
Mangiare e dormire in un antico convento: Santa Chiara a Sarteano
Un articolo a sei mani (Ilenia, AnnaLisa e Silvia) su un magnifico Convento trasformato in albergo e ristorante: il Santa Chiara di Sarteano.
L'ex Convento Santa Chiara è uno di quei posti che non noti subito, è uno di quei luoghi che vanno cercati, quando arrivi a Sarteano devi chiedere ai Sarteanesi:" Scusi mi sa dire dov'è l'albergo ristorante Santa Chiara?". Da questa domanda inizierai a salire e potrai notare sulla tua strada il Museo Archeologico, le botteghe artigiane, i portoni in legno tipicamente toscani, le pietre delle piccolissime strade del Centro Storico e anche le macchine che fanno manovra per salire e discendere da queste vie.
Proprio davanti all'ingresso del Castello la strada si spiana, tu puoi tirare un sospiro di sollievo: ci siamo quasi, siamo nel punto più alto del paese.
Il Convento Santa Chiara nasce nel 1498 appoggiato direttamente sulle mura castellane, si presenta come uno scrigno: da una parte le mura e dall'altra il paese, racchiudono il giardino curato e di un verde unico, un luogo intimo e riservato, che fa pensare al festeggiamento di momenti importanti della vita (la nascita, la laurea e chissà...).
Il segreto di questo giardino rigoglioso è il suo pozzo (foto in alto), che in realtà non è un pozzo, bensì è il punto di raccolta dell'acqua piovana, voluto fin dal tempo della fondazione del Convento per rendere autonoma la struttura, così come voleva la regola.
Il Signor Giorgio ci accoglie nel suo locale e ci spiega come da Convento sia poi diventato Scuola Elementare, quindi Albergo e Ristorante a gestione familiare, dove le parole che vengono usate più di frequente sono "Fatto da Noi!".
Giorgio e sua moglie sono stati molto disponibili e gentili. Ci consigliavano che piatti assaggiare e si preoccupavano che tutto andasse bene. Siamo uscite dal ristorante sazie e soddisfatte, compresa la piccola Aurora che non ha saputo resistere a piatti da “grandi” come il Peposo.
La cucina, rigorosamente casalinga, si adatta a tutte le esigenze, perfino a quelle vegetariane, come nel mio caso.
Non ho avuto neanche la necessità di esplicitarlo, poiché il menù presentava già alcune alternative davvero interessanti: la pasta fresca ai funghi era sublime, per non parlare dell’originalità dei cantucci salati e del “budino” con formaggio di capra e composta di fico e, per concludere con golosità, un tortino al cioccolato dal cuore morbido e fondente."
Dalla pasta fresca ai sughi , fino ai dolci , tutto parla di Toscana e di Terre di Siena, i sapori sono decisi e semplici, senza sovrapposizioni.
Il Ristorante Santa Chiara fa parte di quei locali che consentono l'accesso ai cani, si può dire che tutto ci racconta la disponibilità di chi fa il proprio lavoro con passione.
Dormire alla Residenza Santa Chiara è senz'altro un'esperienza unica nel suo genere: quando pensi di dormire in un convento, immagini una cella angusta e nemmeno troppo comoda.
La ristrutturazione dell'antico Convento Santa Chiara, invece, ne valorizza gli ampi spazi: le camere sono molto grandi, rigorosamente con bagno, e gli spazi comuni sono enormi e ben disposti: è un susseguirsi di sale e saloni con bei camini, arredi eleganti ma non sfarzosi (era un convento, miaca una reggia!), strumenti musicali, libri, cartine e guide su Sarteano ed i suoi dintorni.
Il buffet della colazione è raccolto e ben organizzato, con prodotti tipici toscani e cibi fatti in casa.
Il cappuccino del signor giorgio è buonissimo ed io ho fatto il bis, sorseggiandomi il secondo a passeggio per il giardino, bellissimo, ben tenuto e, nota importante per chi ha un figlio teppista come il mio: rinchiuso da alte mura.
Anch'io, come Ilenia, ho subito pensato al Santa Chiara come un posto da ricorrenze. È per questo che ho chiesto alla signora Cloi la capienza massima del locale: 70 persone per quanto riguarda la sala interna, di più in giardino.
Riflettendoci, Sarteano ha diverse location per matrimoni... ma questa è un'altra storia!