Intervistando Mrs Trippando...

Trippando cambia faccia, un traguardo molto importante che rappresenta una svolta, un nuovo punto di partenza ma sicuramente anche una naturale continuazione del cammino fatto fino ad ora, hai voglia Silvia di parlarci un po' di come è nato Trippando?

Trippando è nato un pò per gioco e un pò per caso in una calda domenica dell'estate 2011. Era il 17 luglio, io ero al 7°mese di gravidanza ed il ginecologo mi aveva imposto di stare a riposo "al fresco". Erano già dei mesi che "giocavo" ad organizzare vacanze che chissà quando avrei fatto. Quella mattina mi sono svegliata con un'idea in mente: apro un blog di viaggi. L'ho comunicato a mio marito seduta sulla vasca, mentre lui si faceva la barba. Mi ha dato una mano per la parte tecnica e... nel pomeriggio il piccolo Trippando era già online. Con un template arancione che non rinnego, ma faceva molto casalinga disperata!

silvia ceriegi A quasi due anni esatti il template arancione è solo un ricordo a cui pensare con affetto mentre un portale professionale ci da l'idea di come Trippando sia diventato un realtà importanze della blogosfera italiana. Quali sono stati secondo te i momenti cruciali della vita del tuo blog che hanno permesso di arrivare a questi risultati? Quali sono le scelte importanti che adesso a posteriori puoi dire che hanno fatto la differenza?

La svolta di Trippando è stato l'incontro virtuale con Ernesto. Ernesto De Matteis, che ora è il mio braccio destro. Ha scoperto Trippando tramite un contest sulla Puglia. Ha partecipato ed è rimasto... fedele. Ogni giorno mi commentava i post. Io, intanto, avevo le ore di sonno ridotte a causa del bambino appena nato. Chiedere ad Ernesto di scrivere qualcosa, ogni tanto, mi è venuto spontaneo. Dopo qualche tempo, l'idea di aprire ed allargare la squadra. Sono le persone che fanno la differenza: adesso i Trippando's sono una ventina di persone, ciascuno con la propria preparazione, i propri gusti ed il proprio punto di vista. Questa è la differenza!

Quindi nella tua esperienza è il gioco di squadra che fa la differenza tra un progetto amatoriale e un blog professionale? per quale motivo secondo te?

Quando si ha un blog è da mettere in conto il fatto di poter avere mancanza di ispirazione o di tempo per scrivere. Un blog amatoriale può fermarsi. Deve fermarsi. Un blog professionale no. Un blog professionale è un blog che va avanti qualsiasi cosa accada a chi sta dalla parte della tastiera. Questo è molto difficile da gestire se si è soli e se si ha "anche" un lavoro diverso ed una famiglia. Quando si è in molti a scrivere, i contenuti non mancano mai. E non mancano nemmeno le idee e le ispirazioni, che spesso nascono da momenti di confronto online ed offline. Ciascuno dà il suo apporto. Ed insieme è più bello!

Non c'è il rischio che in questo modo un progetto possa perdere la sua identità? come fai a fare in modo che tutti i contenuti siano in linea con la filosofia di Trippando?

La filosofia di Trippando è una filosofia di curiosità assoluta: così come io sono curiosa di leggere di luoghi in cui non sono stata e di esperienze che ruotano attorno ai viaggi, anche in senso lato, penso che lo siano anche i nostri lettori. Mi piace raccontare e mi affascina ascoltare (ops, leggere!) i racconti degli altri; a volte mi sembra di vivere insieme le loro emozioni. Apprezzo molto i consigli, le informazioni, le curiosità, mentre non mi piacciono le "lezioncine". Quelle le danno i libri di scuola. Qua siamo tutti adulti e nessuno è in cattedra. Si racconta, ci si confronta. Poi ciascuno trae le proprie conclusioni.

Un blog professionale, soprattutto se ottimamente posizionato come il tuo, diventa molto interessante per eventuali partner commerciali, come gestisci questo tipo di rapporti? sono opportunità od ostacoli?

Le opportunità commerciali sono l'unica parte di Trippando che gestisco in autonomia. Sono sempre disponibile a studiare e, a volte, inventarmi la forma di collaborazione più adatta al partner che mi si propone. A mio avviso le opportunità commerciali sono fonti di scambio reciproco: al di là della visibilità offerta in cambio di denaro (che viene regolarmente reinvestito nelle migliorie del blog), si creano e costruiscono rapporti interpersonali che spesso vanno oltre la compra-vendita. Mi piace creare sinergie, anche perchè scrivo e pubblico solo ciò che mi piace e ciò in cui credo.

Cosa vedi nel futuro di Trippando? o cosa vorresti vedere?

Nel futuro di Trippando vedo una community in aumento e fermento costante: molte menti = molte idee. Il blog avrà un forum e sono convinta che sarà foriero di consigli, conoscenze e arricchimenti culturali e personali per tutti.

Un consiglio che daresti a chi ha intenzione di approcciarsi al mondo del travel blogging?

Un blog si apre se si ha qualcosa da dire e, ovviamente, se si sa scrivere, cosa purtroppo non banale, visto quello che offre la rete. Per il resto, servono passione ed entusiasmo. Per avere seguito ci vogliono i contenuti, ma anche l'interazione con il pubblico: il blogger deve essere anche un pò giullare, soprattutto nell'amministrazione dei social media!

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