La Croazia dei blogger - 1. Alla Ricerca di Shambala

È con grande piacere che quest'estate ho notato che diversi amici blogger hanno trascorso le loro vacanze in Croazia. Da croazista sfegatata quale sono, ho pensato bene di chiedere loro un parere, un'opinione e dei consigli per voi sulla mia patria del cuore. Per qualche settimana, quindi, l'intervista del mercoledì sarà dedicata alla Croazia e ai blogger che l'hanno conosciuta o reincontrata durante l'estate che volge al termine. Iniziamo con Monica Nicoliello del blog Alla Ricerca di Shambala!

shambala

1. Cosa ti ha spinto a dedicare le tue vacanze estive o una parte di esse alla Croazia?

Purtroppo per noi, sarò sincera, è stata una scelta a tavolino legata alla necessità di rimanere vicini a casa per gravi problemi di salute di mio suocero. Avevamo in testa altre mete ma siamo dovuti andare per priorità e all’ultimo momento, pochi giorni prima delle ferie, si è optato per una settimana in Slovenia e una in Croazia, per essere vicini e poter tornare in qualunque momento. Un scelta puramente pratica. Ora abitiamo a Bassano del Grappa e in questo modo avremmo potuto fare un po’ di montagna e un po’ di mare, senza spingerci troppo lontano. Insieme alla nostra nanetta di 5 anni.

2. È stata la tua prima volta in Croazia o un ritorno?

Un ritorno, non di fiamma, però (poi vi spiego). Una decina di anni fa con mio marito avevamo fatto un ontheroad di quelli “cattivi”, macinando una marea di chilometri, abbiamo attraversato tutta la costa croata tagliando solo l’Istria e concentrandoci sulla Dalmazia, giù giù fino a Dubrovnik. E avevamo spezzato l’itinerario con tre puntate sulle isole, una prima traghettata sull’Isola di Rab per goderci le sue spiagge sabbiose e andare a trovare una coppia di amici croati, una seconda sull’isola di Hvar di cui non dimentico le sudate sotto il sole d’Agosto pur di vedere i paesini che popolano l'isola (Vobroska, Humac, Starigrad), una terza sull’isola di Mljet dove ci siamo girati ttto il Parco nazionale sulla punta ovest dell’isola in bicicletta e canoa. Uno spettacolo J

3. Qual è stato il tuo percorso?

Quest’estate per tutta una serie di motivi (che non sto qui a spiegare) alla Croazia chiedevamo vicinanza, riposo, mare, andare a trovare altri amici in zona e un ritmo easy, più blando, orientato a scoprire qualche località carina e gustarcela appieno piuttosto che macinare tanta strada per vedere. Quello lo avevamo già fatto anni prima. Abbiamo quindi puntato all’Istria e alle isole più a Nord. Quello che anni prima avevamo tagliato. Quindi Rovigno e dintorni, Opatjia e dintoni, isola di Krk e isola di Cres.

Rovigno

Rovigno è come un dipinto della corrente impressionista detta puntinismo, quei quadri fatti da puntini separati di cui puoi cogliere la vera bellezza solo con uno sguardo d’insieme, in lontananza. Da lontano il suo centro, la sua famosissima penisola, dà il massimo di sé. E il modo migliore per vederla è proprio dal mare, dalle isolette che la circondano, per gustarne il colpo d’occhio e la location di prim’ordine. Poi quando la attraversi e passeggi per le viuzze ti rendi conto che è un’eco della Serenissima, bello per carità, ma quel colpo d’occhio e quella poesia sono scomparsi.

Opatjia

Opatjia è una vecchia signora di gran classe, nata come meta turistica della nobiltà mittle-europea, piena di giardini curati, Grand Hotel, costruzioni Art Nouveau dei primi ‘900, terrazze a picco sul mare e un fascino d’altri tempi. Basta passeggiare sul lunghissimo (12 km) lungomare da Lovran al borgo meraviglioso di Volosko per sentirsi in passerella. Tutto estremamente curato, una Vienna del Mediterraneo da guardare on occhi attenti, come ho provato a spiegare qualche giorno fa in questo post.

Cres

Krk e Cres sono un bel po’ diverse tra loro. Un’anima turistica e accessibile la prima, forse un po’ troppo affollata per i miei gusti, un’anima selvaggia e riservata la seconda, più da scoprire. Krk è collegata alla terraferma da un ponte, quindi meta più battuta e sfruttata, troppo in Agosto.

Di Krk ho apprezzato le stradine in pietra calcarea del centro storico, l’abbuffata di cevapcici J e un marinaio su porticciolo che ha passato due ore in compagnia della nanetta per farle imparare come si riparano le reti da pesca

Di Cres ho amato in primis la strada che la percorre da nord a sud, un’unica strada, per lo più scassata e piena di cunette, dossi e curve, ma è sul crinale dell’isola con panorami vista mare “di qua e di là” imperdibili, angoli di sabbia come Lubenice sovrastati da un borgo medievale su un costone roccioso, che da solo merita il viaggio. Un’isola rude, che ha il suo perché.

4. Cosa ti ha colpito maggiormente?

La rozzaggine (un eufemismo) della polizia croata alla frontiera. Qui faccio outing.

Si ok noi siamo stati dei polli e dovevamo informarci meglio. Siamo partiti in fretta, senza documenti della piccola, solo i nostri. Sapevamo che la Croazia di recente è entrata a far parte dell’Unione Europea e scioccamente pensavamo, come già accade da tempo in Slovenia, che le frontiere fossero già solo una pro-forma. Peccato!!!

Dalla Slovenia (dove si circola liberamente) cerchiamo di entrare in Croazia. La poliziotta di turno prende i nostri due passaporti, guarda la bambina dietro, e vista che non avevamo né carta identità né passaporto cosa fa? Due parole, che so in inglese, di spiegazione?

Risposta sbagliata J ci guarda smaronata (è poco), ci ributta in macchina i documenti in malo modo, manco fossimo due furfanti, ci fa solo un gesto di fare inversione di marcia per uscire fuori dalla frontiera. Così, zero parole, solo muso duro e atteggiamento classico da polizia di un paese ex-comunista che conosco bene avendo vissuto anni in Repubblica Ceca. Siamo dovuti tornare a casa a riprendere il passaporto della piccola. Il colmo è che al secondo giro i poliziotti non li hanno nemmeno aperti, arghhhhh!

Viva l’utilità delle frontiere.

5. Alla luce di questa vacanza, ritornerai in Croazia e la consiglierai come meta ai tuoi amici e ai lettori del tuo blog o no?

Per consigliarla sul mio blog non ho dubbi, la risposta è si, e un sì spassionato. Perché è una terra estremamente varia, ricca di storia, cultura, architettura, e un rapporto col mare che la rende unica nel Mediterraneo. Ognuno può trovare la sua località sulla costa o la sua isola, dal nulla delle Isole Incoronate da godesi in barca a vela, alla pace di alcune isolette, alle destinazioni giovani, a quelle per le famiglie, alle meravigliose Spalato e Dubrovnik. Secondo me ce n’è per tutti i gusti e tutte le esigenze.

Io non amo troppo tornare nei paesi già visti, nella mia wishlist cè tanto altro, per ora direi che con la Croazia abbiamo dato e non ritorneremo, ma se domani mi proponessero una settimana in barca a vela tra le Isole Incoronate…dubito che saprei dire di no! quando si dice essere coerenti, eh!

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