che hai vissuto ti dà un entusiasmo che non ascolta cosa dice il corpo. Ascolta soltanto le parole dei maestri. I maestri carristi del Carnevale di Viareggio. Mi direte che ne avevo già scritto perché con alcuni di loro avevo già parlato, avevo già ascoltato le loro emozioni. Sì. È vero. Ma non nel periodo clou. Non a venti giorni dall'inizio dal primo corso mascherato, quando gli hangar sono per lo più chiusi e sono dei veri e propri cantieri, luoghi in cui vengono costruite delle opere artistico - ingegneristiche che sono, di fatto, dei teatri viaggianti.
I maestri carristi sono spesso figli d'arte e vi sono diversi fratelli che lavorano assieme: figli di carristi, gente che potremmo definire cresciuta a pane e cartapesta. Invece non è così. A pane ed arte è meglio detto. Perché il Carnevale di Viareggio nasce dalle menti visionarie di artisti del tempo moderno.
Ciò che più mi piace delle chiacchierate coi carristi è ascoltare come è nata l'idea di ogni carro, perché il Carnevale di Viareggio non ha mai imposto un tema specifico: ogni maestro ha, ogni anno, carta bianca. E ogni anno dalla sua mente esce un bozzetto, che diventa modellino 1:10 e poi carro, delle dimensioni di una palazzina, con meccanismi e automazioni che vengono mossi rigorosamente a mano.
Gli hangar del carnevale sono identici l'un con l'altro, ma ogni hangar in cui lavora un maestro carrista o una coppia di fratelli maestri o una famiglia è un piccolo microcosmo a sé. In alcuni c'è musica a palla e una grande atmosfera già carnevalesca, in altri si sentono solo i rumori degli utensili da lavoro; anche il numero delle persone che lavorano attorno a un carro è molto variabile da un hangar all'altro. Visitarli tutti, ascoltando le diverse genesi, è un'esperienza fantscientifica per chi, come me, passa giornate a scrivere. Magari per loro potrà essere visionario scrivere un articolo al giorno. Per me lo è vedere la nascita di un carro all'anno. In un pomeriggio ci si fa subito un'idea di chi è più indietro col lavoro e chi, invece, sembra più avanti. Ma alla Cittadella si fanno le nottate, perché sabato 1 febbraio 2020 alle 16 i 9 carri di prima categoria, 5 di seconda, le 9 mascherate di gruppo e le 8 maschere isolate saranno tutti lì sul lungomare, pronti, alle al triplice colpo di cannone, a prendere vita e regalare ai presenti uno spettacolo unico nel suo genere: uno spettacolo di musiche, coreografie, movimentazioni che la miglior penna non è in grado di descrivere nella realtà. Perché il Carnevale di Viareggio va vissuto!
Informazioni edizione 2020:
Sabato 1 febbraio
Dalle ore 16 Cerimonia di inaugurazione, alzabandiera e 1° CORSO MASCHERATO, dalle ore 17. Al termine Spettacolo piromusicale
Domenica 9 febbraio, ore 15
2° CORSO MASCHERATO
Sabato 15 febbraio, ore 17
3° CORSO MASCHERATO
Giovedì 20 febbraio, ore 18
4° CORSO MASCHERATO
Al termine Spettacolo pirotecnico
Domenica 23 febbraio, ore 15
5° CORSO MASCHERATO
Martedì 25 febbraio
Ore 15 Anteprima del Corso
6° CORSO MASCHERATO, dalle ore 17
Al termine Proclamazione dei vincitori e Spettacolo pirotecnico
Più informazioni visitando il sito: http://viareggio.ilcarnevale.com/