Napoli: le luci dentro il Rione Sanità

Buongiorno trippamici,

di ritorno da Napoli per la partecipazione al blogtour #lelucidentro, le immagini del mio viaggio mi scorrono come molteplici fotogrammi e mi fanno riflettere su quante sfaccettature e realtà un Rione come la Sanità possa contenere al suo interno. Pensando alle diversità antropologiche, culturali, religiose e culinarie che fanno parte della vita quotidiana del quartiere, rifletto sulle enormi difficoltà che l'Associazione Smart Rione Sanità ha incontrato nella realizzazione e nell'attuazione dello sviluppo del suo progetto di riqualificazione dell'ambiente urbanistico/sociale, che è iniziata grazie all'opera delle parrocchie, come Santa Maria della Sanità, che hanno individuato nel patrimonio artistico, storico e culturale delle catacambe, delle chiese e dei palazzi del quartiere, la risorsa principale per costruire opportunità di lavoro grazie al turismo.

le luci di dentro

Iniziando a coinvolgere e a cooperare con i giovani, togliendoli dalla strada, inserandoli nelle cooperative, realizzando un piano di sviluppo economico legato all'attività turistica, sono state create strutture ricettive, grazie anche al coinvolgimento di imprese artigiane e commerciali che hanno compreso che da queste proposte di lavoro poteva nascere un ritorno economico anche per loro.

I sacerdoti che si sono impegnati lottando in un rione per troppo tempo emarginato e abbandonato a se stesso, in cui la criminalità organizzata si era facilmente introdotta prendendone il sopravvento. Dal punto di visita economico/finanziario è stato possibile realizzare e attuare una ristrutturazione urbana e sociale come questa, oltre che con fondi europei, anche grazie ai finanziamenti della chiesa, che ha contribuito a rendere accessibile il proprio patrimonio cedendo gratuitamente la gestione delle catacombe alla cooperativa la Paranza.
I nuovi media ed in particolare il web 2.0 sono stati individuati come strumenti di propaganda per promuovere la cultura, la bellezza storica artistica e l'umanità del Rione, come divulgazione non più circoscritta al territorio ma universale.

catacomba di san gennaro

La mia visita alla catacomba di San Gennaro avviene partecipando all'inaugurazione dello spettacolo serale #lelucidentro che si terrà tutti i week end fino al 6 gennaio. L'ingresso alla catacomba avviene scendendo dalla chiesa dell'Incoronata di Capodimonte fino al secondo livello della catacomba, dove un'intera città mortuaria scavata nel tufo appare agli occhi del visitatore.

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Molto suggestiva ed accogliente è l'installazione delle luci che, tramite i led, crea sul tufo un gioco di luci ed ombre per cui il visitatore viene travolto da una sorta di mistero. Proseguendo il tour troviamo un' installazione multimediale dove appare Andrea Jorio, storica guida delle catacombe, che ce ne narra la storia. Il visitatore scopre così che il rione Sanità fin dai tempi dei greci e dei romani era utilizzato come luogo di sepoltura in quanto esterno alla città e che queste catacombe rappresentano il più antico monumento del cristianesimo a Napoli. La parte inferiore della catacomba, la più antica, risalente al II secolo, divenne un luogo di sepoltura intorno ad un'antica tomba di una famiglia romana. Da quando il vescovo di Napoli vi fece traslare le spoglie di San Gennaro, la catacomba divenne il luogo di culto del martire.

san gennaro

Con la traslazione delle spoglie di San Gennaro, questa città cimiteriale cadde in disuso e abbandonata a se stessa, finché intorno al 1800 alcuni studiosi, spinti da un interesse archeologico vi organizzarono le prime visite.

Nonostante rappresentino una struttura funeraria, le catacombe hanno sempre fatto parte della vita quotidiana, diventando un importante rifugio per la popolazione durante la seconda guerra mondiale.

Nel nucleo originario inferiore della catacomba prende vita la realizzazione di un installazione multimediale, anch'essa appartenente allo spettacolo #lelucidentro, fatta di suoni e luci, in cui i suoni danno la sensazione di animare dei respiri fin quasi a raggiungere un respiro primordiale e i giochi di luce proiettati sul tufo sembrano descrivere un percorso spesso difficile, che può essere quello della vita. La rappresentazione si conclude nella basilica paleocristiana di San Gennaro, dove immagini rappresentano la vita nei suoi vari stadi di crescita, fino alla morte e oltre, verso la speranza.

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Questo viaggio, diverso dagli altri di cui spesso vi ho narrato le vicessitudini, è stato un arricchimento culturale: il viaggiatore non viaggia solo per relax ma viaggia per scoprire, capire, conoscere e il rione Sanità è davvero foriero di cultura!

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