Il Forum Internazionale del Turismo 2023 in 10 parole (mie)
10 parole per raccontarvi (a modo mio, ormai lo sapete) il Forum Internazionale del Turismo Italiano 2023, che si è svolto il 24 e 25 novembre a Baveno, sul Lago Maggiore. Per la parte emozionale, vi rimando al reel qua sotto, montato "di pancia" in tempo reale.
1. Applausi. Allo staff del Ministero e al Ministro Daniela Santanchè, perché ci ha accolti come a casa sua. Ho adorato il suo salire sul palco quando aveva qualcosa da aggiungere, il suo rivolgersi agli assessori regionali guardandoli in faccia, loro sul palco insieme a lei.
2. Paragoni. Non si fanno, i paragoni, ma io ero anche agli Stati Generali del Turismo a Chianciano, lo scorso anno, e mi viene spontaneo un raffronto. Gli Stati Generali sono stati un evento tecnico, uno stato dell'arte piuttosto lucido e completo. Giusto: c'era un governo appena insediato. Il Forum, invece guarda avanti, fa progetti, prospetta. Meno emozioni, più concretezza. Finalmente si riparte!
3. Ripartenza. È ripartito, il turismo, dopo lo stop terribile del covid. Dalle parole del Ministro del Turismo è emerso che adesso deve partire con una logica, con coesione.
4. Insieme. È solo insieme, che si va lontano. L'ha detto più volte il Ministro Santanchè: bisogna che gli italiani lavorino per un obiettivo comune: quello di portare il turismo ad essere la prima industria italiana.
5. Nazione. Se quando fu fatta l'Italia bisognava fare gli italiani, ora siamo arrivati all'estremo opposto: siamo italiani ma ognuno tira per sé, per il suo campanile. Dobbiamo (ri)fare l'Italia, raccontarla come un unicum dalle tante sfaccettature. L' Italia è di per sé un brand. Non lo sono Roma o Costiera Amalfitana (rigorosamente pronunciato all'americana), oppure Tuscany. Lo è l'Italia: con le sue città, la sua gastronomia, i suoi vini, la sua artigianalità, il Made in Italy, la bellezza, lo stile, la classe che solo l'Italia e gli Italiani hanno, per gli stranieri.
6. Sicurezza. Si viaggia volentieri solo se ci si sente sicuri. Da mamma single che viaggia (tanto) con due bambini o da sola, mi sento di confermare che l'Italia è veramente (ovunque) un posto dove non mi creo problemi a muovermi da sola, anche si sera, sia sola che con la figliolanza.
7. Donne. Il comparto turistico dà lavoro a molte donne. Le rende libere, autonome. Un lavoro è emancipazione, ma soprattutto è libertà, anche di poter chiudere una relazione, perché l'indipendenza economica è tutto. Quindi incrementare l'industria turistica per aumentare il lavoro femminile.
8. Attenzione. A tutti, senza la forzatura dell'inclusione. Siamo tutti diversi, ma c'è bisogno di ciascuno per diventare tutti.
9. Influencer. Ce n'è stato uno sul palco: Diego Gastaldi. È stato bellissimo ascoltare la sua storia: l'incidente, gli allenamenti dettati dalla rabbia di rivalsa, il suo diventare campione paralimpico, il camper costruito da solo, per le sue esigenze, la felicità conquistata grazie ai suoi giri su e giù per l'Italia.
10. Felicità. La mia, per esserci stata, per essere un micro puntino nel mondo del turismo italiano, ma per aver avuto l'opportunità di ascoltare le eccellenze, vivere quest'esperienza, raccontarla.
E ora avanti, con orgoglio, con gioia, con la meraviglia di scoprire e raccontare ogni giorno (o quasi) un pezzetto d'Italia.