Una giornata da Trippando - Ilenia: farmacista, mamma e blogger (quasi di nascosto)

"Salve a tutti, mi chiamo Ilenia e nella vita reale sono una farmacista...". Quando mi presento agli altri blogger (semi-professionisti) con queste parole, mi guardano e si ammazzano dalle risate. Io mi presento così perché mi sento un pò un'intrusa o meglio quando vado "a fare la blogger" mi sento quasi in missione segreta.

Adesso vi porto con me in una mia "giornata tipo" comprensiva di vita reale e identità segreta, proprio come un supereroe.

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La sveglia suona alle 7, per cercare di anticipare il risveglio con urlo della mia bambina di due anni e mezzo, con scarsi risultati (lei si sveglia sempre prima di me) , dopo 8 minuti risuona la sveglia, capisco che è tutto vero, alzo la testa dal cuscino e al posto del marito trovo il cane a letto con me.

Nel frattempo la pupa è sicuramente sveglia, io mi vesto, ovviamente prendendo i vestiti a casaccio (in effetti non sarò mai una fashion blogger). Vado a prendere la mia bambina dal letto e le prime cose che mi dice sempre sono:" Mamma dove andiamo oggi?" (penso che lei abbia già la stoffa della travel blogger), quando poi le dico che andremo all'asilo, lei mi dice che la devo portare dal babbo e poi comincia ad urlare: buongiorno a me!

Arrivo in cucina preparo la colazione alla bambina, poi, non resisto, scatta l'identità segreta, accendo lo smartphone e mi butto su Twitter.

Acchiappo la bambina, la preparo per l'asilo e partiamo in macchina. La preparo per entrare in classe e lei mi dice: "Oggi dove vado? Dalla nonna?", "No, amore oggi stai con me" "Ma io voglio andare dalla nonna" ( e qui parte la super frustrazione e l'eterno dissidio tra suocera e nuora) .

Mollo la pupa e vado al lavoro, ovviamente sono in ritardo. Arrivata in Farmacia infilo il mio camice bianco ( nemmeno tanto bianco e nemmeno stirato tanto bene, ve l'ho detto: non sono una grande donna di casa) e cerco di fare il mio lavoro al meglio.

Torno a casa, mio marito rientra con la bambina, cerco di convincerla ad addormentarsi con le buone, poi arriviamo alle 15, io sono stufa, ma soprattutto sono già in astinenza da social network, lascio la bimba urlante nel suo letto e per quando ho sceso le scale, lei è già addormentata.

Inizia così, nel pisolino pomeridiano della mia bambina, la vita segreta da blogger: prima leggo tutti gli aggiornamenti sui social, Facebook, Twitter e Pinterest, quindi tocca alla posta elettronica e ai commenti sul mio blog (se ci sono, si sa, la speranza è l'ultima a morire). Così se ne va già un'ora del mio tempo libero, mentre i piatti del pranzo giacciono tristi ancora in tavola. Adesso sono aggiornata e comincio a scrivere, a ritoccare foto, a leggere i post degli altri e lasciare commenti, ma il momento più emozionante è quando premi il tasto PUBBLICA. Pubblicare un post è un'emozione unica, vedere la risposta della gente, attrarre l'attenzione di qualche blogger professionista con migliaia di followers (autostima alle stelle), nella tua mente sogni il contatore delle visite al tuo blog che schizza verso l'alto, poi l'urlo della bambina al piano di sopra ti riporta sul pianeta terra, si spegne il PC , si riprende il telefono e si continua a sbirciarlo di nascosto.

Ad un certo punto i tuoi amici storici, quelli con i quali sei andata alle elementari, vedono un tuo post e ti dicono:" Tu che scrivi un blog??!! L'età che avanza fa brutti scherzi!"....e se avessero ragione??

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