La mia vacanza (di lavoro) in agriturismo in Abruzzo

Ecco il mio articolo per il contest lanciato dall'Agriturismo L'Antico Feudo di Ortona a Mare a tema "Racconta la vacanza e vinci un soggiorno". Con questo racconto del mio unico soggiorno in un agriturismo abruzzese, spero di vincere quello messo in palio da L'antico Feudo.

Sono stata in Abruzzo una sola volta, quattro anni fà. Era, come ora, la fine di ottobre e si trattava di un viaggio di lavoro: dovevo assistere allo start up industriale di un processo produttivo di componenti in lega di magnesio. Da buona viaggiatrice, anche le trasferte di lavoro a me sembrano gite. E le vivo come tali. Quale migliore notizia quando i titolari della ditta che dovevo visitare mi dissero che non c'erano alberghi nei pressi della loro sede. Io ed il collega con cui viaggiavo "dovevamo" pernottare in agriturismo. Quello da loro consigliato era "I Sapori di Campagna", ad Ofena. Che bello! Dopo una mattinata di viaggio ed un pomeriggio di lavoro, l'accoglienza familiare delle proprietarie (due sorelle e la loro madre "dietro le quinte" in cucina) non poteva essere migliore: una camera accogliente, gli asciugamani caldi con sopra l'anice stellato a profumarli, una bottiglia d'acqua depurata "per la notte". Davvero bello. E un'ottima la cena. Un'infinita serie di piatti a base di prodotti tipici. Da impazzire. Per non parlare della colazione dell'indomani mattina. Una mezz'ora durante la quale una delle proprietarie arrivava a distanza di qualche minuto con un piattino di delizie. Tutte diverse. Dal dolce al salato, passando per la frutta. Tutto ben presentato. Sapori eccellenti. Di campagna. Conditi da due chiacchiere ben gradite. Calorose, ma non invadenti. Della serie che se questo fosse sempre l'accompagnamento al lavoro, e al lavoro fuori casa, lavorare inizierebbe a chiamarsi in un altro modo. Infatti, nonostante fosse una trasferta di lavoro, la ricordo a distanza di qualche anno come una bella gita. Sicuramente l'accoglienza del popolo abruzzese, anche per quanto riguarda la parte lavorativa, ha influito positivamente sul mio giudizio. E da allora mi sono sempre riproposta di ritornarci in Abruzzo. Stavolta davvero per svago, con la famiglia. Perchè insieme alle lenticchie, allo zafferano ed alla marmellata di peperoncino mi sono portata a casa le immagini di luoghi impervi, affascinanti nella loro ruvidezza. Che si scioglie nei sorrisi delle persone. Nella bontà dei prodotti dell'aspra terra, sapientemente cucinati. Una terra, per me, ancora da scoprire.

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