Le miniere Calamita: alla scoperta di un'Elba alternativa
Quando abbiamo fatto programmi per uscire e, improvvisamente, inizia a piovere, viene naturale rifugiarsi in un luogo chiuso: un ciniema, un centro commerciale, per esempio. E se piove quando si è in vacanza? Brutta roba, di solito; ma non se si è all'Isola d'Elba. All'Elba quando piove ci si può riparare sotto terra, alla scoperta di un'isola alternativa, approfittando per visitare le Miniere Calamita e per conoscere una bella fetta di storia contemporanea dell'isola.
Raggiungere le Miniere Calamita
Le Miniere Calamita si trovano pochi chilometri fuori dall'abitato di Capoliveri. Dopo aver preso il traghetto o l'aliscafo da Piombino, cercando il miglior prezzo e prenotando su www.traghetti-elba.it, si arriva sull'isola e una volta giunti a Capoliveri si seguono le indicazioni per circa sei chilometri: all'inizio la strada è asfaltata; dopo due chilometri diventa strada bianca, sterrata.
Si raggiunge, così, il museo della Vecchia Officina, dove sono conservati documenti e attrezzature e dove tutto si è fermato al 1981, quando la miniera è stata chiusa <<per motivi economici>>.
Le guide che vi condurranno alla scoperta della parte sotterranea e della galleria del Ginevro, che dista altri quattro chilometri, percorribili con gli autobus del museo, sono di solito figli o nipoti dei vecchi minatori. Vi sapranno calare con poche, semplici parole all'interno della vita isolana ante 1981, quando quasi tutte le famiglie della zona di Capoliveri avevano almeno un componente che lavorava in miniera.
Una miniera di magnetite, minerale ricchissimo in ferro, che raggiunge i -91 metri: 91 metri sotto il livello del mare. 91 metri scavati in verticale, nella roccia durissima, per estrarre il minerale che, una volta raccolto, subiva la separazione tra "parte sterile" e parte ferrosa, pronta, quest'ultima, per raggiungere via nave i principali poli siderurgici d'Italia ed essere trasformata in ghisa o acciaio.
Sarà per i miei studi in chimica industriale, sarà la bravura della nostra guida, ma, almeno con me, la miniera è stata in grado di catapultarmi per un'ora fuori dal tempo e dalla realtà.
Vi sono visite guidate che permettono di accedere alla galleria, che è accessibile anche con i passeggini. tuttavia, credo proprio che siano i bimbi più grandi quelli che resteranno più colpiti da un pomeriggio isolano diverso.
I miei consigli per una visita della Miniera Calamita:
- quando decidete di andare, telefonate per sentire gli orari delle visite giudate e prenotare
- considerate un po' di tempo (che dipende dalla vostra macchina e da quante pause volete fare per ammirare il panorama mozzafiato) per percorrere i sei chilometri dal centro di Capoliveri al museo della Vecchia Officina
- non andate in tenuta da mare: servono scarpe da ginnastica o, se non sapete rinunciare al piede nudo, sandali da trekking, e un impermeabile o felpa, perché sotto terra ci sono diciotto gradi.
La visita della Miniera Calamita è assolutamente da non perdere se vi trovate all'Isola d'Elba in una giornata piovosa. Però, soprattutto se avete bimbi curiosi, valutate anche l'idea di rubare qualche ora al mare per trascorrere un pomeriggio alternativo. Non ve ne pentirete!
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