
Scrivi e vinci la Puglia: il racconto di Paride Scredi (Prima Parte)
Ecco la prima parte del quinto racconto che ci è pervenuto per partecipare al nostro contest “Scrivi e Vinci la Puglia” a tema “Una Vacanza natural-gastronomica in Puglia”.
Emozioni di Puglia
Le 6:30, come ogni mattina, il cellulare con la sua melodia di "Streets of Love" dei Rolling Stones mi avvia ad una nuova giornata di lavoro. Mi alzo lentamente dal letto e come uno zombie mi aggiro per la casa (non farò più le ore piccole , giuro!) ; vado in cucina ad accendere il fornello con la moka del caffè già pronta dalla sera prima, come faccio ormai da 4 anni a questa parte per risparmiare tempo, ma non trovo la moka... FERIE!!!! sono in ferie! Nè la memoria, nè il cellulare mi avevano ricordato che iniziavano proprio quella mattina le tanto desiderate vacanze, ci ha pensato lei... grazie d'esserci, moka! O meglio, grazie di non esserci stata!
Apro le finestre, un sole accecante penetra tra le fronde degli alberi e si insinua negli angoli della mia casa, gli uccelli canticchiano melodie quasi a voler festeggiare il mio buonumore, i colori sembrano più vivaci e intensi, nell'aria c'è profumo di estate, di mare, il Salento non si smentisce mai!
Ho deciso, farò un’escursione in bici! Voglio vedere il mare, voglio sentire la brezza del vento, voglio godermi ogni singolo minuto di questa meravigliosa giornata, starò fuori tutto il giorno.
Preparo lo zainetto, ci metto dentro un po’ di roba da mangiare, tra cui due confezioni di tarallini, uno gusto pizzaiola, l’altro gusto classico. Passo da Peppone, un signore buffo e gentile titolare di un forno, ritiro la “solita” puccia; il mio pranzo che consumo a lavoro ma che oggi consumerò durante la mia escursione.
Decido di avviarmi verso Porto Selvaggio, un luogo incantevole, incontaminato, dove il verde della pineta e l’azzurro del mare si mischiano in un intreccio di colori che sono un piacere per gli occhi; la natura selvaggia sovrasta quella striscia d’asfalto che percorro con la mia bici. Mi addentro nel bosco, prendo un sentiero che mi porta su una scogliera altissima, la vista da lì è da togliere il respiro! Il sole si riflette sullo specchio d’acqua, e crea un gioco di luci meraviglioso, osservo l’orizzonte totalmente inebriato dalla bellezza del paesaggio, un paradiso terrestre.
Dopodiché decido di proseguire a piedi, esplorando la costa, faccio pochi passi e mi accorgo che a pochi metri da me, seduta su uno scoglio, c’è una ragazza che scatta delle fotografie. Si accorge di me, mi sorride e mi fa un cenno con la mano di andar verso di lei. Era bellissima, due occhi azzurrissimi come il mare, capelli che scendevano delicatamente sulle spalle, e un sorriso che ti apriva il cuore. Mi chiede, cortesemente, se posso scattarle delle foto. Lo faccio senza batter ciglio. Sorride, assume pose simpatiche, ed io, un po’ divertito e un po’ incuriosito, le do consigli su come posizionarsi in modo da riprendere sia lei che il paesaggio.
Mi ringrazia e iniziamo a chiacchierare, le chiedo subito da dove viene perché avevo intuito che non fosse del posto. Ed invece, sorprendendomi, mi dice che è nata è cresciuta qui.
-E come mai hai scattato tutte quelle foto? In fondo è un posto che vedi sempre- le dico.
-Sai, ogni estate ho voluto viaggiare, sono sempre stata all’estero, ho visitato luoghi bellissimi e indimenticabili, eppure al ritorno sentivo che mi mancava qualcosa. Quel qualcosa lo sto scoprendo in questi giorni, VIVERE la terra in cui siamo nati, assaporarne i profumi, i colori, cercavo altrove un paradiso in cui avevo vissuto per anni senza rendermene conto; ora voglio recuperare il tempo perduto, non voglio perdermi niente di ciò che la Puglia mi offre. Mi è venuta fame, vieni a mangiare con me?
Lunedì la seconda parte del racconto. Stay tuned!!