L'Eremo di Santa Caterina del Sasso
Adesso è proprio il momento giusto: i ponti di primavera sono, secondo me, il momento migliore per esplorare zone romantiche come il lago Maggiore ha dimostrato di essere, tenendo sempre presente che non di solo romanticismo si bagnano le sue sponde.
Ancora vi parlo dell' Educational presso i Lago Maggiore Bike Hotels perchè in un weekend ho scoperto una marea di cose impressionanti che non sono neppure una minima parte di quello di cui si può godere nella provincia di Varese, nella zona dei 7 laghi.
Piuttosto che andare a pedalare, siamo stati accompagnati a vedere, pochi, ma il tempo era tiranno, dei gioiellini che chiunque voglia alternare pedali a visite culturali può scoprire.
Un gioiello particolarmente delizioso, godibile sia via terra che via lago è l'Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Il luogo è circondato da un’aura mistica, religiosa e anche un pochino misteriosa, frutto della leggenda che vuole che il suo fondatore, Alberto Besozzi, lo abbia fondato dopo essere sopravissuto ad un naufragio avvenuto durante una tempesta sul lago. Lungo le rocce che sostengono il monastero proteso sul Lago Maggiore con vista sulle isole Borromee, una croce è piantata nel punto in cui si presume che il ricco e mercante abbia trovato l’appiglio per salvarsi. In realtà, parrebbe che il suo approdo alla terra sia avvenuto a qualche metro di distanza.
L’eremo di Santa Caterina al Sasso risale al XII secolo ed è stato ampliato nel corso del tempo, aggiungendo alla Cappella costruita in origine altre due cappelle. E’ riccamente affrescato. Al suo interno nella celletta che in origine era la stanza del fondatore, è conservata anche la reliquia del Beato Besozzi. Sopra la reliquia, un’apertura nel soffitto della celletta è la testimonianza di un’altra leggenda: si dice che l’apertura sia stata provocata da un masso che cadendo ha sfondato il tetto della cappella e della celletta. Nello stesso momento in cui questo accadeva, il Beato Besozzi stava riposando esattamente nell’esatta traettoria di caduta del masso, ma lui, miracolosamente rimase illeso.
In realtà, sembrerebbe che solo all’inizio del ‘700, quindi ben 5 secoli dopo la fondazione del monastero (e dubito che il Sig. Besozzi fosse ancora in vita) ci fosse stato un distacco di 5 enormi massi dalla parete sovrastante, che rimasero “impigliati” nella volta di una cappella, rimanendo sospesi senza provocare grossi danni fino al 1910. In un caso o nell’altro, l’aura del luogo miracoloso pervade tutto l’Erem,o che è diventato meta di pellegrinaggio.
Una curiosità che si può osservare dal “balcone a volte" che permette l’ingresso è che sulla sponda di fronte c’è una località che si chiama Candoglia. E se ne scorge facilmente la posizione perchè Candoglia è sede di cave di estrazione del marmo, e che marmo! Con questo materiale è stato costruito il Duomo di Milano, che è un’opera stellare non solo per l’imponenza e l’importanza, ma quanto perchè il materiale veniva estratto dalla cava di Candoglia, trasportato a Milano attraverso il Lago Maggiore e soprattutto perchè grazie alla costruzione di questa opera sono nati i Navigli che permettevano di trasportare il marmo anche in città!
Il percorso che il marmo seguiva dal Lago Maggiore a Milano è effettuabile al contrario anche in bicicletta: un percorso ciclabile permette di raggiungere il Lago Maggiore da Milano, e non solo! Mancano circa una ventina di chilometri sparsi in vari punti per collegare direttamente, bici ai piedi, Milano con Lugano, ma nel giro di qualche anno questi "buchi" verranno colmati rendendo possibile un percorso ciclabile internazionale incredibile!
Insomma, anche oggi che non avremmo voluto pedalare, ma occuparci esclusivamente della parte culturale della zona, non abbiamo potuto fare a meno di collegare l’attività ciclistica con tutte le proposte che il territorio dei Lago MAggiore Bike Hotels propone. E non è finita qui!
L’eremo che si trova praticamente sospeso sopra il Lago è raggiungibile dal Lago attraverso un’ottantina di gradini e da terra attraverso un'altra scalinata che parte dai parcheggi sovrastanti! Scendere dai parcheggi per la visita dell’Eremo è nulla, ma durante la risalita possiamo proprio dire che si espiano tutte le proprie colpe: 268 gradini non sono uno scherzo! Mentre aspettavamo di scendere per la visita, ho visto salire un signore piuttosto anziano di corsa! Si vede che lui di colpe ne aveva ben poche da espiare!
Ma per i più pigri e anche per quelli che non hanno proprio la possibilità fisica di affrontare i gradini un moderno ascensore permette di superare i 51 metri di dislivello che dividono i parcheggi dall’Eremo. Un ascensore che rappresenta un’opera anch’esso perchè scavato e realizzato all’interno della roccia!
Non siete ancora convinti che il Lago Maggiore con i suoi Bike Hotels sia un’idea per le prossime vacanze? Se ancora non vi ho convinto, rimanete sintonizzati perchè ho ancora altri argomenti: culturali, gastronomici, sportivi e vi devo ancora parlare dell’accoglienza di tutti i Lago Maggiore Bike Hotels.