Primavera Veneziana

Francesca Petruzzi di Oh Holidays, già guest blogger di Trippando con un articolo sul St. Patrick's day, ci porta a Venezia. In primavera. Per San Marco.

La meravigliosa città nata dall’acqua del mare è appena entrata in quel periodo dell’anno che la vede, se possibile, ancora più bella, complici le giornate che si fanno via via più lunghe e la luce solare che scalda, ogni giorno di più, la sua magica atmosfera.

A Venezia è difficile distinguere il passare del tempo, la città vive come in una dimensione sospesa, e non è nemmeno facile dire con certezza in quale periodo dell’anno la città mostri il suo profilo migliore.

Gli amanti del caldo probabilmente diranno l’estate, mentre i nostalgici, l’autunno e l’inverno, con quella nebbia e quella pioggerellina che, avvolgendo il paesaggio, donano alla città un fascino ineguagliabile; la maggior parte, però, dirà la primavera, quando i raggi del sole si infrangono nelle acque del mare e dipingono le calle della città di colori brillanti, che riscaldano i cuori di quei visitatori che si avventurano alla scoperta di tanta magnificenza.

La stagione che si è aperta solo da qualche settimana è, dunque, uno momento ideale per decidere di concedersi un soggiorno rilassante nella città veneta, potendo anche approfittare della possibilità di assistere ad alcune manifestazioni molto interessanti e tipiche della città!

Il 25 aprile, infatti, come tutti sapranno, non è solo la festa nazionale italiana per la liberazione. Questo giorno per Venezia richiama una ricorrenza molto più antica, poichè si festeggia il giorno in cui, nell’anno 828, le reliquie del suo Patriarca, ossia San Marco, che si trovavano ad Alessandria d’Egitto (quindi in terra islamica) vennero coraggiosamente portate a Venezia per mano di due mercanti, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.

Non c’è, dunque, occasione migliore di questa giornata per assistere ad alcune delle celebrazioni tradizionali della città! La più importante, e forse più coinvolgente di tutte, è senza dubbio la competizione che si svolge nel bacino di San Marco, quando decine e decine di gondole si sfidano per offrire la propria devozione al Santo Patrono, creando un’atmosfera tesa, ma, allo stesso tempo, entusiasmante.

Oltre alle tradizioni sportive, però, è da ricordare anche una romantica e delicata storia, quella di Tancredi e Maria, una coppia di innamorati separati per colpa del padre di lei, il Doge della città. Una storia d’amore maliconconica, in quanto lui, un semplice trovatore, muore in guerra nel tentativo di conquistare il prestigio necessario a sposare la sua amata, ma anche commovente, poichè, prima di morire, lui trova le forze per assicurarsi che Maria avrebbe ricevuto il suo ultimo saluto, una stupenda rosa rossa. In onore del sacrificio e dell’amore eterno, gli uomini continuano ancora oggi a regalare questo fiore a tutte le donne della propria famiglia in occasione del giorno della festa di San Marco.

Venezia è una città che vale davvero la pena visitare fino a conoscerla  a memoria e di cui risulterebbe molto interessante studiare la storia, che spesso si intreccia con leggende incredibili che permettono di apprezzare ancora più facilmente quell’aria di mistero che da secoli l’avvolge e che continuerà a distinguerla dalle altre città nei secoli avvenire.

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