Il Lago Incantato
Vi è mai capitato di sentire lo stesso brivido in luoghi diversi?
A me è successo a distanza di un anno ... la settimana scorsa, durante la nostra avventura in terra trentina.
Un' emozione del tutto inaspettata. Non l'ho avvertita subito: da circa un' ora stavo godendo delle meraviglie di quel posto.... ma qualcosa mancava... non era proprio come me lo ero immaginato e un leggero senso di amaro in bocca mi stava assalendo.
Poi è successo...
Un timido raggio di sole ha fatto capolino dalla grossa nube che non prometteva nulla di buono; il cielo ha cominciato ad aprirsi a poco a poco, lasciando spazio a quei raggi che alla fine hanno avuto la meglio.
Appoggiata allo steccato che mi separava da quella meraviglia, all'improvviso mi sono apparsi davanti i colori dell'arcobaleno: c'erano tutti e ad ogni nuovo sguardo dipingevano l' acqua di nuove tonalità.
Questo è stato il mio primo incontro con il Lago di Carezza, una goccia d'acqua incastonata nella foresta ai piedi del Latemar. Tappa obbligata per gli amanti della fotografia, è privo di emissari visibili in quanto viene alimentato da sorgenti sotterranee e il livello dell' acqua cambia mensilmente raggiungendo il livello più alto in Primavera a seguito del disgelo.
"Una lacrima dal cielo" ho pensato "ma come può il cielo aver pianto una lacrima così bella?" .... "di sicuro piangeva di gioia".
Poi è arrivato lui, radiante come sempre, che mi ha riportato alla realtà: " Mamma lo sai che un drago cattivo ha strappato l' arcobaleno dal cielo e l' ha buttato lì dentro?"
Persa com' ero, e ubriaca di bellezza,
mi ero del tutto alienata dal mondo perdendomi gran parte della storia... che recitava così:
"Nel lago viveva un tempo una bellissima ninfa, che amava sedersi sulle sue sponde a cantare. Essendo però molto timida, quando qualcuno si avvicinava alla riva, lei si rituffava prontamente in acqua. Un giorno passò nei pressi lo stregone di Masarè e udì la ninfa cantare. Innamoratosene perdutamente, tentò invano di rapirla facendo ricorso a tutte le sue arti magiche
La strega Langverga gli diede allora questo consiglio: -Distendi un arcobaleno del Latemar fino al lago così stuzzicherai la curiosità dell' ondina attirandola fuori dall' acqua. Tu però dovrai trasformarti in un vecchio mercante e raccontarle che dal tessuto dell' arcobaleno si ottengono preziosissimi gioielli, quando lei si sarà avvicinata abbastanza potrai catturarla-
Lo stregone seguì il suggerimento ma dimenticò di travestirsi. Così la ninfa lo riconobbe e si rigettò subito nel lago scomparendo per sempre alla sua vista. Lo stregone allora strappò l' arcobaleno dal cielo e lo scagliò in acqua. Ma questo si sciolse spandendo i suoi colori sulla superficie del lago che da allora i ladini chiamano "Lago dell' arcobaleno".
Non so cosa rimarrà ad un bambino di neanche 5 anni di questa esperienza. Di sicuro ogni volta che guarderà l' arcobaleno la sua mente tornerà al drago che aveva gettato tutti i colori nel lago incantato.
Come? Siete curiosi di sapere l' altro luogo che mi ha dato le stesse emozioni un anno fa? Lo saprete presto.
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