
Social Chef Piemonte a Pracatinat
Tornare il Val Chisone con un mese e 20 gradi celsius in più era una prospettiva che non poteva non piacerci per questo il nostro SI per un secondo social chef piemonte è stato immediato!
Le strade ormai note per arrivare a queste montagne hanno una luce completamente diversa: la luce del sole e dell’estate, non vediamo l’ora di arrivare su!
Destinazione Pracatinat .
Pracatinat è il nome di una realtà molto particolare, non è un albergo, piuttosto è una grandissima struttura ricettiva con una importante storia alle spalle.
Volute dalla famiglia Agnelli, queste due gigantesche costruzioni gemelle disegnate dallo stesso architetto del Lingotto, si stagliano nel mezzo del bosco a 1400 mt. Il luogo in cui sono immerse è incantevole: boschi che in pochi minuti di passeggiate si trasformano in prati, vegetazione alpina, clima salubre un posto perfetto per curare malattie respiratorie e infatti proprio questo è l’intento con cui è nato Pracatinat.
Dopo l’alternarsi di altalenanti vicende gestionali , attualmente la struttura è in mano ad un consorzio pubblico che na ha stabilito la mission in luogo di formazione, per questo motivo vengono agevolate le convenzioni con strutture scolastiche che possono qui trovare gli spazi e le strutture adatte per il soggiorno di piccole comunità.
Dopo aver preso confidenza con la struttura il nostro soggiorno inizia con una camminata al chiar di luna. E’ il primo giorno d’estate e come non potremmo approfittare della luna quasi piena per fare una passeggiata nella strada in mezzo al bosco? A questo punto la curiosità per come si mostreranno questi paesaggi alla luce del sole è grande!
Veniamo presto accontentati: sabato mattina colazione, scarponcini e si parte. Circa 8 kilometri di cammino per raggiungere Pian dell’Alpe a quota 2000 mt. Sul percorso una breve tappa per scorgere il forte di Fenestrelle nel suo punto più alto e un’altra per permettere il passaggio di una piccola mandria di mucche che raggiungeva il suo alpeggio.
Forse già lo sapete ma io adoro le mucche e queste erano bellissime: alcune con i loro vitellini e tutte abbellite da enormi campanacci decorati.
A Pian dell’Alpe ci aspetta Silvano con i suoi formaggi della cooperativa il Trifoglio, una vecchia conoscenza della passata edizione di social chef piemonte che siamo stati ben felici di reincontrare. Il suo joghurt di pecora non ha eguali così come i i formaggi...uno tra tutti il Tre Latti!
Finito di pranzare alcuni rientrano in pulmino mentre parte di noi decide di continuare a piedi nonostante la minaccia della pioggia. I nostri sforzi vengono premiati: non solo è tornato a splendere il sole, quanto abbiamo avvistato numerosi animali tra cui un camoscio e in lontananza un enorme branco di credo oltre cento esemplari...meraviglioso!
Dopo una sauna e un bagno turco ristoratore siamo pronti per la serata che ,dopo cena, ci ha regalato un piacevolissimo spettacolo delle giovani UOMAN , un gruppo teatrale torinese che ha messo in scena una commedia da loro scritta, incentrata sul tema del femminile. Ed è con loro che abbiamo concluso la giornata brindando con il tipico bicchierino di Genepin!
Domenica ci svegliamo e con un sole stupendo partiamo alla conquista del Forte di Fenestrelle. Questa incredibile costruzione militare che già avevamo visitato sotto la pioggia un mese, fa ci si presenta oggi in tutto il suo maestoso splendore e la nostra guida, Michel, ci conduce a visitarne i luoghi più particolari come le carceri o la polveriera.
Non abbiamo fatto tutti i 4000 scalini che, in 3 kilometri ,coprono i 635 mt di dislivello tra il punto più basso e quello più alto della fortezza, ma abbiamo percorso una parte di questa pazzesca scalinata interamente coperta: non c’è da stupirsi se Edmondo De Amicis tanto abbia parlato di questo posto nel sul “Alle Porte d’Italia”!
La mattina vola ascoltando le spiegazioni di Michel ma è ora di pranzo e La Peiro Douco ci aspetta per il nostro pranzo di congedo.
Anche loro una conoscenza che reincontriamo con grandissimo piacere, non solo per la splendida ospitalità ma soprattutto perchè le sorelle Bertalot sono davvero speciali e ...i baci di dama come li fanno loro, nessuno mai!
Social chef piemonte si conclude così, ancora una volta tanti splendidi paesaggi negli occhi, bellissime storie nel cuore, e tanti nuovi volti da voler rivedere.