Una giornata da TRIPPANDO – Il più piccolo di tutti.

Eh già, io sono un bambino, cioè il blogger più piccolo di tutta la famiglia Trippando.
E la mia giornata è sicuramente la più originale: io vivo a Roma e vado a scuola, in prima elementare!!!!!

La mia mamma (la solita Pattibum per la quale io non scriverò mai!) mi sveglia verso le sette e mezzo, quando la colazione è pronta. Solo che io, la mattina, sono sempre un po’ arrabbiato perché vorrei rimanere a fare le coccole con lei (spesso mi sveglio nella sua camera, ma questo magari lo racconto un’altra volta…), e così impiego circa mezzora ad uscire dal letto. E lei si arrabbia….
Poi, da quando è ricominciata la scuola, questi due genitori non mi fanno più guardare la tv mentre faccio colazione. Ed io non capisco proprio cosa ho fatto di male per meritarmi questo… Così faccio storie tutte ma proprio tutte le mattine. E mamma si arrabbia ancora di più…
E continuo a farle per vestirmi, lavarmi, infilarmi le scarpe, uscire di casa, salire in auto, mettere la cintura di sicurezza… Sono sicuro che prima o poi crolleranno e mi faranno di nuovo guardare la tele!

qui ero a Londra, che bevevo la birra di mele ...bei tempi...
qui ero a Londra, che bevevo la birra di mele
...bei tempi...

Verso le otto e mezza arriviamo a scuola (quella dove si parla solo inglese), che io veramente non vedo l’ora di rivedere tutti i miei amici.  Mamma mi lascia nel garden, e poi le maestre ci portano nella classruum dove, alle nove precise, incominciamo il uork. Non posso proprio raccontare cosa facciamo, perché sennò Mamy lo scopre. Ed io non le racconto mai niente. Così, tanto per farla arrabbiare ancora un po’!!!! Posso dirvi che scriviamo, leggiamo, contiamo (ora ci fanno contare un numero si e uno no: ciu, four, sics, eit… booooh), andiamo nella compiuter ruum (mi piace tanto disegnare al compiuter come fa mamma!) e a fare miusic.
Quando siamo nel garden, gioco a pallone con i miei amici. Solo che ci sono delle bambine che mi prendono per il braccio e mi portano a giocare con loro. Ma cosa vogliono da me? Io mi arrabbio tanto e scappo.
A scuola mangio anche. Solo che non vogliono che parliamo mentre mangiamo e ci danno pochissimo tempo per finire. Io mi siedo sempre vicino al mio amico Grego, che mangia tutto (la mia mamma dice che è il doppio di me e la sua chiede sempre di non farlo mangiare troppo!), così mangia anche quello che non mi piace. Per gli spinaci, invece, ce li mettiamo tutti in bocca e poi andiamo a sputarli in bagno. Oppure, come abbiamo fatto ieri, li nascondiamo sotto il tavolo.

Dopo il lanch, facciamo ancora un po’ di uork, e poi arriva mamma. Solo che io vorrei rimanere a scuola! E così ci metto taaaaaanto ad uscire dalla classe. E Mamy si arrabbia ancora…
A volte, poi, vado a nuoto. Io mi diverto, però non mi piace l’acqua fredda della piscina dei grandi dove ci hanno messo: l’ultima volta (poi mi sono ammalato) tremavo tantissimo e Mamy ha detto che ero viola. La cosa che mi piace di più della piscina è la merenda che faccio dopo: crep con la Nutella! A volte anche due… ma tanto non ingrasso!
Quando non vado in piscina, vado a casa di nonna, che mi fa fare sempre quello che voglio io. Gioco sempre con il suo tablet, così tanto che, quando mamma mi viene a prendere, ho gli occhi tutti rossi che mi bruciano. E lei si arrabbia… ma almeno stavolta si arrabbia con nonna!!!
Altre volte vado a giocare a casa dei miei amici. Pensate… a casa di alcuni tiriamo fuori tutti i giochi e mettiamo tutto in disordine, e poi arriva un signore con la giacca, i bottoni d’oro e la pelle scura che mette tutto a posto mentre noi facciamo qualcos’altro. Ho detto a Mamy che lo voglio pure io a casa quel signore, ma lei si è arrabbiata e ha detto che non mi ci manda più a giocare lì…. Certo, è proprio strana!

Poi, vado a casa. Mangio alle sette e poi guardo Violetta in tivvù. A me piace tanto Violetta, anche se lo guardano le bambine. Quando ballano, ballo anche io, e sto diventando bravissimo a fare la breik dens.
Alle nove sono a letto. Sempre dopo aver fatto arrabbiare un po’ Mamy perché non mi voglio mettere il pigiama, non mi voglio lavare i denti… ‘sta roba qua.
Mi addormento sempre con mamma vicino: mi prendo il suo braccio, mi ci sdraio sopra e prendo sonno. E, se la notte mi sveglio, vado nel suo letto. Anche se papà, quando c’è, si arrabbia da morire!

Poi ci sono i sabati e le domeniche, ma ve li racconto un’altra volta.
C’è la maestra Miss T che è entrata nella compiuter ruum e si è accorta che, invece che disegnare, sto scrivendo…..

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