Un Terzo Ciascuno – Siena e il mio Terzo – parte del cuore

In tempi di crisi bisogna risparmiare ed è per questo che ho deciso di scrivere due post in uno.

No, scherzo, qui si tratta proprio di destino o karma o casualità, chiamatelo come volete, ma quando Borgo Grondaie mi ha assegnato il Terzo io ho esultato: quello era il mio luogo del cuore.

Siena in generale lo è, lo ammetto, ma Via Salicotto, Piazza del Mercato e i vicoli adiacenti sono stati la mia casa per tanto tempo ed è impossibile che io non pensi a Siena senza pensare a quella parte li.

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Quando sono arrivata la prima volta a Siena, giravo con il tuttocittà in mano, era un’epoca in cui non esisteva google e quindi nemmeno google maps; mi sentivo anche un po’ spaesata poi però dopo qualche tempo ho realizzato che tra quelle vie mi sentivo bene e che, come ho avuto modo di dire più volte “quella era casa, nel bene o nel male”.

Chi ha fatto lo studente fuorisede sa di cosa parlo: libertà, responsabilità, pochi soldi e molti sogni .

Fare la turista in un luogo che si crede di conoscere è interessante, vi consiglio di provare. L’occhio è diverso, la mente si concentra su cose che generalmente non guardiamo; è solo il cuore che rimane li.

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Ricordo ancora quando in Piazza del Mercato, sotto al “Tartarugone” come lo chiamano i senesi c’erano le cabine telefoniche e la sera dovevi fare la fila per chiamare casa e dire che andava tutto bene (anche se magari l’esame non era proprio andato benissimo), ma quella luce particolare che acquista Siena all’imbrunire fa sembrare tutto un po’ magico e la bugia appena detta perdeva completamente il suo senso.

Mi è sempre piaciuto passeggiare per la città verso il tramonto; la sfumatura arancione che assumono i muri dei palazzi non è descrivibile, bisogna provare, bisogna vedere. Piazza del Campo di notte è meravigliosa ed essere li senza sedersi a contemplare la Torre del Mangia che si colora piano piano è come aver visto solo metà della città.

Forse sarò una nostalgica, quel periodo è stato uno dei più belli della mia vita, ma posso affermare con sicurezza che quelle vie sono senza dubbio quello che più si accosta alla mia definizione di luogo del cuore.

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