O come Ombrello in viaggio

Quando si viaggia, l'ombrello è un must have. Non per me. Per me, partire per una vacanza o un viaggio con l'ombrello in valigia è come chiamarmi la sfiga addosso. Sicchè, a meno che le previsioni non annuncino un diluvio universale, o che stia già piovendo nel momento stesso della partenza, io parto senza ombrello. Al massimo mi porto dietro un giacchettino antipioggia. Ma siccome voglio sempre fare la fashion, rigorosamente senza cappuccio. Lo stesso vale per il consorte: su questo siamo allineati, tanto lui ha sempre con sè un cappellino per riparare la pelata da qualcosa (sole, freddo... tutto!). Per il Topomarco, invece, c'è il copri-passeggino impermeabile... e se non ci fosse bisognerebbe inventarlo... o chiamare i Servizi Sociali, con due genitori come noi!

ombrello

L'ultima acquazzata davvero come Dio comanda ce la siamo beccata a Genova. Oh my God! Per arrivare dal parcheggio "Silos", in zona Porto Vecchio, all'acquario, io ed Enrico ci siamo bagnati le gambe come non mai (menomale avevamo giacconi rinforzati!), mentre il Topomarco... Lui se ne stava sotto il suo parapioggia del passeggino. Zitto ed incantato come se fosse al cinema. Ma che spettacolo! E che spettacolo di ombrelli divelti: non ho mai visto una quantità così ingente di ombrelli gettati nei cestini. Tutti, rigorosamente, sottosopra o in qualche modo sfasciati.

Un posto, invece, dove non mi è mai servito l'ombrello (che, ovviamente, non avevo nemmeno!) è stato in Irlanda. Sì, in Irlanda. Dove piove 340 giorni all'anno. Io ci sono stata 3 settimane (era la torrida estate del 2003) e l'ombrello non mi è mai servito. Non dico che non ha mai piovuto, ma lì è diverso, lì c'è la pioggerellina fine-fine che con un cappellino "da pescatore" si para alla grande. Ricordo solo un acquazzone irlandese, che ho visto dal vetro della macchina. E poi un magnifico sole e arcobaleni da tutte le parti. Che meraviglia!

Una cosa, però, è certa. Questo mito che l'ombrello in viaggio porta sfiga, lo devo sfatare. Così come quello che se si va al mare ci deve essere per forza il sole. Eh, no. Purtroppo non è così. Bisogna partire attrezzati per tutte le evenienze, soprattutto con un bimbo piccolo al seguito. Sennò si beccano i raffreddori. Ed è ben peggio.

Dai, ho deciso. D'ora in poi si parte sempre con l'ombrello. E con la speranza di non aprirlo. Sarà mai che è sempre in vigore il nostro patto col diavolo... Eh, sì: io e il DottIng siamo convolati a nozze il 16 gennaio (del 2010). Tutti ci chiedevano perchè in inverno. E, siccome la gente non si fa mai gli affari suoi, in molti ci hanno chiesto se c'era un bambino di mezzo. Eh, no. Ci siamo sposati in inverno perchè ci andava così. E, alla facciaccia di chi c diceva "piove", abbiamo avuto un sole da spaccare le pietre. Da lì, ci hanno accusati di aver fatto un patto col diavolo. Cosa confermata, dato che abbiamo avuto un bel sole anche per il battesimo di TopoMarco... a fine novembre dell'anno dopo.

E voi, siete favorevoli o contrari a viaggiare con l'ombrello in valigia?

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