[Pillole di (Travel)Blogging] - 26 La Condivisione

Questa è una pillola senza principio attivo. Chiamiamola pure col suo nome: placebo. È settembre e si riinizia. Voi. È giovedì ed è giorno delle pillole. Lo so. Eccomi dunque qui, con questa pillola "vuota" (o quasi!), a dirvi che ci sono, anche se due figli sono tanti e due mesi senza scuola sono troooooppo lunghi. Il mio settembre comincerà il 19, di fatto. Prima c'è l'ultima tranche estiva delle ferie del marito (Dio esiste!), quindi l'inizio della scuola, il Fashion Camp (ci sarò per ascoltare tanta gente figa, ma anche per parlare di viaggi sponsorizzati: se siete a Milano il 16 settembre, passate a farmi un saluto!), la festa di compleanno del Toparco. E, finalmente, ci sarò di nuovo io. Ci sarete di nuovo voi. Ci saranno i corsi per blogger e ci sarà di nuovo un Trippando super-super-super attivo. Dietro le quinte stiamo scrivendo i racconti della nostre estate, stiamo programmando un trip-raduno per la prossima primavera (presto le date, vi aspettiamo numerosi!), stiamo pensando iniziative per fare rete e coinvolgere sempre più voi che ci leggete, che quest'estate siete stati davvero tantissimi e che vogliamo vedervi da queste parti anche negli altri periodi.

LA CONDIVISIONE

Ma dicevamo, la condivisione...

Ne vedo sempre meno, in giro. Anzi, vedo un doppio fenomeno: gente che tagga anche la su'nonna in carriola, pur di elemosinare un like o un retweet e gente (spesso la stessa), che non condivide un articolo altrui nemmeno a piangere. Di più. I commenti? Sono diventati talmente rari i commenti sotto ad un post sul blog, che quando ne vedo uno che non sia spammoso, mi commuovo.

Oltre un anno fa, sulla pillola dedicata all'importanza del networking (che potete leggere qui), scrivevo:

"Non siate tirchi, mortaccivostri, condividete questo articolo se vi è garbato!"

Ad oltre un anno di distanza, mi sento di dirvi che portare avanti con impegno un blog costa tempo, fatica e, pure, denaro. A chi legge, però, non viene mai chiesto nulla in cambio: voi passate qui, leggete ciò che vi interessa e passate oltre. Ma un blog non è una puttana. Ops: quelle si fanno pagare. E pure in anticipo, a quanto dicono... Dunque, se capitate su un blog a seguito di una ricerca o perché vi ha colpito l'anteprima di un articolo sui social, trovate qualcosa di interessante, che vi arricchiesce, vi interessa, vi è utile, date retta a me: ringraziate chi l'ha scritto. Ringraziatelo con un breve commento, oppure condividendo il suo articolo, facendolo girare tra i vostri amici e contatti. Prendete questa buona abitudine, altrimenti i blog saranno sopraffatti, stretti tra i grossi portali impersonali da una parte e i social network dall'altra: sui primi circoleranno le informazioni; sui secondi le conversazioni. E i blog? E i blogger? Non uccideteli, vi prego!

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