Un film per tutti. Il Museo del cinema di Torino

Sono tornata da un weekend a Torino carica di entusiasmo per la piacevole scoperta dell'ex capitale d'Italia. Torino è una città che regala emozioni già al 1° incontro. La mia prima volta è stato un percorso scandito da tappe sì turistiche, ma meno battute. Avendo pochi giorni a disposizione e offrendo tantissimi posti da non perdere, ho dovuto fare una selezione: la Reggia di Venaria, la redazione de "La Stampa", il Museo del Cinema, lo Juventus Stadium.
Torino smart

Sapete, ormai, quando viaggio, ho sempre l'occhio critico nel mondo della disabilità. Vorrei riuscire ad offrire una panoramica sulle criticità o i pregi che si possono incontrare. Se Torino città (a livello urbano) è comprensibilmente (non tanto perché ormai siamo nel 2015) un mezzo disastro, il Museo del Cinema, situato all'interno della Mole, è senz'altro il fiore all'occhiello per chi vuole accedere ad un luogo pubblico senza problemi.

Qui si porta avanti, davvero, da anni un programma di accessibilità allargata che, attraverso numerose iniziative, ha l'obiettivo di rispondere alle esigenze differenti di tutte le tipologie di visitatori. Non più percorsi ad hoc divisi per disabilità: chiunque può visitare il museo con chiunque. Eppure non è un museo, non lo è nel senso tradizionale del termine.

Il Museo è tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio, ma ciò che lo rende davvero unico è la peculiarità del suo allestimento espositivo. Il museo è ospitato all’interno della Mole Antonelliana, un monumento bizzarro e affascinante, simbolo della Città di Torino. E a partire dagli ambienti della Mole, lo scenografo svizzero François Confino ha lavorato d’ingegno e fantasia, moltiplicando i percorsi di visita per dare vita a una presentazione spettacolare, che investe il visitatore di continui e inattesi stimoli visivi e uditivi, proprio come capita quando si assiste alla proiezione di un film capace di coinvolgere ed emozionare.
Chi vi entra non è solo un visitatore, ma anche un esploratore, un autore, un attore, uno spettatore a cui il Museo regalerà l’emozione di un’esperienza non facilmente dimenticabile. La Mole è stata divisa per piani con un percorso elicoidale ed a ogni step un argomento: dall'archeologia del cinema con le prime forme di immagini in movimento, poi la macchina del cinema, la galleria dei manifesti fino ad arrivare all'ultimo piano riservato alla tv. Questo museo è uno spazio cavo, dal basso puoi ammirare fino all'ultimo piano ed oltre, con l'ascensore di cristallo che svetta nel vuoto al centro della costruzione, accompagna fino al punto panoramico che domina l'intera città.
Questo Museo va visitato assolutamente, per il carico di cultura che ti lascia addosso, per l'esperienza per niente monotona che ti fa vivere e soprattutto perché qui nessuno è lasciato fuori o da parte. Meriterebbe di essere portato ad esempio per tutte quelle realtà culturali che si spacciano per handicap friendly, mentre sono esattamente l'opposto.
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