In Cammino per Volterra, con la Signora Agrimonia

Laura Polidori, la padrona di casa di quel posto magnifico che si chiama Agrimonia, dove ho trascorso qualche giorno ad inizio mese, qualche giorno fa mi ha mandato questo percorso corredato da foto. Non so se la sua intenzione era quella di farmi vedere cosa mi ero persa, avendo il passeggino con Marco al seguito, oppure un subdolo invito a ritornare. In entrambi i casi, una cosa è  certa: difficilmente riuscirà a sbarazzarsi di noi!!

Si tratta di un' escursione semplice, lunga circa 3/4 km, per raggiungere Volterra attraversando il bosco a Nord-Est della cittadina etrusca e medievale. E' un percorso facile, anche se lievemente in salita.
Partiamo da Agrimonia. Per chi non è nostro ospite, è possibile partire dall'incrocio 'Prato d'Era', oppure, facendo il percorso a rovescio, direttamente da Volterra.

Prendiamo la strada che si inoltra nel bosco. È bella, larga e ombrosa. Una volta era l'unica strada d'accesso al podere che è l'ultimo della collina. Percorsi circa 400 metri ci si immette nella vecchia strada che, anticamente molto frequentata, congiungeva il convento di San Girolamo con la valle dell'Era.

La strada di San Finocchi prende il nome del cimitero omonimo, ove venivano seppelliti i pazienti dell'ospedale psichiatrico quando morivano e non era possibile rintracciare le famiglie oppure queste non volevano portarli via. Salendo verso Volterra, sempre costeggiando poderi e case addormentate, lo si incontra sulla sinistra, abbandonato e pieno si storie. Ma i nomi non si leggono più...

Si percorre la strada, piacevole e ombrosa, a tratti in salita, attraversando il bosco, per circa 3 km prima di raggiungere il borgo di San Lazzero e poi Volterra. Quasi alla fine, sulla destra, appare la sagoma della bella Villa Giardino, un tempo proprietà dell'antica famiglia Inghirami, poi abitazione del direttore della struttura psichiatrica, oggi casa per ferie e sede dell'attività dell'associazione di volontariato Mondo Nuovo.

Infine, sempre sulla destra, appaiono gli edifici diroccati e soverchiati dalle piante dell'ex ospedale psichiatrico, bellissima serie di edifici fine Ottocento-inizio Novecento immersi nel verde.  Alcuni sono stati ristrutturati ed ospitano l'attuale ospedale di Volterra. Altri purtroppo decadono abbandonati. Eccoci a San Girolamo.

Fu costruita nel Quattrocento, su disegno del Michelozzo, ma ha poi subito visibili alterazioni. Ai lati del porticato della chiesa si trovano due cappelle. Nella prima si vede un quadro in terracotta di Giovanni della Robbia, ad alto rilievo, rappresentante San Francesco d'Assisi che porge a Santa Chiara e a San Lodovico di Francia due nastri, su cui è scritto: Haec est via salutis et vitae, e Accipe disciplinam potris tui.  Nella seconda (1501) è rappresentato il Giudizio finale. Ci lasciamo alle spalle la Chiesa di San Girolamo e raggiungiamo il borgo san Lazzero che ci ricongiunge alla SS 68. Siamo a Volterra!  

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