La prova costume e i 40 che si avvicinano

La prova costume. Uddio. La prova costume. Non ci avevo mai pensato. Non che fossi una strafiga, ma fino a questa primavera il concetto di prova costume non aveva mai sfiorato la mia mente. Sono stata una ragazzetta pseudo complessata di essere cicciotta fino ai 14 anni, quando il mio babbo, d'imperio, ha deciso che dovessi smetterla di indossare solo costumi interi. <<Ora te ti prendi i bikini e vedrai come stai bene>>. Ovviamente con lo "stai bene" intendeva star bene di temperatura, senza aver la pancia a ribollire. Devo dire che la comodità dei bikini mi ha subito conquistato e non mi è mai passato per la mente, nei restanti venticinque anni, di comprarmi un costume intero, fatta eccezione per le due gravidanze, ma lì il problema era il proteggere la pancia dai raggi solari.

Questa primavera, invece, è successo.

<<Enrico, quest'anno passo al costume intero>>, faccio al mi' marito.

<<Mi pai tutta scema>>, risponde lui con la solita delicatezza.

<<Ma sono una buzzona!>>

<<Deh, sarai quella dell'anno scorso!>>

Ok. Respiro. Sulla carta ha ragione lui. Peso quanto lo scorso anno. Forse anche un filino meno. Perché quest'anno m'è venuta questa voglia del costume intero? Come al solito, rimugino e mi analizzo. Chiaro: quest'anno -ma già anche l'anno scorso- i costumi interi vanno di gran moda, io li ho visti sfogliando le riviste o trippando sul web e ho estrapolato.

Cosa, vi chiederete? Semplice: che le tipe che fanno pubblicità ai costumi interi sono delle gran fighe (eh, certo, fanno le modelle!), dunque se mi metto il costume intero divento figa anch'io e non si vede nemmeno la buzzetta.

Mmm. Mi sa che non è proprio così. Certo, i 40 si stanno avvicinando a gran passo (arriveranno a gennaio!) e la stessa buzzetta dello scorso anno secondo me è un po' più... gelatinosa? Però...

Il consorte -sempre democratico su certe cose- mi ha chiaramente detto che se io mi metto il costume intero, a trentanove anni e mezzo, lui al mare con me non ci viene. Si vergogna. Ommioddio. E io? E ora?

Devo trovare dei bikini "da signora", che camuffino un po' la buzzetta. Sì, insisto a chiamarla così: la "pancia" mi fa tornare ai tempi di quando ero incinta: la pancia è bella; la buzzetta un po' meno. Ma tant'è: dopo la dieta post gravidanza che mi ha fatto perdere quindici chili in sei mesi (ne ho scritto qui!), stare a dieta pesando gli alimenti mi rimane difficile. Lo so che avrei altri 5-6 chiletti da pardere, ma sono una pigrona. Dovrei pure fare sport: quando facevo yoga o pilates, la buzzetta, secondo me, era meno budinosa. Certo, avevo pure qualche anno meno, a parità di gravidanze affrontate. Ma quest'anno è stato il primo da libera professionista e il tempo a disposizione senza bimbi l'ho concentrato sul lavoro. Con buona pace per la buzzetta.

Però, dato che la mia attività va bene, da settembre mi faccio il regalo dei quarant'anni: iscrizione in palestra. E chissà che tra un anno non sia qui a raccontarvi di come sia figa col mio costume intero da quarantenne. Ehm. No. Ho sbagliato film: per essere figa mi mancano almeno venti centimetri (in altezza). E quelli non li recupero nemmeno a sessanta!

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Epilogo: il weekend passato siamo stati al mare. Non ce l'ho fatta a comprarmi un costume nuovo, ma devo provvedere entro la settimana, ché lunedì si parte verso una bella meta marinara; in compenso ho riesumato un vecchio bikini che ho sempre usato poco perché "troppo coperto". Non m'è parso male. E poi non ho avuto tempo di stare a guardarmi la pancia. Ehm. Buzzetta. Coi figlioli scatenati che ho, non c'è tempo manco per sedersi, figuriamoci per starsi a rimirare!

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