Un anno in trip

E' già passato un anno. L'anno più bello della mia vita. Un anno di sonno scombussolato, di rinunce (poche) e compromessi (tanti). Essere madre è anche questo. Diventarlo consapevolmente e accanto alla persona giusta è quello che auguro a tutte. Perchè solo avendo relizzato un sogno si riesce a capire che è la realtà.

E' già passato un anno dalla "gita" in ospedale (di certo non la posso chiamare corsa, visto che mi sono pure fermata a far colazione al bar!) con le acque rotte. L'attesa che arrivassero le famose contrazioni. Sentirle e pensare che non erano. E invece erano.

E' già passato un anno da quando ho gridato "Ah!" ed ho aperto gli occhi (perchè la mia severissima madre mi ha insegnato che non si deve urlare: bisogna soffrire in silenzio, ci vuole dignità) per capire che razza di contrazione fosse quella.

E' già passato un anno da quelle 3.02 (o 2.05, oddio, i dettagli non sono mai stati il mio forte!) del 15 settembre 2011, quando tra le mani di quel Grandiosissimo Uomo che è il Professor Giusti ho visto lui. Il mio topo. Marco Fagiolini. Una persona.

E' già passato un anno da quando ho chiesto che lo portassero al suo babbo, che non avevo fatto entrare in sala parto. Era giusto che se lo godesse anche lui.

E' già passato un anno dall'inizio del viaggio più bello del mondo: essere mamma!

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