[Pillole di TavelBlogging] 2. I Social Network

Ragazzi, dopo la bellissima lezione di Patrizia Soffiati, che ci ha introdotti nel mondo dello stoytelling, oggi c'è una pillola leggera: sono io a salire in cattedra. È una lezione con poca teoria e molta pratica. D'altro canto, sono un'autodidatta in questo settore ed i consigli che posso darvi sono il frutto della mia esperienza, del mio provare, del mio osservare e, solo dopo, del mio studiare.

Vi racconterò, senza grossi impegni, dei rapporti tra blogging e social network. Vi spiegherò l'importanza che i social network hanno per la promozione di un blog. Poi, giustamente, avrete degli esperti a raccontarvi, social per social, come usarli al meglio per la vostra attività di blogging. Iniziamo?

social network

Avete un blog? Avete intenzione di aprirne uno? Pensate che fare blogging consista "solo" nel trascorrere ore a scrivere articoli e corredarli di fotografie? Vi sbagliate di grosso. Scrivere e scattare/postprodurre/caricare foto non è bloggare. È una parte del blogging, ma non è tutto. Potremo dire che lo scrivere sta al bloggare come il sesso sta all'amare: è una parte imprescindibile ma non è tutto. Diciamo che è un buon 50%, ma per instaurare un rapporto serio e duraturo, ovvero per acquisire e fidelizzare lettori, non basta pubblicare dei bei post, occorre anche farli conoscere, diffonderli. È un peccato scrivere dei bei post sapendo che saranno pochissimi coloro che li leggeranno. No?

Soprattutto all'inizio il traffico di ricerca è molto basso: pochissime persone arriveranno sul vostro blog tramite una ricerca su Google o un altro motore di ricerca. Perché tutto questo? Quando si avvia un blog ci si crede di essere i più bravi, i super esperti. È capitato anche a voi, vero? Ecco, i motori di ricerca non sanno che voi siete i migliori. Occorre che qualcuno "glielo dica". Per esempio, occorre che glielo dicano altri siti, siti considerati autorevoli. Come? Attraverso i link! Avere link da un sito vecchio e ben curato conferisce autorevolezza ad un nuovo blog. Ma questa è un'altra storia e noi stavamo parlando di traffico.

Avete presente quando apre una pizzeria nuova vicino a  noi? I primi tempi si è sempre perplessi se andarci o no; poi se un amico ce la consiglia (perché c'è stato, perché andava alla pizzeria dove lavorava prima il piazzaiolo ecc.) la proviamo. E, ovviamente, se la pizza è stottile ma non troppo, croccante, ben guarnita ed il prezzo ragionevole, a nostra volta ne parliamo bene coi nostri amici. Questo processo si chiama passaparola. Questo è quello che avviene offline. Online il passaparola avviene attraverso i social network. Facebook, Twitter, Instagram, Google+ solo per citare i più noti.

Generando il passaparola sui social network riuscirete a portare traffico sul vostro blog. Come fare? Innanzitutto è necessario produrre dei contenuti validi: articoli originali (dicono che vada ricordato perché c'è gente che -oibò- copia), non corti (io mi do come limite minimo le 300/350 parole, ma è personale), non lunghissimi (se avete molto da scrivere, ricavatene un ebook!), corredati da almeno una foto (che sia accettabile). Quindi condivideteli sui vostri account social.

Ogni social ha il proprio "registro", come potete leggere qua sotto. Bisogna prenderci la mano, ma non è difficile!

come scrivere la stessa frase sui social media

E per ottenere il passaparola? Eh... bella domanda! Ultimamente sto leggendo parecchio su come ottenere traffico al proprio sito o blog ma posso dirvi, con estrema sincerità, che la teoria è molto diversa dalla pratica.

Molte persone che scrivono di blogging (non metto link e riferimenti perché queste sono le mie letture della buona notte, di cui memorizzo/elaboro il contenuto ma tralascio il resto) sostengono che i requisiti perché un blog diventi possa diventare virale siano (in ordine sparso):

  • inserire belle immagini e video (i video sono contenuti altamente virali e... c'è già una pillola in preparazione sull'argomento!);
  • inserire infografiche (piacciono, ma sono un gran lavoro: la mia sul #nonpartosenza ha richiesto tanti ritagli di tempo!)
  • schematizzare inserendo paragrafi ciascuno col proprio titolo;
  • inserire elenchi puntati o -meglio- numerati;
  • linkare altri blog (e far sapere a chi hai linkato del tuo link, così che condivida);
  • ospitare guestpost (il tuo ospite, si spera, condividerà).

Devo dire la mia? Non sempre teoria e pratica coincidono. Per questo, il mio consiglio spassionato è di non crearvi aspettative. A me è capitato di impiegare molto tempo ed energie a scrivere articoli che poi sono stati poco condivisi -e, di conseguenza, sono stati poco letti- mentre articoli scritti di getto in venti minuti (rilettura veloce inclusa) sono piaciuti e sono stati condivisi da molta gente.  C'est la vie, bellagente. E la vie va presa con leggerezza, altrimenti si vive male e si fa viver male pure chi ci sta intorno.

Dicevamo dei social network (ha ragione il mì marito: apro parentesi e mi scordo di chiuderle perché mi pare siano il discorso principale): quali, quanto, come e quando sono necessari per gestire professionalmente un blog?

Quali

Almeno Facebook, Twitter, Instagrame Google+.

Quanto

  • Su Facebook non condividete lo stesso post più di una volta al giorno (dal vostro profilo o dalla fanpage del blog --> se non l'avete, createla perché dà professionalità al vostro lavoro e vi permette sempre di separare la vostra persona dal vostro blog);
  • Su Twitter fate girare un post più volte durante la stessa giornata e ripetete la diffusione di un post di tanto in tanto, perché la timeline è veloce;
  • Su Instagram mettete una foto evocativa del post e specificate che il link (al vostro blog) o il link diretto (quello relativo al post) sono nella vostra biografia. Io non metto mai i link diretti, perché non ho il tempo di cambiare il link una volta al giorno o più.
  • Su Google+ potete scegliere se rendere pubblico il vostro post oppure condividerlo solo con alcune persone o cerchie. Se non lo avete usato finora perché vi sembrava il cugino snob di Facebook, recuperate in fretta: per chi ha un blog è fondamentale (e presto su queste apgine scoprirete perché)!

Come

Vedi lo schemetto/foto sopra: ogni social ha il proprio registro. Un consiglio? Osservate la gestione degli account social di "quelli bravi": sono un ottimo spunto per migliorare!

Quando

A seconda del tema che tratta il vostro blog, ci sono orari diversi consigliati per la pubblicazione e la condivisione dei post. Ma questo è un altro discorso. Per fortuna non c'è necessità di essere sempre presente in tempo reale: c'è uno struimento che si chiama Hootsuite e che è un valido aiuto!

Questo per quanto riguarda i social più usati, ma ce ne sono altri. Man mano vi parleremo di tutto. Intanto un paio di domande per voi: qual è il social che più vi interessa e affascina? Quale quello che vi ostinare a non usare? Fateci sapere nei commenti, siamo curiosi!

Sapete che vi dico? Che, complice il figliolo particolarmente tranquillo in questo periodo (mi ha spento due volte il portatile, ma son dettagli!), io per scrivere questo post ci ho messo un bel po' di tempo (diciamo un pomeriggio, con le interruzioni fisiologiche della creatura e mie). Che ne dite, me la merito una condivisione? Non siate tirchi, mortaccivostri, condividete questo articolo se vi è garbato! E... volete ottenere condivisioni da parte mia e di Trippando? Partecipate al progetto insiders: sarà mia e nostra cura far girare i vostri post!

Avete già scaricato gratuitamente l'introduzione del mio manuale "Sei un blogger? Viaggia sponsorizzato!"? NO? Cliccate qua! Tra le varie opzioni di vendita c'è anche la possibilità di scaricare gratis l'introduzione, per farvi un'idea di come è strutturato il manuale e come posso farvi la consulenza personalizzata. E poi, l'estate si avvicina e con essa il tempo di programmare un viaggio più lungo. Comprate il mio manuale: vi si aprirà un mondo!

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