La Madonna del Parto di Piero della Francesca

volto della madonna del parto

Il mio nome è Myrhiam,
ma voi usate chiamarmi in altro modo... È da tempo, ormai, che devo al maestro Piero della Francesca da Borgo di San Sepolcro dei ringraziamenti...

madonna del parto intera
madonna del parto
collage Monterchi
Angeli della madonna del parto
madonna del parto particolare
Myrhiam
madonna del parto di piero della francesca

È grazie all'Amore che egli provava per la di lui madre, per il suo senso della religione ma ancor più per via degli studi in cui egli, più di tutto, capì che poteva avvicinarsi alla verità, alla conoscenza, che seppe ritrarmi come nessun altro.

Riportata quasi alle fattezze dipinte da chi mi volle, seppur spostata dalla primigenia locazione in un moderno luogo, consono ai tempi moderni e facilmente fruibile dai piccoli cuccioli d'uomo, vi aspetto in terra toscana, a Monterchi, per raccontarvi con semplicità come di bellezza il mondo sia pieno...

Mastro Piero volle ritrarmi in mezzo ad angeli simmetrici, scambiando colori complementari per modificar le uguaglianze. Quasi a far capire che, seppur diversi in apparenza, i due semi dell'esser umano son fatti della stessa sostanza.

E che dir della metafora allusiva rappresentata dalla tenda, che svela ma sopra tutto avvolge, per cui col gesto dei cherubini è allo stesso tempo esplicata la volontà a svelare il mistero ma ancor più la magnanimità dell'esser madre, che come chioccia tutti coccola e custodisce sotto il suo caldo manto.

E ora voglio fugare, una volta per tutte, il perchè di quella posa unica: tanti altri provarono a ritrarmi incincta, quindi senza cinta, per colmare quel mistero nel mistero del concepimento in virtù dello Spirito Santo.

Il mio non è un atteggiamento da sciantosa, ma neanche di sfida. È semplicemente la postura che qualsiasi donna, come io fui, assume nel periodo pre-Natale, perchè di taglia piccola ma con un gran fardello in seno... e di questo gesto le genti d'ogni terra parlarono come d'affronto, di sfida, di intolleranza.

Io, che figlia di Nazareth, crebbi negli insegnamenti ebraici di Amore e grazia, Verbi silentis muta mater (madre muta del verbo silenzioso). Non avevo null'altro da dire o da mostrare, che la mia serena maternità, altrove illustrata con libri, luci, bimbi raggianti...

Io non sono una metafora, ma Madre:

mi chiamo Myrhiam, figlia di Anna e Gioacchino, moglie di Giuseppe, madre di Gesù.

TTExp Sansepolcro

Ma tu mi conosci come Maria...

Grazie ad Advertigo, che con il #ttexperience di #Sansepolcro per il #paliobalestra 2013 mi ha dato la possibilità di poter ammirare questa meraviglia del genio umano...

testo e foto di Ernesto De Matteis

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