

Rievocazione "Festa dell'Uva" a Subbiano alle porte del Casentino
Siete pronti a tornare indietro nel tempo?
Giusto un secolo, non di più, ci separa dal 1900, secolo in cui la vita delle persone era scandita dai ritmi della terra e dei raccolti, quando la condivisione non era fatta dai link sui social network, ma dallo scambio di prodotti raccolti tra vicini.
Proprio per questo tutto il paese di Subbiano , a 12 km da Arezzo e all'inizio della Valle del Casentino, il 14 Settembre scenderà di nuovo per le strade del paese, come fa da ben 31 anni, per riportare tramite quello che viene chiamato " IL MERCATINO DEL TEMPO CHE FU" , antichi prodotti ed antichi mestieri per le strade del paese.
Chiunque, dai privati cittadini, alle associazioni, ai piccoli produttori locali, seguendo poche semplici regole, possono esporre e vendere i loro prodotti per le strade del centro storico del paese. Quello che troverete sarà un paese contadino, dove giovani contadinelle, aiutanti ragazzoni in abiti da lavoro i vi offriranno uno spettacolo di prodotti fatti in casa: sughi, marmellate, tagliatelle (qui vengono chiamati MACCHERONI) tirate a mano, ma anche frutta e verdura raccolte dai loro orti, oltre a torte, schiacciate (CIACCIA CO' L'UVA) o anche solamente mazzetti di finocchio selvatico raccolto nei campi.
Tutto ci deve far pensare all'atmosfera contadina del giorno di festa che si respirava nel secolo scorso e che basta ascoltare i nostri nonni per ricordare.
Come ogni mercato che si rispetti i banchi dei contadini e dei pastori appaiono la mattina presto per poi scomparire all'ora di pranzo, ma non temete, se non avete trovato cosa mangiare tra i numerosissimi banchini che propongono anche formaggi e carni cotte alla brace, potrete prenotare il pranzo con menù tipico toscano al maxiristorante della festa a due passi dal centro.
Nel pomeriggio "il mercatino del tempo che fu" lascia lo spazio all rievocazione della "Festa dell'uva", cioè alla sfilata di una serie di carri allegorici e spesso satirici che mostrano scene di vita di campagna su rimorchi trainati da trattori.
I giovani delle aree di campagna del paese costruiscono questi allegri carri con le cose ritrovate nella cantina dei loro nonni e lungo tutta la sfilata offrono degustazioni di dolci, biscotti, vin santo e vino, tutto in un clima di grande goliardia, unito allo sfilare di gruppi storici provenienti da tutta Italia.
I festeggiamenti, le bevute , le risate e i balli continuano fino a tarda serata e si concludono con la cena a base di cannelloni al sugo di NANA e nana in porchetta (nana= anatra in toscano!).
Io vi aspetto e se vorrete proseguire la vostra vacanza vi aspetta anche una meravigliosa vallata del Casentino oppure la città di Arezzo tutta da scoprire.