I come Isole

Più pigro che mai, il mio #ABCviaggi continua. Siamo alla lettera I e non ho alcun dubbio su il che per me I è I come Isole.

Da diversi anni a questa parte, infatti, non passa estate senza che prenda un aereo o traghetto e sbarchi su di un'isola. La cosa non è voluta, ma la statistica parla da sola. Ci dev'essere qualcosa, come una calamita, che mi attrae verso le isole. Quale, non ha importanza. Per quanto tempo, nemmeno. Purchè sia isola.

L'anno appena trascorso la protagonista della nostra estate è stata l'Elba. Un'isola che sia io che il DottIng avevamo vissuto da ragazzi, quando nemmeno ci si conosceva. E' stato bello riviverla da genitori. Scoprire che è un'isola formato bambino. Ed è stato divertente passare davanti ai locali (sono sempre gli stessi!) che avevamo frequentato anni e anni fa. Ricordare gli aneddoti. Ridere di com'eravamo.

Andando indietro con gli anni, bisogna saltare il 2011: ho trascorso un'estate con una pancia immensa e quella "tranvata" che è Marchino che ci ballava dentro. Non potendo andare su di un'isola, me la sono portata in casa, sul portatile che poggia (quando non si mangia) sul tavolo di cucina. La mia isola del 2011 è stato Trippando: rifugio contro il calore, la noia, i piedi gonfi...

L'Isola del 2010 è stata la Sardegna. Dopo aver accettato di sposarmi (poverino, gli asciughiamo il sudore?), ho dovuto cedere ad Enrico ed accondiscendere alla Sardegna. Non che dobbiate asciugarmi il sudore per la fatica, ma, sinceramente, non era tra le mie priorità e non mi ha entusiasmato. Per le solite questioni di ferie, siamo andati la seconda settimana di settembre. Un pò a Pula, un pò a Sant'Antioco. Quoto Pula, un concentrato di storia (nel paraggi c'è la colonia fenicia di Nora) e mare splendido, mentre non posso dire altrettanto di Sant'Antioco, che a settembre si spopola e diventa un mondo morto. Ora, non che io sia una da discoteche e nottate fino all'alba... Ma almeno una passeggiata post-digestione posso farla, in vacanza, con qualche negozio o bar aperto?

La Tripp-Isola del 2009 è stata invece Mljet, la dolce Isola di Meleda, in Croazia. Quella dove, narra la leggenda, Ulisse sia stato tenuto prigioniero da Calypso. Un'isola verde, selvaggia. Per più di metà tutelata come Parco Nazionale, è un luogo del cuore. Uno di quei posti ancora al di fuori del turismo di massa. Nel bellissimo Hotel Odisej eravamo gli unici italiani. Da urlo!

Andiamo ancora indietro... E' il 2008. La nostra isola è stata Ischia, per una settimana assolutamente low cost: viaggio in treno + traghetto, spostamenti all'interno dell'isola con i pullman. Pensione semplice ma gustosa. E, la seconda settimana di settembre, un caldo degno di nota! 450 euro a persona da quando siamo usciti di casa a quando ci siamo rientrati. E una settimana in famiglia. Perchè gli ischitani di accoglienza se ne intendono!

Il 2007 ci ha visti nella nostra amata Croazia, dove ha fatto da regina l'Isola-Non-Isola di Krk, collegata alla terraferma da un ponte. E poi le Isole Incoronate: suggestive, affascinanti, meritano assolutamente una gita se siete dalle parti di Zara o di Murter! Rimarrete a bocca aperta e non vorrete più tornare a casa.

E poi... e poi... ci sono tante altre Isole nel mio cuore. E tante, ancora, da visitare... e voi? Avete delle Isole nel Cuore?

Continuate a seguirci!

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