Itinerario tra Lazio e Umbria: tre o quattro giorni tra natura e storia

Se seguite Trippando su Instagram, avrete visto che una decina di giorni fa coi ragazzi abbiamo fatto un'incursione tra Lazio e Umbria. La nostra prima tappa è stata Otricoli, per vivere la magnifica esperienza di Ocriculum AD 168, una giornata con e come gli antichi romani, un tuffo nella storia, nella meraviglia, in un' altra epoca che ci ha entusiasmato e non poco. È stata una parentesi, un viaggio nel viaggio da segnare in agenda ogni anno per l'ultimo weekend di maggio (quest'anno rimandato a giugno a causa della piovosità).

È del resto di questa che pensavamo fosse una vacanzetta e che invece è stato un bel viaggio intenso tra Lazio e Umbria, che vi voglio però parlare. Del nostro itinerario tra natura e storia, alla scoperta di un territorio poco turistico ed estremamente affascinante.

Itinerario tra Lazio e Umbria: base a Rieti

Avendo una carissima amica (che poi è colei che cura la parte tecnica di questo sito) che vive a Rieti, per noi la scelta della base per questo viaggio mascherato da vacanza (o viceversa?!) è stata obbligata. Anzi, la prima idea è stata: si va alla rievocazione romana a Otricoli e poi si tira giù a Rieti a trovare la Mariani (perché noi ci si chiama per cognome!) e da lì, anche grazie al suo aiuto, ci ho costruito l'itinerario attorno.

Ma a parte i fatti miei e delle mie amiche in giro per l'Italia, Rieti non solo è stata un'ottima scelta come base per un bell'itinerario tra Lazio e Umbria, ma è stata anche una scoperta notevole, come città.

Chi di voi è mai stato a Rieti alzi la mano o batta un colpo. Ho fatto un piccolo sondaggio su Instagram, mentre eravamo in viaggio, postando l'angolo della città che più mi ha colpito. L'84% delle persone che hanno visto le mie storie non sapevano dove mi trovassi. Ergo: non erano mai stati a Rieti, che invece è bellissimaaaaa e voglio parlarvene con un articolo dedicato.

Se la scegliete come base per il vostro viaggio, soprattutto quando le giornate sono lunghe, anziché dedicarle una giornata da mattina a sera potete decidere di godervela giorno per giorno nel tardo pomeriggio e alla sera. È una città piccola, calma, ricca di storia e di storie, zeppa di chiese, monumenti, belvedere. Il fiume Velino (quello della Cascata delle Marmore), poi, beh... a me la fa assomigliare un po' a Lubiana un po' a Sarajevo, di cui ha la stessa altitudine, più o meno, tra l'altro... E così, girando la sera per Rieti, potrete dedicare le giornate alla scoperta dei suoi dintorni. Soprattutto col clima caldo, vedrete, sarà la scelta giusta!

Una giornata alla Cascata delle Marmore e al Museo Hydra (e non vi basterà!)

Da Rieti alla Cascata delle Marmore ci arrivate in una mezz'oretta. Quello che vi propongo, che abbiamo fatto noi e che trovate anche in questo video, è un percorso per buone gambe. Il dislivello è importante e si avverte soprattutto in discesa. Andrete dal belvedere superiore a quello inferiore (e viceversa, a risalire), nel mezzo della vegetazione e di cascatelle. In certi tratti vi sembrerà quasi di essere a Plitvice, in Croazia.

Si tratta dell'Itinerario numero 1, imprescindibile, anche se altri mi avrebbero invogliato di più. Dopo vi si apriranno due prospettive: fare un picnic e buttarvi in un altro itinerario, oppure fare i comodi, come abbiamo fatto noi, andare al ristorante a godervi anche i gusti di questa zona.

Visto il clima caldissimo, non abbiamo avuto dubbi. In una decina di minuti di macchina siamo arrivati da I Ribelli di campagna. E anche il gusto ha avuto la sua parte: simpatia, primi eccellenti, grigliate super, uno yogurt per cui i miei figli hanno perso la testa e la faccia.

Il pomeriggio abbiamo (ho, ma anche le creature hanno gradito) deciso di dedicarlo a Hydra, il museo multimediale della cascata. Si tratta di un museo piccolo e denso, modernissimo, dove videomapping su plastici, modelli tridimensionali, proiezioni, ologrammi e installazioni di realtà aumentata e immersiva coinvolgono il visitatore. I più piccoli si ritroveranno a scoprire e comprendere fenomeni complessi con estrema facilità, giocando e divertendosi.

È adatto ai curiosi di ogni età e non c'è un limite di tempo da trascorrervi. Nel senso: datevi voi un tempo di visita, altrimenti, se siete come noi, non andrete mai via. C'è una parte dedicata alla storia della formazione della cascata e del paesaggio circostante, alla produzione di energia idroelettrica... Insomma, chi come noi è curioso e appassionato di scienza e tecnologia rischia di perderci il senso del tempo...

Itinerario tra Lazio e Umbria: una giornata sul Terminillo

Un'altra bella giornata, partendo da Rieti e stando immersi nella natura, potete trascorrerla sul Monte Terminillo. In una mezz'oretta dal centro città (con qualche tornante, ma niente di trascendentale), raggiungerete Pian dei Valli. All'alimentari nella piazzetta abbiamo comprato degli ottimi panini, farciti con formaggi e prosciutto locali (stavolta picnic!) e ci siamo incamminati seguendo il Sentiero Planetario.

Se viaggiate e camminate con i bambini, è un ottimo stimolo per farli andare sempre avanti: vi sono delle tappe con modellini e totem che raccontano le caratteristiche dei pianeti del Sistema Solare. Non solo i più piccoli (e anche voi, se come me siete arrugginiti!) potranno imparare informazioni e curiosità sui pianeti (in primis, la distanza tra i vari pianeti e il sole), ma, uno dopo l'altro, saranno invogliati ad andare avanti. Si tratta di un itinerario di sola andata (quindi dovrete ritornare indietro sui vostri passi).

La prima parte si snoda in una splendida, fresca e ombrosissima faggeta; quindi, poco dopo Saturno, raggiungerete un altopiano dove vi sembrerà di essere in Trentino (ha detto Giacomo, ma anche a me ha dato la stessa impressione). Avrete raggiunto l'Altopiano dei Cinque Confini, dove troverete delle zone attrezzate per picnic. Qui noi ci siamo ristorati, abbiamo ammirato il panorama e siamo tornati indietro. Sul cammino di ritorno ci siamo lasciati ispirare dai pensieri di viaggio di Jules Verne, perché il percorso è anche accompagnato da una cartellonistica che ispira al viaggio. Molto interessante...

Un giro al Lago di Piediluco (magari con un salto a anche a Narni)

Che dire, mi sposto tra l'Umbria e il Lazio e non porto il figlio canottiere al Lago di Piediluco? Sia mai!

Il Lago di Piediluco si trova al confine tra Umbria e Lazio, ma per lo più in terra umbra, dove sorge anche il caratteristico borgo omonimo. Chi è appassionato di canottaggio saprà che su questo lago si trova un importante campo gara. È immerso nel verde, ventilato, si può passeggiare lungo le sue rive o fare il giro in battello. Noi vi abbiamo fatto sosta durante la giornata di spostamento tra Otricoli e Rieti. Abbiamo approfittato per riposarci lungo le sue rive, mangiando delle ottime pizzette al Bar del Colle (dai prezzi anche molto modici), da cui si gode di una vista sul lago rilassante e magnifica.

Se la vostra idea è quella di una giornata intensa, a mezz'ora da Piediluco si trova Narni. La nostra sosta è stata breve, utile a renderci conto che è assolutamente un posto dove ritornare con calma e a cui dedicare almeno una mezza giornata.

E poi?

E poi, come sempre quando torno da un viaggio, vi dico che dovrei subito ritornarci, perché non siamo stati a Carsulae, né a Terni, né a Labro e chissà quali altri bei borghi ci siamo persi. Insomma: per ogni scoperta fatta, la consapevolezza che resta da vedere ancora tanto mondo.

E, date retta, non c'è da andare dall'altra parte del mondo per scoprire meraviglie. Le abbiamo anche dietro casa, basta saperle guardare!

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