Il Lago dell'Accesa: dove ogni pietra parla

Ho scoperto il Lago dell'Accesa selezionando i migliori luoghi dove fare picnic in Italia. E, sì, il lago dell'Accesa non poteva mancare in Giro d'Italia in 70 picnic. A leggerne mi è sembrato così adatto a stendere un asciugamano o una coperta, riparandosi all'ombra della vegetazione e fare un picnic che quando Chiara Beni, l'autrice del racconto, mi ha proposto di combinare lì una presentazione del libro, ho accettato al volo. Qui sotto potete vedere il vlog (ovvero il resoconto, in video) dell'intera giornata.

Il Lago dell'Accesa: come arrivare

Il Lago dell'Accesa è un incanto di natura: lo vedi lì, mentre passi sulla strada tra Valpiana e Ribolla, lungo la Strada Provinciale dell'Accesa. Siamo nell'alta Maremma, in Provincia di Grosseto, nel Comune di Massa Marittima, un borgo che anch'esso vale una visita. Appena prima del lago c'è un'indicazione per Poggio Corbello (se avete letto Nives di Sacha Naspini non potete, come me, non fare una deviazione); poco dopo la chiesetta de La Pesta. Passata la chiesa bisogna curvare a gomito e prendere la sterrata. In un centinaio di metri sarete al parcheggio del lago.

Indicazioni serie: dalla SS 1 Aurelia prendere l'uscita Follonica Est e seguire in direzione Massa Marittima fino a Valpiana. Poi seguire l'indicazione sopra!

lago dell'accesa

Sembrerebbe solo natura, invece...

Il Lago dell'Accesa ti si apre lì davanti, è una depressione nel mezzo delle Colline Metallifere. Le sue acque sono trasparenti che vicino alla riva la mente non può che volare ai Laghi di Plitvice (li avevo raccontati in questo vecchissimo articoli degli albori di Trippando). Trasparenti e pulite: da anni le acque dell'Accesa sono premiate con le 5 vele di Legambiente, che sventolano in bellavista appena arrivate. Io sono giunta qui al mattino piuttosto presto e fare il giro del lago quasi deserto, assistere al risveglio di chi aveva dormito lì, in camper o tenda, è stato davvero bellissimo. La natura è rigogliosa, prorompente.

tombe etrusche al lago dell'accesa

... Invece ogni sasso parla...

Ma il Lago dell'Accesa non è solo natura. Prima della presentazione c'è una visita guidata da un bravissimo (e molto pop!) archeologo, il dott. Matteo Colombini. Il suo ragionare col metodo scientifico, atipico per un archeologo che solitamente ha una forma mentis classico-letteraria, ci conduce attraverso riflessioni importanti sul ruolo della donna nella società etrusca; in quella dell'Accesa, nello specifico.

matteo colombini archeologo

Se non avete mai sentito parlare dell'Area Archeologica del Lago dell'Accesa, male. Molto male.

  1. È ad accesso libero e gratuito.
  2. Ha pannelli esplicativi molto ben fatti.
  3. Se il pannelli vi annoiano e se avete bisogno di una mappa a portata di mano, prima di arrivare al lago (perché lì non c'è rete!) scaricate l'app Accesa+ e potete avere le spiegazioni, oltre che la mappa dell'area, anche sul vostro telefono o tablet.
  4. Ultimo ma non ultimo, è immensa, ben conservata e, una discreta parte, ben tenuta.

L'Area Archeologica dell'Accesa

Sì, mi hanno colpito molto i resti etruschi dell'Accesa (e non perché avevamo un bel ragazzo come guida!), ma perché inaspettati. Non voglio far polemica, ma ragiono pigiando i tasti del computer: di solito quando un'attrazione è ad accesso libero o è tenuta male o sono tre sassi in croce.

Altro che tre sassi! L'Area Archeologica dell'Accesa è suddivisa in diverse aree di scavo, di cui accessibili e ben tenute (cioè prive di vegetazione circostante, perché siamo in un bosco, ricordiamocelo!) una parte sufficiente a trascorre un paio d'ore. Come ti giri, trovi pietre... e che pietre! Sono i resti di una civiltà interessante, molto studiata e poco compresa (illuminanti le parole della nostra guida Michele sul ruolo delle donne etrusche nella società). La bellezza è che tra tombe e resti di abitazioni gli incontri sono tantissimi. A volte un po' rischiosi, nel senso che ci sono delle delimitazioni con staccionate di legno, ma... Anche se ero sola, quel giorno, il pensiero è andato alle mie creature: per loro scavare, prendere un sasso e lanciarlo è tutt'uno. Ovviamente mentre mamma e babbo sono girati per un istante da un'altra parte. Ecco, la cosa che mi ha colpito è che l'Area Archeologica dell'Accesa è lì, a cielo aperto, senza un guardiano o un biglietto d'accesso. È un patrimonio di tutti fruibile da tutti (anche se l'accessibilità non è banale, dato che siamo in un bosco), eppure (che bello poterlo dire!) ben tenuto e rispettato.

Sono rimasta colpita dalla quantità di resti, oltre che dal loro eccellente stato di conservazione. Anzi, siccome io sono sempre un po' brutale e materiale, mi sono proprio detta: due mesi fa abbiamo pagato un botto per visitare Populonia, qui non è da meno ed è gratis.

Come ci si gira, ci sono sassi. Ma sassi che parlano, pietre che hanno attraversato i secoli e la storia, pietre messe lì da una civiltà affascinante. Pietre che chissà cosa direbbero, se potessero raccontare!

Per approfondimenti sui Musei di Maremma, seguite questo link istituzionale!

A proposito di Maremma...

Per ragionare di itinerari, se avete una giornata di tempo potete fare:

  • in estate, mezza giornata all'Area Archeologica dell'Accesa e mezza al lago in relax,
  • in periodi "meno balnaeabili", mezza giornata all'area archeologica e mezza a Massa Marittima

Per noi la Maremma è una meta pitttosto vicina, dove amiamo andare spesso e dove abbiamo sperimentato un po' di tutto. Se invece avete due o tre giorni, vi consiglio di leggere:

Che dite, vi ho convinti? Portate coperte e cestino da picnic: sarà bellissimo!

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